11 Febbraio 1974

Da LazioWiki.

La Lazio dopo la tempesta. E' l'argomento principale dei commenti calcistici del lunedì. La « radiografia » della sconfitta subita a Genova con la Sampdoria, sembra aver già esaurito i temi di discussione. La Juventus batte alle porte, non c'è tempo per recriminare. Maestrelli è impegnato in un sottile lavoro di carattere psicologico nel tentativo di restituire serenità all'ambiente e soprattutto ai giocatori, alcuni dei quali hanno ceduto al nervosismo. Il telefono di casa Maestrelli ha squillato ininterrottamente per quasi tutta la giornata. Il trainer affronta con la consueta calma il prevedibile assalto del giornalisti. Avrebbe preferito commentare un successo almeno parziale della sua squadra, tuttavia non si tira indietro ricordando come egli abbia sempre mantenuto ì piedi ben piantati in terra mai cedendo alle facili euforie. La Lazio saprà reagire — dice Maestrelli — nella stessa maniera in cui ci riuscì dopo la sconfitta con il Torino andando a vincere a Foggia. Come affermai dopo la gara con i granata, anche oggi ripeto che a volte gli schiaffi sono salutari ». Qualcuno ha criticato il gioco espresso dalla Lazio a Marassi. » Non sono d'accordo — replica il trainer — quasi sempre sono i risultati che condizionano i commenti sulla partita di una squadra. La stessa cosa è accaduta alla Juventus. Fino a pochi giorni fa si davano per spacciati i campioni d'Italia. E' bastato il vistoso successo sul Napoli per cancellare di colpo tutte le critiche. La Lazio ha giocato nel suo standard normale, soltanto nel finale, nel clima arroventato di Marassi, spinta dal desiderio di riequllibrare la gara, la squadra si è disunita. Si comincia ad avvertire più del previsto l'assenza di Re Cecconi? « In un campionato lungo e logorante come il nostro occorre mettere in preventivo gli infortuni che possono capitare al giocatori. Re Cecconi è una pedina di rilievo, è chiaro che avrei preferito averlo in formazione. Ma se una squadra mira allo scudetto deve trovare anche la maniera di saper rimediare agli inevitabili imprevisti. La partita con la Juventus è importante — conclude Maestrelli — ma non credo che sarà determinante ai finì della conquista del titolo. Il torneo è ancora lungo, pieno di trabocchetti per tutti. Ci rendiamo conto, però, che una nostra eventuale vittoria assumerebbe per noi un significato tutto particolare, specialmente sul piano psicologico. Sono certo che la Lazio domenica saprà disputare una partita eccezionale ».