Domenica 10 settembre 1950 - Roma, stadio Torino - Lazio-Inter 3-3

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10 settembre 1950 - Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie A 1950/51 - I giornata

LAZIO: Sentimenti IV, Montanari, Furiassi, Alzani, Bimbi, Sentimenti III, Puccinelli, Magrini, Hofling, Flamini, Unzain. All. Sperone.

INTERNAZIONALE: Franzosi, Blason, Padulazzi, Fattori, Giovannini, Achilli, Rossetti, Wilkes, Lorenzi, Miglioli, Nyers (I). All. Olivieri.

Arbitro: sig. Galeati di Bologna - Guardalinee: sigg. Ausiello e Vollero.

Marcatori: 14' Nyers (I), 28' Lorenzi, 43' Lorenzi, 72' Puccinelli, 81' Sentimenti III, 87' Puccinelli.

Note: giornata calda, terreno asciutto. Calci d'angolo 5 per parte.

Spettatori: 28.000 circa.

Ha qualcosa di prodigioso l'esordio della Lazio in questo campionato. Una rimonta straordinaria dallo 0-3 al 3-3 nell'ultimo quarto d'ora di gioco. Con qualche rimpianto per un altro gol annullato e per un finale arrembante che avrebbe potuto produrre addirittura il ribaltamento completo del risultato. Due squadre opposte in due tempi opposti: il primo tutto a favore degli ospiti nerazzurri, capaci di sciorinare un gioco preciso e incisivo diretto alla perfezione dalle geometrie di Wilkes, invano inseguito dal volenteroso Bimbi; il secondo di marca laziale fin dal primo minuto, con una serie di angoli consecutivi che preannunciavano la reazione. Le note di cronaca lasciano pochi dubbi. Al quarto d'ora è subito Nyers a inserirsi sul passaggio di "Veleno" Lorenzi e vano il tentativo di Montanari di respingere sulla linea di porta. La Lazio reagisce con il minuscolo Unzain, vicino al gol in un paio di occasioni ma soprattutto capace di mettere in apprensione la macchinosa retroguardia interista. Ma l'Inter quando si distende in avanti è una macchina da guerra e Lorenzi un centravanti coi fiocchi, capace di capitalizzare prima un passaggio filtrante al bacio di Wilkes e poi di approfittare di un pasticcio dei terzini laziali proprio nei pressi dell'intervallo: un 3-0 stordente che avrebbe atterrato un toro. Ma la compagine di Sperone, pur priva di Sentimenti V, Antonazzi e Cecconi, si presentava nella ripresa completamente cambiata nell'animo, nonostante la giornata non felice di Flamini e qualche rissosità di troppo di Magrini. L'Inter si sedeva sorniona, senza neanche replicare più di tanto, cercando solo di far scorrere i minuti e dimenticando il valore della Lazio, reduce da un quarto posto proprio alle spalle dei nerazzurri nella stagione precedente. Il portiere Franzosi si ritrovava fra le mani il pallone calciato da Sentimenti III contro il palo, facendo gridare a un gol che probabilmente comunque non c'era. Ma di lì in avanti la Lazio ci credeva e in quindici minuti esatti acciuffava il pari. Puccinelli indovinava un tiro basso e preciso dopo un'azione confusa dei suoi compagni, poi Sentimenti III trovava lo spiraglio giusto in una selva di gambe e infine ancora Puccinelli batteva inesorabilmente Franzosi, non esente da critiche come del resto tutta la squadra, capace di una trasformazione in peggio davvero impensabile. L'Inter è "pazza" per antonomasia, alla Lazio, questo si capisce subito, manca un grande stoccatore. Ma è bella, pratica e saettante.






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