Domenica 10 ottobre 1982 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Cremonese 1-0

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10 ottobre 1982 - 2137 - Campionato di Serie B 1982/83 - V giornata

LAZIO: Orsi, Podavini, Saltarelli, Vella, Miele, Manfredonia, Ambu, Tavola, Giordano, Badiani (73' Chiarenza), Surro (46' D'Amico). A disp. Moscatelli, Pochesci, Perrone. All. Clagluna.

CREMONESE: Pionetti, Garzilli (81' Finardi), F.Ferri, Mazzoni (46' Montorfano), S.Di Chiara, Paolinelli, Viganò, Bonomi, Frutti, Bencina, Vialli. A disp. C.Oddi, Boni, Rebonato. All. Mondonico.

Arbitro: Lamorgese (Potenza).

Marcatori: 78' Giordano (rig).

Note: giornata plumbea, tempo variabile, terreno in ottime condizioni. Calci d'angolo 7 a 2 (p.t. 2-0) per la Lazio. Ammoniti: 3' Mazzoni, 30' Garzilli per gioco scorretto, 55' Giordano proteste, 67' Di Chiara gioco scorretto, 82' Tavola fallo di reazione. Sorteggio antidoping per Ambu, Badiani e Surro; Viganò, Bencina e Montorfano.

Spettatori: 25.000 circa, paganti 14.380 per un incasso di 85.885.000 (9.444 abbonati, quota 61.864.00).

Il biglietto della gara
Il rigore di Giordano

Per battere la Cremonese c'è voluto un rigore. Chi si aspettava un limpido successo della Lazio all'Olimpico, ancora una volta è rimasto deluso. La prima vittoria casalinga, infatti, è stata quanto mai sofferta. Il traguardo immediato, quello di collocarsi nelle zone alte della classifica, è stato raggiunto. Ma è mancata la conferma dei progressi palesati otto giorni fa a San Benedetto. E la squadra, cui è venuto a mancare all'ultimo momento Montesi ha profondamente deluso. Alla Lazio si chiede di essere bella nell'impostazione del gioco. In altri termini, di trovare una sua personalità in casa, adesso che la retroguardia, con gli innesti dei giovani Orsi, Saltarelli e Miele, tutti riconfermati, dà più affidamento.

Per risalire in «A» occorre innanzitutto aggiudicarsi gli incontri interni, per vincere in casa bisogna imporre un proprio gioco, il che per I biancoazzurri significa soprattutto organizzarsi in modo da sfruttare a dovere il potenziale-Giordano. Anche ieri il centravanti, soprattutto nel primo tempo, ha avuto pochissimi passaggi da giocare. Tavola, Badiani e Surro, sostituito dopo l'intervallo da D'Amico, non sono mai riusciti a liberarlo per il tiro. Giordano, tradito spesso dalla voglia di strafare, ha finito per innervosirsi, distinguendosi soltanto in occasione del penalty trasformato al 77' dopo uno sgambetto in area di Ferri su Podavini Qualcosa è migliorato con D'Amico. Della Cremonese c'è poco da dire. Si è chiusa in difesa fin dall'inizio e ha fatto le barricate, limitandosi, di tanto in tanto, a qualche azione di alleggerimento. Ha contenuto con qualche affanno gli attacchi della Lazio nelle fasi in cui i padroni di casa li hanno dominati.

Fonte: La Stampa