Domenica 22 settembre 1991 - Ascoli, stadio Cino e Lillo Del Duca - Ascoli-Lazio 1-4

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22 settembre 1991 - 2495 - Campionato di Serie A 1991/92 - IV giornata

ASCOLI: Lorieri, Aloisi, Pergolizzi, Enzo, Benetti (71' Cavaliere), Marcato, Pierleoni, Troglio, Giordano, Menolascina (71' Bierhoff), Spinelli. A disp.: R.Bocchino, O.Mancini, Zaini. All. De Sisti.

LAZIO: Fiori, Bergodi, Bacci, Pin, Gregucci, Soldà, F.Marchegiani, Doll (76' Corino), Stroppa, Sclosa, Sosa (87' Neri). A disp.: Orsi, Verga, Melchiori. All. Zoff.

Arbitro: Sig. Nicchi (Arezzo).

Marcatori: 13' Doll, 53' Giordano, 56' Sosa, 69' Sosa, 85' Bergodi.

Note: ammoniti al 24' Stroppa, 25' Aloisi, 53' Giordano, 68' Sclosa.

Spettatori: paganti 8.496, incasso 154.755.000 lire; abbonati 4.554, quota 79.401.764 lire.

L'Ascoli si difende come può
Una fase della gara
Pierleoni fra Sclosa e Pin
Dino Zoff

Tra Ascoli e Lazio la differenza l'hanno fatta decisamente gli stranieri. Da una parte Doll e Sosa, in forma strepitosa, che hanno praticamente deciso le sorti dell'incontro in favore dei biancazzurri. Dall'altra, invece, mancando il belga Vervoort (infortunato) e il tedesco Bierhoff (lasciato in panchina dopo le deludenti prime apparizioni in campionato) il solo Troglio, uno dei due ex insieme con Giordano, autore di una discreta prestazione e nulla più. Dicevamo di Doll e Sosa. Il primo ispiratore, il secondo l'implacabile finalizzatore di quasi tutte le manovre dell'Ascoli. Il tedesco e l'uruguaiano hanno messo al tappeto l'Ascoli che ora si ritrova, ma non è una novità, in fondo alla classifica. Stavolta però senza compagnia di altre sventurate squadre. E la Lazio? La truppa di Zoff si ritrova al primo posto in classifica nel massimo campionato. Non succedeva da ben 17 anni, dalla stagione successiva allo scudetto. Erano i tempi di Maestrelli e Chinaglia. Era quella la Lazio nelle cui giovanili stava mettendosi in luce quel Bruno Giordano che ieri al «Del Duca» si è tolto davvero una grande soddisfazione. Ha segnato alla sua «Lazio» rimettendo la partita sui binari dell'equilibrio (durato però solo tre minuti) ed è riuscito a far paura alla sua ex squadra (dei suoi tempi c'è rimasto solo il secondo portiere Orsi, ndr) nonostante le 35 primavere sulle spalle. Nell'Ascoli non sono ammesse giustificazioni. «La colpa è di tutti» è stato ribadito a chiare note negli spogliatoi al termine della partita. Insieme con Giordano ha cercato di raddrizzare la situazione anche Troglio ma l'argentino si è perso spesso nelle maglie della difesa biancazzurra. In campo c'era un altro ex, quel Soldà che detiene un piccolo record essendo stato in bianconero, qualche settimana fa, appena 24 ore, prima del clamoroso dietro-front che lo riportò alla corte di Calleri. De Sisti aspetta i rinforzi, gli stessi che chiese ad inizio campionato. Urgono un libero ed un attaccante ma la società fa orecchie da mercante. Ora forse non più, visto che il presidente Rozzi sembra deciso a metter mani al portafogli per accontentare De Sisti e, soprattutto, la piazza. I tifosi sono in fermento ma non più di tanto visto che la rassegnazione sta salendo vertiginosamente anche negli animi dei più accesi sostenitori. Quattro gol in casa si beccano molto raramente e l'Ascoli è stato capace anche di questo. Lo spettro della retrocessione aleggia sui colori bianconeri già dopo un mese di campionato. Tanto più se si pensa che domenica c'è la trasferta di Genova contro la Sampdoria, quindi il match interno con il Napoli. Roba da far venire i brividi alla schiena. «La boria e la presunzione ci sono state fatali - ha dichiarato al termine, sconsolato come sempre, mister De Sisti -, perché sull'1-1 dovevamo rallentare il ritmo del gioco e tenere la palla. Invece ci siamo buttati in avanti beccando il gol su un'azione di rimessa della Lazio». Ed incalza: «Ci servono assolutamente un libero ed un buon attaccante. Ma è anche importante il recupero di Vervoort sul quale conto moltissimo». Gli fa eco Zoff, il quale, almeno stavolta, non riesce a trattenere un sorriso. «Siamo stati favoriti dal contropiede - ha detto - che abbiamo potuto applicare nel migliore dei modi. Ciocci ha facilitato. Non ho visto comunque un brutto Ascoli nonostante i quattro gol che ha subito. La gara è stata in equilibrio per oltre un'ora». Al termine della gara numerose, scaramucce tra tifosi delle opposte fazioni. Le forze dell'ordine hanno operato cinque fermi. Ad Ascoli erano presenti infatti oltre 4 mila laziali.

Fonte: La Stampa