Visualizza sorgente di Domenica 23 febbraio 2003 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Atalanta 0-0

[[2002/03|Stagione]]

[[Domenica 16 febbraio 2003 - Milano, stadio Giuseppe Meazza - Milan-Lazio 2-2|Turno precedente]] - [[Domenica 2 marzo 2003 - Perugia, stadio Renato Curi - Perugia-Lazio 2-2|Turno successivo]]

{{datalink|23|febbraio|2003}} - '''[[2003|3034]]''' - [[Campionato]] di [[Serie A]] [[2002/03]] - '''XXII giornata'''

'''LAZIO:''' [[Peruzzi Angelo|Peruzzi]] (46' [[Marchegiani Luca|Marchegiani]]), [[Stam Jaap|Stam]], [[Negro Paolo|Negro]], [[Mihajlović Siniša|Mihajlovic]], [[Favalli Giuseppe|Favalli]], [[Lazetic Nikola|Lazetic]] (68' [[Fiore (I) Stefano|Fiore]]), [[Simeone Diego Pablo|Simeone]], [[Giannichedda Giuliano|Giannichedda]], [[Cesar Rodriguez Aparecido|Cesar]] (87' [[Chiesa Enrico|Chiesa]]), [[Lopez Claudio Javier|C.Lopez]], [[Corradi Bernardo|Corradi]]. A disposizione: [[Baggio Dino|D.Baggio]], [[Couto Silva Fernando Manuel|Fernando Couto]], [[Pancaro Giuseppe|Pancaro]], [[Liverani Fabio|Liverani]]. Allenatore: [[Mancini Roberto|Mancini]]. 

'''ATALANTA:''' Taibi, [[Siviglia Sebastiano|Siviglia]], Natali, Sala, [[Zauri Luciano|Zauri]], D.Zenoni, Berretta, [[Dabo Ousmane|Dabo]], Doni, Pinardi (54' Vugrinec), Rossini. A disposizione: Calderoni, Carrera, Tramezzani, Foglio, Gautieri, [[Bianchi Rolando|Bianchi]]. Allenatore: Vavassori.

'''Arbitro:''' Sig. Tombolini (Ancona).

'''Note:''' ammoniti [[Giannichedda Giuliano|Giannichedda]], [[Zauri Luciano|Zauri]] e Berretta per gioco scorretto. calci d'angolo: 10 - 3. Recuperi: 3' p.t., 4' s.t.

'''Spettatori:''' paganti 5.168 per un incasso di euro 113.045,00, abbonati 28.443 per una quota di euro 514.819,71.


[[Immagine:23feb2003bigl.jpg|thumb|left|200px|Il biglietto della gara]]
[[Immagine:23feb03a.jpg|thumb|left|200px|Un'azione della gara]]
[[Immagine:pierin551.jpg|thumb|right|200px|Duello tra Corradi e Natali]]

[[La Gazzetta dello Sport]] titola: "La Lazio abbaia, non morde. La squadra di [[Mancini Roberto|Mancini]] domina ma impegna Taibi seriamente una sola volta. Così l'[[Atalanta]] strappa il pari. I biancocelesti restano quarti, la testa della classifica, però, si allontana".

Continua la "rosea":
Quel che dice giustamente Capello (''"Meglio guardarsi indietro piuttosto che avanti"'') vale da ieri, pur con le dovute proporzioni, per tutto il calcio della capitale. Dunque anche per la Lazio di [[Mancini Roberto|Mancini]]. Che infila la nona stecca casalinga, sette pareggi e due sconfitte, contro le sole tre vittorie ottenute con Perugia, Modena e Udinese. Le tre grandi scappano, mentre il quarto posto così prezioso per la [[Champions League|Champions]] diventa a rischio: più del [[Chievo]], a far paura è l'Udinese. A prendersi il pari (0-0) stavolta è l'[[Atalanta]], che infila così il nono risultato utile consecutivo, non tale da allontanarla tuttavia dalle zone calde. Per quel che si è visto sullo spelacchiato [[Stadio Olimpico - Roma|Olimpico]], una sofferenza-salvezza destinata a durare fino al termine della stagione. Lo strano di questa partita, infatti, è che la Lazio l'ha dominata, con un possesso palla (62% il bilancio finale) venuto meno solo nella prima metà della ripresa ma soprattutto con una occupazione costante della metà campo avversaria. Esistessero in materia le stesse statistiche che il rugby riserva al Sei Nazioni, scopriremmo molto probabilmente che la Lazio ha stazionato lontana dalla propria area per l'80% del match.

La cosa sbalorditiva, tuttavia, e qui rientriamo nelle statistiche certe, è che la Lazio è riuscita ad inquadrare lo specchio della porta difesa da Taibi una sola volta. Con un terzino, [[Stam Jaap|Stam]], che ha costretto Taibi alla presa a terra proprio a metà della ripresa, quando la Lazio ha finalmente deciso di schiacciare il piede sull'acceleratore. La stessa parata cui in precedenza (artefice Doni) era stato chiamato, con maggiori difficoltà, [[Marchegiani Luca|Marchegiani]], che aveva sostituito nell'intervallo [[Peruzzi Angelo|Peruzzi]] capace di farsi male da solo. Per il resto, un festival dell'imprecisione biancoceleste (dodici tiri fuori contro una sola conclusione dell'[[Atalanta]]), mai tale tuttavia da far gridare al "quasi gol". Sul piano delle vere occasioni da rete, infatti, la Lazio è stata capace di piazzare il solito [[Simeone Diego Pablo|Simeone]] a colpire di testa quasi nell'area piccola (e a sbagliare mira) solo a una manciata di minuti dal termine. Unica volta in cui la difesa bergamasca ha pagato pegno sui palloni alti, sui quali Natali e Sala hanno dominato. Detto che l'[[Atalanta]] di Vavassori, al di là dei suoi bravi centrali difensivi, ha proposto un gran catenaccio e poco altro, non è facile andare a cercare la causa prevalente della ormai chiara flessione della banda [[Mancini Roberto|Mancini]]. In grado di vincere una sola partita, proprio contro l'Udinese che ora si fa sotto, delle ultime dieci disputate tra [[Campionato|campionato]] e coppe, la Lazio non è più capace di quelle accelerazioni che l'hanno resa celebre in autunno. E quando esse si realizzano, vedi primo tempo col [[Milan AC|Milan]], per il resto della partita la squadra finisce sulle ginocchia. Questione di capacità di dosare le forze: nel momento in cui la Lazio si pone questo problema, diventa normale e non più speciale.

Rivelando i limiti sottorete di un centravanti altrimenti utilissimo come [[Corradi Bernardo|Corradi]] e di una seconda punta come [[Lopez Claudio Javier|Lopez]], peraltro a segno (eccezionalmente) undici volte in questa stagione. [[Mancini Roberto|Mancini]], inoltre, da qualche partita ci mette del suo. Possiede tre giocatori capaci di far circolare palla e di dare un importante apporto tecnico: [[Stankovic Dejan|Stankovic]] (ieri indisponibile), [[Fiore (I) Stefano|Fiore]] e [[Liverani Fabio|Liverani]]. Ieri, per sessantotto minuti, [[Mancini Roberto|Mancini]] ha fatto a meno di tutti, riproponendo centrali [[Simeone Diego Pablo|Simeone]]-[[Giannichedda Giuliano|Giannichedda]], due che c'erano proprio a Bergamo [[Domenica 6 ottobre 2002 - Bergamo, stadio Atleti Azzurri d'Italia - Atalanta-Lazio 0-1|(1-0)]]. Dimenticando però che all'[[Stadio Olimpico - Roma|Olimpico]], avevano già fallito con [[Chievo]] [[Domenica 15 settembre 2002 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Chievo 2-3|(2-3)]], Bologna [[Domenica 22 dicembre 2002 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Bologna 1-1|(1-1)]] e [[Reggina]] [[Domenica 26 gennaio 2003 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Reggina 0-1|(0-1)]]. Sarà un caso, ma la Lazio migliore, capace di mettere davvero in affanno la difesa dell'[[Atalanta]], è stata quella dell'ultimo quarto di partita. Grazie a [[Fiore (I) Stefano|Fiore]], che proponendosi anche quale alternativa a [[Lopez Claudio Javier|Lopez]], ne ha risvegliato la voglia di fare. Solo a tre minuti dalla fine, [[Mancini Roberto|Mancini]] ha inserito anche [[Chiesa Enrico|Chiesa]] per un [[Cesar Rodriguez Aparecido|Cesar]] spentosi da parecchio. Vista la scarsa voglia di attaccare dell'[[Atalanta]], tanto valeva provarci prima. 

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[[Categoria:Incontri Serie A| 20030223]]
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