22 Febbraio: le dimissioni di Edy Reja

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21 febbraio[modifica | modifica sorgente]

Dal Messaggero

Alla ripresa degli allenamenti dopo la debacle con il Palermo, è andato in scena a Formello un confronto tra il presidente Lotito, il ds Tare, il tecnico Edy Reja e i rappresentanti della squadra (Brocchi e Rocchi). La dirigenza, presumibilmente, ha voluto ascoltare i vari punti di vista sulla delicata situazione che stanno vivendo i biancocelesti dopo le due sconfitte consecutive con Atletico Madrid e Palermo e la goleada (otto reti subite) che le hanno caratterizzate. A un passo dall'eliminazione in Europa League, diventano fondamentali, per conservare la terza posizione in classifica, le prossime partite di campionato con la Fiorentina e, soprattutto, il derby con la Roma.

Summit importante. E l'incontro di oggi, è servito a ribadire che, nonostante i tanti infortuni e i mancati rinforzi di gennaio, l'obiettivo comune resta la Champions League. La trasferta di Madrid per il ritorno dei sedicesimi di Europa League con l'Atletico passa quindi in secondo piano. Per recuperare il 3-1 dell'Olimpico, infatti, servirebbe un'impresa anche con la rosa al completo. E, invece, quella che si presenterà allo stadio Calderon sarà una Lazio ampiamente incerottata, imbottita di giovani (Barluzzi, Fagioli, Serpieri, Zampa e Rozzi) e priva anche di Klose (fastidio alla schiena) oltre a Brocchi, Rocchi, Cana, Radu e Stankevicius. Meglio convogliare quindi le poche energie sul campionato. I biancocelesti cercheranno comunque di onorare la partita sia per l'importanza che una sfida con l'Atletico può dare sia per i circa 2500 tifosi laziali che raggiungeranno la capitale spagnola. Un'affluenza che preoccupa le autorità spagnole come riporta il quotidiano «Marca».

Spagna preoccupata dai tifosi laziali «Il problema è che gli ultras della squadra romana sono tra i più temuti d'Italia e molti di loro accorreranno in massa a Madrid. Di ideologia molto vicina all'estrema destra, abbracciando anche certi simboli del fascismo, la loro presenza preoccupa molto» attacca il periodico che svela come anche la commissione permanente della Commissione Statale contro la Violenza, il Razzismo, la Xenofobia e l'Intolleranza nello sport consideri la partita ad alto rischio. Intanto oggi la società biancoceleste è stata deferita dal procuratore federale Palazzi in relazione alle operazioni di mercato legate agli acquisti di Zarate e Cruz. Il provvedimento è stato preso «per responsabilità diretta in relazione alla condotta antiregolamentare ascritta al proprio Presidente e Legale Rappresentante Claudio Lotito».


22 febbraio[modifica | modifica sorgente]

Dal Messaggero

Caos Lazio. Il tecnico Edy Reja si è dimesso. Il tecnico ha comunicato la sua scelta questa mattina con una lettera via fax. Alla base ci sono le incomprensioni e gli attriti con gli alti dirigenti del club (da Lotito al ds Tare) e le scelte di mercato. Il presidente Lotito si è precipitato a Formello per respingere le dimissioni e convincerlo a partire con la squadra per Madrid (decollo alle ore 17) dove domani la Lazio giocherà il ritorno con l'Atletico. Aspro il confronto con Reja che alla fine ha deciso di partire ma non ha ritirato le dimissioni. E stasera è attesissima la prevista conferenza stampa del tecnico alle 20.30 allo stadio Vicente Calderon.

Seconda volta Non è la prima volta quest'anno che Reja presenta le dimissioni, a inizio stagione fu la squadra a convincerlo a ritirarle. Se la situazione dovesse ulteriormente precipitare in panchina al Vicente Calderon potrebbe sedersi il tecnico della primavera Bollini. In preallarme per la gara contro la Fiorentina domenica anche Simone Inzaghi. Per la stagione in corso si parla di De Canio, per la prossima di Sinisa Mihajlovic.

Il summit infruttuoso. Alla ripresa degli allenamenti dopo la debacle con il Palermo, ieri era andato in scena a Formello un confronto tra il presidente Lotito, il ds Tare, il tecnico Edy Reja e i rappresentanti della squadra (Brocchi e Rocchi). La dirigenza aveva voluto ascoltare i vari punti di vista sulla delicata situazione che stanno vivendo i biancocelesti dopo le due sconfitte consecutive con Atletico Madrid e Palermo e la goleada (otto reti subite) che le hanno caratterizzate. Ma ha anche rimproverato a Reja i cambi di formazione e le continue critiche al club circa il mancato mercato di gennaio. Un confronto che evidentemente ha inasprito ulteriormente gli animi.

Alla fine, con le voci che si rincorrevano circa le possibili dimissioni del tecnico della Lazio, Edy Reja è salito su quel pullman della squadra diretto all'aeroporto di Fiumicino, ed è partito con tutta la squadra alla volta di Madrid per il ritorno dei sedicesimi di Europa League con l'Atletico. Clima teso tra il tecnico, lo staff e bocche cucite anche tra i giocatori, che si è respirato fin da quando la squadra, intorno alle 16:30, è giunta in pullman nello scalo romano per imbarcarsi sul volo Alitalia per Madrid delle 17:00.

Reja dribbla i giornalisti. Nel primo pomeriggio, infatti, si erano diffuse le voci di dimissioni inviate in mattinata alla società e della rinuncia da parte del tecnico a partire per la Spagna a causa del rapporto logoro con la società, dopo i mancati rinforzi di gennaio e le ultime. Questioni non risolte con i colloqui avuti ieri con il presidente Lotito. Da qui la probabile tensione da parte del tecnico. Davanti all'ingresso del Terminal 1 tanti i giornalisti e i cameraman che attendevano l'arrivo della squadra. Ma Edy Reja, dribblando tutto e tutti si è diretto a passo spedito verso l'ingresso del varco dei controlli di sicurezza, con i cronisti e i cineoperatori che gli correvano dietro e gli addetti della sicurezza che cercavano di allontanarli. Queste le sue uniche parole, pronunciate con rabbia: «Ma non è possibile avere un po' di privacy? Adesso basta! Le riprese le avete fatte lasciatemi in pace!». Il tecnico, volto teso, apparso piuttosto nervoso, ha così congedato i giornalisti che volevano domandargli quali fossero i suoi reali rapporti con il presidente Lotito, senza aggiungere altro. La Lazio, peraltro è reduce da due sconfitte pesanti : 1-3 con l'Atletico e 1-5 col Palermo in campionato. Domani sera Madrid serve una vittoria per 3-0 per passare il turno.

Dal Corriere dello Sport:

Bufera in casa Lazio. Reja stanotte ha maturato l'idea di dimettersi e l'ha comunicato stamattina alla società con una lettera. Il tecnico si è presentato intorno alle 15 a Formello, ha avuto un colloquio con il presidente Lotito e successivamente è salito sul pullman della squadra in partenza per Madrid che ha lasciato il centro sportivo alle 15.45. L'allenatore è partito con il charter alle 17 da Fiumicino e domani sera sarà regolarmente in panchina nella sfida di ritorno dei sedicesimi di Europa League contro l'Atletico di Simeone (andata 1-3).

«Ma non è possibile avere un po' di privacy? Adesso basta! Le riprese le avete fatte lasciatemi in pace»: queste le uniche parole dell'allenatore della Lazio all'aeroporto. Il tecnico, volto teso, apparso piuttosto nervoso, non ha voluto rilasciare nessuna dichiarazione ai numerosi cronisti che attendevano fuori la hall del Terminal 1 l'arrivo della squadra biancoceleste. Nelle prossime ore si capirà se la società ha respinto le dimissioni fino a fine stagione, oppure se questa in Spagna, in attesa di individuare un nuovo allenatore, sarà l'ultima sua partita sulla panchina biancoceleste. A Madrid, in conferenza stampa, Reja non si è sbottonato: «C'è stata una divergenza di opinioni. Il mio futuro lo sapete. Penso alla gara di domani sera, cercheremo di onorare l'impegno e fare una bella figura. Poi ne parleremo. Mia ultima gara? Voglio parlare solo di domani». «Non serve che giochino per il mister, loro devono giocare per una società gloriosa. Non serve che giochino per me. Non c'è stato mai una mancanza di impegno dei giocatori e questo va sottolineato», ha aggiunto poi il tecnico che ha ricevuto il sostegno dell'attaccante Libor Kozak. «Siamo con il mister e non ci dà problemi. Noi andiamo avanti con lui. La partita non è facile per noi, dopo la sconfitta dell'andata. Cercheremo di dare il massimo anche se non siamo in buona condizione. Noi ci crediamo. Giochiamo sempre per dare il massimo e vincere insieme. Non giochiamo per il mister, ma per vincere tutti insieme».

«Edy Reja ha presentato alle 14 le dimissioni ma la società le ha respinte, quindi nulla cambia. Al ritorno a Roma ognuno farà le sue valutazioni». Il responsabile della comunicazione della Lazio Stefano di Martino ha confermato a Madrid che il tecnico nel pomeriggio si era dimesso da tecnico della squadra. «Diamo questa comunicazione - ha aggiunto - per fare chiarezza con i tifosi. Reja ha presentato le dimissioni formalmente per scritto ma la Lazio le ha respinte. Il mister e qui, non cambia nulla, poi venerdì si vedrà».

Dalla La Gazzetta dello Sport

Congelate le dimissioni di Edy Reja. Il tecnico della Lazio ha presentato una lettera di addio, come risposta alla critiche ricevute in seguito al confronto avuto martedì, a Formello, con Lotito, ma la società le ha respinte e lui le ha congelate, decidendo di partire comunque con la squadra alla volta di Madrid, per la gara di ritorno dei sedicesimi di Europa League con l'Atletico - all'andata, biancocelesti sconfitti all'Olimpico 1-3 - di giovedì sera. Già a inizio stagione le sue dimissioni - verbali - erano state respinte, ma stavolta la situazione pare diversa. Il tecnico però ha deciso di congelare la sua decisione: perché la società ha respinto le dimissioni, ma soprattutto come senso di responsabilità per non lasciare la squadra sola nell'appuntamento europa In un primo momento il tecnico pareva non intenzionato a partire per Madrid, con il tecnico della Primavera Alberto Bollini che stava preparando la valigia per partire con la squadra. Poi a Formello c'è stato un colloquio con Lotito, in seguito al quale Reja è salito sul bus con la squadra, destinazione Fiumicino, per il volo verso la Spagna. AI cronisti che lo inseguivano per chiedergli lumi sulla situazione non ha risposto, mostrandosi contrariato. Il da farsi adesso, è rimandato al rientro dalla trasferta di Madrid, quanto Reja e Lotito si ritroveranno faccia a faccia. E Bollini, a questo punto è stato allertato da Lotito: potrebbe diventare allenatore della prima squadra da venerdì.

In tanta confusione, mentre la squadra era in volo per Madrid, una delegazione di tifosi laziali già arrivata in Spagna (in tutto in trasferta saranno 2.500) si sta organizzando con la speranza di agganciare il tecnico in hotel e provare a parlarci per convincerlo a rimanere al timone della squadra fino a fine stagione. La Lazio è atterrata poco dopo le 19.30 all'aeroporto di Madrid. Reja non ha voluto parlare, mentre Hernanes si è limitato a dire: ""Abbiamo già passato momenti delicati. Sì, siamo con il mister".


23 febbraio[modifica | modifica sorgente]

Dal Messaggero:

«Con il presidente Lotito ci fu un approccio tre o quattro anni fa. Se arrivasse una chiamata, naturalmente sarei disponibilissimo a parlare. La Lazio rappresenta un'opportunità importante per qualsiasi allenatore, figuriamoci per me che ho un rapporto d'amore con questi colori. Per me allenarla sarebbe un sogno, e di sicuro porterei avanti le mie idee, da tecnico vero. Insomma non andrei alla Lazio tanto per andarci». Così Bruno Giordano sull'ipotesi che possa essere lui, autentica bandiera biancoceleste, a prendere il posto di Edy Reja, se l'attuale allenatore confermasse l'intenzione di dimettersi.

Il derby con Montella. Per la panchina della Lazio si fa anche il nome, ma solo a partire dalla prossima stagione, di Vincenzo Montella (nonostante i suoi trascorsi in giallorosso ed il poker di reti segnate proprio alla Lazio in un derby), intanto però secondo Giordano il presidente Lotito farebbe bene ad affidarsi ad un ex giocatore biancoceleste. «Sarebbe un messaggio importante - spiega Giordano -, ed una scelta utile per rasserenare l'ambiente, ricompattando tifosi, società e squadra. Però bisogna individuare un nome credibile. Serve un allenatore vero, con esperienza alle spalle, non uno che impieghi sei mesi per conoscere i giocatori».

Il caso Reja. «Dall'esterno, con la squadra terza in classifica, sembra una situazione surreale. Se Reja, che è una persona seria, ha deciso di rassegnare le dimissioni, avrà avuto comunque i suoi buoni motivi. Penso ci sia dietro qualcosa che si protrae da tempo». L'ex centravanti biancoceleste chiude con una sorta di appello: «ai tifosi dico di stare vicino alla Lazio, di non schierarsi, di non mettersi contro squadra, società o allenatore. Da certi momenti si esce stando uniti, anche perché tra dieci giorni c'è un appuntamento come il derby e bisogna rialzarsi subito».

24 febbraio[modifica | modifica sorgente]

Dal Corriere dello Sport:

Ore febbrili in casa Lazio, la squadra è rientrata da Madrid con un volo partito alle 11.30 di questa mattina. Poi subito a Formello in pullman: al termine dell’allenamento dovrebbe esserci l’atteso incontro tra Lotito e Reja e solo dopo il vertice si conoscerà il futuro dell’allenatore goriziano che formalmente mercoledì ha rassegnato le dimissioni con un fax. Dimissioni respinte dalla società. Ieri sera Reja, pur confermando le sue intenzione, ha aperto uno spiraglio di rimanere alla guida della Lazio («Conoscete le mie decisioni ma aspetto una risposta dalla società») e non è escluso che sia proprio questa la conclusione della vicenda. Nel frattempo continuano le indiscrezioni, nelle ultime ore Lotito ha contattato Marcello Lippi ma l’ex ct azzurro ha ribadito di non voler allenare più in Italia. In caso di divorzio da Reja resta in pole Gigi De Canio.

Edy Reja, il tecnico della Lazio che ha presentato le dimissioni, è sceso sul campo di allenamento di Formello e sta conducendo la seduta defaticante. La squadra aveva preceduto di una ventina minuti l'ingresso dell'allenatore goriziano iniziando a lavorare con il suo vice Lopez. Dopo circa 50 minuti, poi, si è concluso l'allenamento defaticante dei biancocelesti presso il centro di Formello. Mentre i giocatori proseguivano la preparazione in vista della sfida contro la Fiorentina il tecnico goriziano si è fermato a parlare con il responsabile della comunicazione Stefano De Martino.

Ad oltre un'ora dalla fine della seduta di allenamento, il tecnico della Lazio Edy Reja è ancora nel centro sportivo di Formello. Presente nella struttura anche il ds Igli Tare, mentre i giocatori sono già usciti tutti.

25 febbraio[modifica | modifica sorgente]

Dalla Gazzetta dello Sport:


Lazio caos, svolta clamorosa. Reja: "Rimango al timone". Quando Zola sembrava aver raggiunto un accordo, conferenza stampa dopo le 20 di Reja che dice: "La mia avventura continua. Chiariti i contrasti con la società. Puntiamo al terzo posto"

La volta clamorosa arriva dopo le ore 20, quando Edy Reja si presenta in conferenza stampa - cominciata con quasi tre ore di ritardo - e dice: "La mia avventura continua alla Lazio. Ora cerchiamo di fare il massimo per la squadra". Questo quando Zola sembrava vicinissimo all'accordo con Lotito. Poi il tecnico ha aggiunto: "Ho avuto qualche contrasto con la società, ma ora abbiamo chiarito tutto. Un passo indietro io e uno l'ha fatto la società. Il nostro obiettivo è il terzo posto. Ho incassato la fiducia della società anche in chiave futura". Ricapitoliamo le tappe di un'altra giornata incredibile. Edy Reja alle 15 è andato in campo a Formello per guidare la rifinitura. "Finché la società non mi comunica qualcosa, per rispetto dei tifosi e della squadra faccio il mio lavoro", ha detto. La società intanto ha ufficializzato una conferenza stampa per le 17.30, orario insolito, un segnale chiaro che Reja è ormai al passo d'addio. Conferenza poi slittata d'orario. Intanto ai giocatori è stata data la serata libera: niente ritiro. Domani pomeriggio si rivedranno per la notturna all'Olimpico con la Fiorentina.

E per il posto di Reja non c'è solo Luigi De Canio in corsa. Lotito ha infatti contattato Gianfranco Zola: situazione in evoluzione, l'ex tecnico del West Ham si è stabilito a Londra e non avrebbe intenzione di lasciare l'Inghilterra. Ma il pressing di Lotito è stato tanto forte da far prendere un aereo a Zola. Il tecnico è atterrato a Roma alle 14 e ha incontrando Lotito. Per la sfida di domani con la Fiorentina, in ogni caso, è stato preallertato il tecnico della Primavera Alberto Bollini. Chi ci sarà alla conferenza stampa prepartita programmata alle 17.30 e nel frattempo slittata? E la situazione diventa paradossale quando alle 18 i giornalisti possono finalmente entrare nella sala delle conferenze. L'ufficio stampa "informa" che ancora non si sa chi parlerà per la Lazio. Nel frattempo è arrivato il fotografo ufficiale della società e questo lascia intendere che ci sarà una presentazione di un nuovo personaggio. Salgono quotazioni Zola, mentre Reja è ancora nel centro di Formello. Alle 18.40 Lotito è entrato nel centro sportivo, ma è solo. Ora sta parlando con Reja, presente anche il d.s. Tare. Si vocifera che il presidente abbia già un accordo di massima con Zola che prenderebbe in mano la squadra da lunedì con contratto fino al giugno 2013.


Da Il Messaggero:

Lazio, Reja ci ripensa: «Resto qui. Abbiamo chiarito, l'avventura continua. Non potevo andarmene per contratto e poi ci tengo a questa squadra, ai colori e ai ragazzi. Mai chiesto l'allontanamento di Igli Tare. Qualche arrabbiatura c'è sempre, ma aiuta a maturare».

«La mia avventura continua»: Edy Reja resta l'allenatore della Lazio. Quando ormai sembrava a un passo l'arrivo di Gianfranco Zola (pare che il presidente Claudio Lotito avesse trovato con «Magic Box», giunto a Roma dall'Inghilterra, un accordo sino al 2013 dopo oltre tre ore di confronto) ecco il colpo di scena che chiude una settimana a dir poco turbolenta per la società biancoceleste. Intorno alle 20.20, con circa tre ore di ritardo rispetto all'orario in cui era stata fissata la conferenza stampa - che non si sapeva chi avrebbe tenuto - il tecnico goriziano si è presentato nella sala stampa di Formello per comunicare la pace, sancita nel colloquio di oltre un'ora con Lotito, giunto nel centro sportivo biancoceleste poco prima delle 19. Un confronto richiesto dallo stesso tecnico goriziano nel post-partita con l'Atletico Madrid giovedì sera, all'indomani delle dimissioni presentate per iscritto e poi respinte dalla società.

Reja, del resto, aveva altre volte minacciato o dato le dimissioni, sia alla Lazio sia quando era al Napoli. «Nell'ultimo periodo qualcosa si era incrinato e ho sentito perdere la fiducia nei miei confronti - ha spiegato Reja -, ma adesso abbiamo chiarito e pertanto la mia avventura continua. Ci tengo a questa squadra, a questa società e a questi colori. In tutte le famiglie ci sono dei problemi, noi abbiamo chiuso questi argomenti. Dimentichiamo questa settimana ricca di eventi negativi e puntiamo al terzo posto». Che peraltro la Lazio già occupa, ex aequo con l'Udinese a 42 punti. Sembra quindi che i mal di pancia siano tutti passati dopo il faccia a faccia di stasera e Reja è pronto a mettersi il tutto alle spalle. Sino al termine della stagione. E forse anche oltre. Riconoscendo un po' di avventatezza in quelle dimissioni presentate ufficialmente mercoledì alle 14, a poche ore dalla partenza della squadra per Madrid per affrontare, nel ritorno dei sedicesimi di Europa League, l'Atletico, che ha poi eliminato i biancocelesti.

«Qualche volta vado anche oltre il seminato. Non mi sembrava giusto chiudere il mio ruolo in questa società andandomene così. La società ha rifiutato le dimissioni, ci siamo detti tutto quello che dovevamo dirci. L'avventura continua, e secondo quello che dice il presidente, anche per il futuro. Lotito l'ha detto anche nello spogliatoio, "questo è l'allenatore di ora e per il futuro"», ha rivelato Reja, smentendo peraltro le indiscrezioni che legavano una sua permanenza all'allontanamento del ds Igli Tare. «Non ho mai fatto questa richiesta - ha precisato -. Magari qualche scambio di opinioni c'è sempre, qualche incazzatura c'è sempre, fa parte del rapporto tecnico-direttore sportivo, ma queste aiutano a maturare, a dire "ho sbagliato"».

Il giallo che ha accompagnato negli ultimi giorni la società biancoceleste si chiude quindi senza vittime né assassini. Ma rimane comunque un thriller sceneggiato alla perfezione, con continui colpi di scena e comparsa di allenatori come De Canio (ieri sembrava che Lotito avesse in mano l'accordo sino a fine anno), Zola e Lippi (che ha subito rifiutato il copione dichiarando di non voler allenare più in Italia). Nonostante tutto, Reja ha continuato a recitare la sua parte presentandosi oggi a guidare l'allenamento, anche quando fuori Formello il toto-allenatore impazzava. «Certo che di fronte alle mie dimissioni è logico che si guardino intorno. Io però ho dei vincoli di fronte alla società. Sono rimasto sempre costantemente al mio posto nonostante avessi dato le dimissioni. Se la società avesse accettato, avrebbe scelto qualche altro allenatore. Era nel diritto sacrosanto di vedere altre persone».

Sempre da Il Messaggero:

Zola sì, è lui il nuovo allenatore della Lazio, anzi no resta Reja. E poi chissà. Intanto si va avanti, poi si vedrà, giorno dopo giorno. Ribaltoni su ribaltoni che danno la netta sensazione che si navighi a vista sul serio, con l'unica vera strategia che assomiglia più a improvvisazione. Anche ieri, come del resto da tre giorni a questa parte, è andato in scena l'ennesimo giorno di ordinaria follia, anche se per qualcuno ormai è quasi ordinaria amministrazione.

La mattinata di ieri riparte come quella del giorno prima, ossia con il dimissionario Edy Reja che attende una chiamata dal presidente Claudio Lotito. Niente da fare. Dopo aver avuto un contatto con De Canio e il suo procuratore la sera prima, il patron insegue il suo vero obiettivo: Gianfranco Zola. Telefonate su telefonate, continui contatti con agenti e procuratori di ogni tipo, Federico Pastorello su tutti. E' proprio lui, assieme a un altro ex dirigente del West Ham, che avvia l'operazione Zola e partono i contatti con l'avvocato Fulvio Marrucco, amico e soprattutto manager dell'ex fantasista. Dopo un po' di resistenze iniziali, la Lazio riesce a convincere Gianfranco Zola ad arrivare a Roma per un incontro. Lotito appare entusiasta, lo vuole a tutti i costi. In lui quasi rivede tante di quelle parole a cui è legato: morale, umiltà e calcio dei valori. Così rimanda l'incontro con Reja e attende quello che considera il suo vero guizzo. E' talmente sicuro ed eccitato che intorno alle 14 quando riceve la telefonata di Marrucco: i due sono arrivati a Roma. Breve riunione interna e poi in un posto misterioso vicino al centro, dove Claudio Lotito li attende. Sono da poco passate le 15 e 20 e l'incontro è appena cominciato. In contemporanea Edy Reja scende in campo per dirigere l'allenamento della Lazio. Sembra quasi di trovarsi in un grandissimo scherzo, invece è la paradossale realtà. Qualche dipendente della società non nasconde un certo imbarazzo, anche perché più passano le ore e più circola insistentemente il nome di Gianfranco Zola.

L'ex stella di Napoli e Chelsea, assistito dal suo avvocato Marrucco, cominciano a parlare con Lotito. Il patron spiega la situazione che si è venuta a creare con Reja. I due parlano amabilmente e sono in completa sintonia. Dall'entourage di Zola arrivano le prime indiscrezioni: stiamo parlando e le cose si stanno mettendo bene. Ci sono solo un paio di dubbi che emergono durante il colloquio. Il primo è quando il numero uno biancoceleste avanza l'ipotesi di sedersi in panchina già con la Fiorentina. La riposta è secca ed è negativa. Il secondo lo solleva lo stesso Zola. Nella stagione 2003-2004 il giocatore gioca nel Cagliari, in B e l'allenatore è proprio Edy Reja. Il rapporto tra i due è fantastico, quasi paterno. E proprio per questo feeling mantenuto nel tempo che Zola chiede alla società biancoceleste di non metterlo in difficoltà e di non voler creare traumi. Dopo quasi tre ore e mezzo Lotito e Zola trovano un accordo di massima anche sulla durata del contratto, un anno e mezzo, e addirittura su un collaboratore che vorrebbe Zola con sé nella Capitale: Gigi Casiraghi.

C'è la stretta di mano tra Claudio Lotito e Gianfranco Zola. Il tecnico sardo si sente già sulla panchina della Lazio. IL presidente esce dall'incontro con in mano il suo futuro tecnico. Prima però deve parlare con Reja e chiudere il rapporto. Alle 18 e 40 il patron laziale arriva a Formello per chiudere con Reja. E mentre Marrucco prepara la bozza di contratto per il suo assistito da presentare alla Lazio, ecco che arriva la doccia gelata: Reja resta e tutto finisce. Zola è nero, deluso e soprattutto bloccato a Roma. Non solo ha perso la Lazio, ma anche l'ultimo aereo per Londra.