Domenica 14 aprile 1991 - Genova, stadio Luigi Ferraris - Genoa-Lazio 3-1

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14 aprile 1991 - 2484 - Campionato di Serie A 1990/91 - XXIX giornata

GENOA: Braglia, Torrente, Ferroni (II), Eranio, Caricola, Signorini, Ruotolo, Bortolazzi, Aguilera (84' Pacione), Skuhravy, Onorati (84' Fiorin). A disp.: Piotti, Collovati. All. Bagnoli.

LAZIO: Fiori, Lampugnani, Sergio, Pin, Vertova, Bergodi, Madonna, F.Marchegiani, Riedle, Troglio (72' Domini), Sosa. A disp.: Orsi, Monari, A.Bertoni, Saurini. All. Zoff.

Arbitro: Sig. Boemo (Cervignano del Friuli).

Marcatori: 40' Skuhravy, 69' Bortolazzi, 79' Madonna, 83' Skuhravy.

Note: ammoniti al 33' Vertova, 37' Bortolazzi, 59' Troglio.

Spettatori: paganti 13.526, incasso 345.445.000 lire; abbonati 14.500, quota abbonati 246.743.000 lire.

Il vantaggio del Genoa
Una fase della gara
Il raddoppio di Bertolazzi
Il gol del 3-1

Due capriole di Skuhravy (anzi tre, ma un gol è annullato per fuorigioco) a suggellare una vittoria importante che rilancia il Genoa in zona Uefa affiancandolo di nuovo alla Juventus e annullando le conseguenze della sconfitta di Parma. E a completare la doppietta del cecoslovacco una punizione capolavoro, alla Platini, del modesto eppur bravissimo Bortolazzi. Da questo quadro sintetico (per la Lazio ha segnato Madonna riaprendo per qualche minuto la partita) si sarebbe portati a prospettarsi un Genoa irresistibile assoluto dominatore di una Lazio rabberciata per l'assenza di quattro squalificati. Ma non è stato così. I resti della squadra di Zoff puntando sulla determinazione dei rincalzi e sul gran ritmo imposto alla gara hanno dato parecchi fastidi a un Genoa che ha marciato a corrente alternata appoggiandosi alla prestazione incredibile del motorino Ruotolo - onnipresente in tutti i settori, il migliore assoluto dei ventidue - e al buon rendimento, sia pure con pause, di Bortolazzi ma anche di Eranio e Aguilera. Il resto della squadra commetteva errori a ripetizione. Ferroni sulla fascia sinistra malgrado il generosissimo impegno con i suoi piedi ruvidi faceva rimpiangere la «pantofola d'oro» dello squalificato Branco, al centro della difesa Caricola e Signorini non trovavano la misura per fermare Riedle e Sosa, mentre in attacco Skuhravy un po' acciaccato per la partita nazionale del suo Paese stentava a scrollarsi di dosso il roccioso Vertova.

La prima parte della gara era quindi piuttosto di marca laziale malgrado un tentativo di autorete di Lampugnani che al 14' per respingere un cross di Eranio colpiva il palo alla destra del suo portiere Fiori. Ma per fortuna del Genoa gli uomini di Zoff trascinati dal loro stesso ritmo sprecavano palle senza mai arrivare a impegnare Braglia. Il Genoa si riscuoteva dopo mezz'ora e al 31' reclamava un rigore per atterramento di Aguilera in area dopo un cross di Eranio. L'arbitro Boemo diceva di no e avrebbe detto di no - ma due errori si sommano, non si annullano - anche per un analogo episodio su Sosa nella ripresa. Al 38' il malconcio Skuhravy andava in gol ma il fuorigioco era chiarissimo. Inutile quindi la capriola del numero 10 rossoblu. Ma due minuti dopo lo stesso Skuhravy metteva il suo corpo sulla traiettoria di una punizione bomba di Bortolazzi da trenta metri ingannando Fiori e portando in vantaggio il Genoa. Nella ripresa i rossoblu dovevano subire la veemente reazione della Lazio il cui gravitare in avanti ha offerto agli uomini di Bagnoli grosse occasioni in contropiede.

Al 62' Ruotolo si è trovato solo davanti a Fiori dopo un'azione di Onorati e Ferroni e ha sparato di sinistro sulla gradinata Nord. Due minuti dopo Braglia ha salvato il risultato per il Genoa con una gran parata in angolo su Sosa mentre al 65' ancora un irresistibile contropiede di Aguilera si è concluso con un pallonetto fuori bersaglio dell'uruguaiano quando il pubblico era già pronto ad applaudire uno splendido secondo gol. Il raddoppio comunque è venuto quattro minuti dopo. Fallo dal limite sullo scatenato Ruotolo, Bortolazzi in edizione Platini beffava Fiori con un destro tagliatissimo all'incrocio dei pali. Il discorso sembrava ormai chiuso, ma Zoff lo riapriva con un cambio azzeccato: Domini al posto del rissoso Troglio. La lucida regia dell'ex genoano cambiava il volto alla Lazio che arrivava al gol al 78' con Madonna favorito da un rimpallo in area, e costringeva Signorini e compagni a una difesa affannosa. Ma all'83' Fiori salvava miracolosamente in angolo dopo un delizioso contropiede di Aguilera ed Eranio. Dalla bandierina Bortolazzi scodellava in area e Skuhravy volando più alto di tutti si meritava la seconda capriola e chiudeva definitivamente il discorso.

Fonte: La Stampa