Domenica 13 luglio 2014 - Auronzo di Cadore, stadio Rodolfo Zandegiacomo - Auronzo-Lazio 0-10

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13 luglio 2014 - Auronzo di Cadore (BL), Stadio Rodolfo Zandegiacomo - Amichevole - inizio ore 17.00

AURONZO: Unterpertinger, Uberti, Coffen, Tremonti, Cittadini, D’Ambros, Romano, Pitarevic, Monti, De Filippo I, Cruzzola. A disposizione: De Filippo II, Zandegiacomo, Tiric, Gagliardi, Corea, Benetton, Menegaldo, Zambelli, Doriguzzi, Da Vià, Candido. Allenatore: De Podestà.

LAZIO: Strakosha (32' Berisha, 69' Marchetti), Basta (46' Konko), Novaretti (46' Cana), Filippini (46' Ciani), Radu (46' Braafheid), Ledesma (46' Cataldi), Antic (46' Elez), Vinicius (46' Mauri), Felipe Anderson (46' Oikonomidis, 73' Cavanda), Rozzi (46' Djordjevic), Keita (46' Pereirinha). A disposizione: Guerrieri, Alfaro. Allenatore: Pioli.

Arbitro: sig. Miniutti (Maniago) - Assistenti Sigg. Beltrami e Fettarappa.

Marcatori: 7' Rozzi, 12' Antic, 27' Felipe Anderson, 45' Pitarevic (aut), 61' Pereirinha, 65' Pereirinha, 62' Mauri, 69' Djordjevic, 77' Pereirinha, 89' Cavanda.

Note:

Spettatori:

La formazione iniziale
Le due squadre prima del fischio d'inizio
Dusan Basta in azione
Foto LaPresse
Una fase della partita
Foto LaPresse
Un momento dell'incontro
Foto LaPresse
Stefan Radu
Foto LaPresse
Vinicius
Pereirinha complimentato da Djordjevic dopo un gol
Stefano Mauri
Balde Diao Keita
Le due squadre prima del fischio d'inizio

La Gazzetta dello Sport titola: "La Lazio funziona. Un centrocampo di qualità e corsa".

Continua la "rosea": La prima Lazio di Stefano Pioli regala già belle prospettive. Il 10-0 all'Auronzo di Cadore rientra nei sigilli tipici dei test estivi contro avversari dilettanti. Oltre la goleada, però, il debutto della formazione biancoceleste mette in vetrina tante indicazioni utili. La tripletta di Pereirinha segnala la voglia di trovare finalmente lo spiraglio alla sua avventura in biancoceleste per il 26enne portoghese, giunto nel gennaio 2013 e finora zavorrato da tanti ostacoli, anche di natura fisica. I tre gol segnati da esterno d'attacco (prima a destra poi a sinistra, dove ha scambiato spesso la posizione con Mauri, arretrando a metà campo) sono un messaggio ben chiaro per la nuova stagione. In tre giorni di ritiro, Pioli non ha perso tempo per illustrare schemi e movimenti alla squadra. Da ex difensore, tanta meticolosità per il reparto arretrato. Ieri mattina, prove a tutto campo per far scorrere il gioco. Il test con l'Auronzo ha dato subito un'occasione al centrocampo per mettersi in mostra. Ledesma ha preso le redini dall'alto della sua esperienza e del suo ruolo di play. Nel primo tempo, l'ex Primavera Antic e il brasiliano Vinicius, tornato dopo l'esperienza a Padova nella seconda metà della scorsa stagione, hanno ricoperto le posizioni da esterno.

Nella ripresa, al centro della mediana, è andato un altro giovane, Elez, mentre sulle corsie esterno hanno agito Cataldi e Mauri. Al di là del valore degli avversari, si sono intraviste le giocate proposte da Pioli in allenamento. Un riscontro confortante anche grazie all'apporto degli stessi Cataldi e Mauri, che hanno dimostrato di poter aver un ruolo da protagonisti nella Lazio di Pioli. Il gol che ha avviato la stagione della Lazio porta la firma di Antonio Rozzi, 20 anni, ex bomber della Primavera laziale, rientrato alla base dopo una stagione con la seconda squadra del Real Madrid, il Castilla. "Sinceramente mi mancava casa — ha dichiarato al termine della gara ai microfoni di Lazio Style —. Qui siamo solo all'inizio, stiamo lavorando bene, il gruppo è nuovo. Ora siamo un po' pesanti, ma va tutto bene". L'obiettivo personale in questa stagione? "Darò il massimo, poi vedremo". In ritiro divide la camera con Cataldi, anche lui classe '94 e reduce da un'esperienza fuori (a Crotone) come lui. "È stato bello ritrovarsi anche per poter confrontare le nostre esperienze".


Il Corriere dello Sport titola: "La Lazio punta tutto sul gioco. Dieci gol al battesimo: 4-3-3 e manovra studiata per portare tutti alla conclusione".

Prosegue il quotidiano sportivo romano: Dieci gol per il battesimo della nuova Lazio di Pioli. Buone sensazioni e subito una riflessione, pur sapendo che al test con i dilettanti dell'Auronzo non si può attribuire un significato profondo. Nel passato recente la prima uscita si era spesso trasformata nella ribalta per gli show di Klose, Cisse, Zarate, Rocchi e persino Keita e Tounkara nell'ultima versione Petkovic post-Coppa Italia. No, questa volta si è vista una squadra alla ricerca di un gioco e dei movimenti che Pioli, nei primissimi giorni di preparazione, ha già chiesto e fatto ripetere con un'energia sorprendente per essere a luglio. Al centro il progetto del 4-3-3 su cui avevano già cominciato a lavorare Reja e Bollini, Djordjevic, tanto per iniziare dal giocatore più atteso, si è fatto apprezzare per gli assist e per il lavoro a beneficio di chi gli girava intorno e non tanto per il suo primo gol in biancoceleste. Ne ha approfittato Pereirinha, autore di una tripletta. La distribuzione degli altri sette gol è stata democratica: uno a testa, a dimostrazione di come la manovra sia studiata per portare tutti alla conclusione, indipendentemente dagli interpreti. Altra riflessione fondamentale: s'è vista la differenza dei giocatori più forti. I migliori? I soliti Ledesma e Mauri, più il nuovo acquisto Basta, non a caso un acquisto in arrivo dal campionato italiano. Belli da vedere, ma non ancora concreti, Keita e Felipe Anderson. Tra i giovani, benissimo Danilo Cataldi: è di livello superiore agli altri, già pronto per la Serie A. Non è dispiaciuto Braafheid: l'olandese in prova andrà rivisto bene, ma come vice Radu ci può stare.

L'impatto di Basta con la Lazio è stato positivo. Passo superiore, predisposizione naturale a sganciarsi. Questo è il motivo per cui, soprattutto nei primi venti minuti, la squadra di Pioli ha attaccato soprattutto a destra. Il serbo, nell'avvio dell'azione, aveva già guadagnato una posizione molto più avanzata di Radu ed era favorito anche dai tagli Felipe Anderson, portato ad accentrarsi. Il brasiliano, come Keita dall'altra parte, spesso rientrava e chiedeva il pallone ai compagni. Combattivo Lorenzo Filippini, impiegato da centrale accanto a Novaretti. Fuori dal copione Vinicius, provato mezz’ala sinistra. Tutto girava intorno alle geometrie di Ledesma. La levatura di un giocatore si riconosce anche con i dilettanti. Difficile mettere in discussione Cristian, playmaker con i tempi di gioco precisi per Pioli e abituato alle coperture sulla linea difensiva. E' stato proprio l'italiano di Patagonia a innescare Rozzi con un lancio in profondità per il primo gol stagionale della Lazio. L'ex centravanti della Primavera ha stoppato in corsa e ha scavalcato il portiere in uscita con un pallonetto. Cinque minuti dopo, con un'azione in fotocopia, è arrivato il raddoppio. Lancio con il contagiri di Ledesma, Keita è scattato sul filo del fuorigioco, stop di petto e tocco morbido di destro, respinto dalla traversa. Antic ha raccolto il pallone e lo ha scaricato in rete con un diagonale. Un piattone di Felipe Anderson e un autogol in mischia hanno chiuso il conto del primo tempo sul 4-0.

Dopo l'intervallo Pioli ne ha cambiati undici e la trazione offensiva della Lazio si è accentuata, perché il peso di Djordjevic si avvertiva al limite dell'area e il movimento vorticoso di Mauri e Pereirinha ha prodotto gli inserimenti reclamati dal tecnico emiliano. Prima ha segnato il portoghese, poi una fiammata di Djordjevic ha scavato il solco. Il capitano è andato a segno sfruttando il cross di Braafheid e un velo intelligente del serbo, che subito dopo è riuscito a mandare a rete anche Pereirinha a porta vuota. L'ex centravanti del Nantes poi ha firmato il suo primo gol laziale, capitalizzando l'assist costruito da Cataldi con una penetrazione in area. Bravissimo il centrocampista rientrato dal prestito al Crotone nel fraseggio, nella lucidità e nella velocità di trasmissione del pallone. Ci sbilanciamo: ha un futuro da Pirlo. E' stato impiegato da mezz'ala, sembra molto più regista. Ieri spesso arretrava per andare a prendere la palla davanti alla difesa, dove Pioli aveva sistemato il croato Elez. Nel finale sono arrivati anche i gol di Pereirinha (stop e tiro al volo dal limite per la tripletta) e di Cavanda, subentrato a Oikonomidis e piazzato nel tridente a destra. Mauri era avanzato accanto a Djordjevic, Pereirinha era stato arretrato a mezz'ala. Pioli giustamente si è concesso degli esperimenti.


Il Messaggero titola: "Dieci gol nel test di Auronzo: a segno anche Djordjevic".

Buona la prima. La Lazio rifila dieci gol all'Auronzo nell'amichevole giocata ieri. Avversario modesto, ovvio, ma la squadra di Pioli ha messo in evidenza una buona sintonia tra i reparti e discreti movimenti in avanti. Il tecnico è apparso soddisfatto a fine partita, anche perché i giocatori hanno fatto tutto quello che lui aveva chiesto, soprattutto per la fase difensiva. C'è ancora molto da lavorare, considerato che alcuni sul piano atletico hanno avuto più di qualche difficoltà, ma la strada intrapresa appare quella giusta. Da segnalare la prima rete di Filip Djordjevic con la maglia della Lazio, con il centravanti che al 24' della ripresa ha sfruttato al meglio un cross di Braafheid, appoggiando di piatto in porta. La vera sorpresa però è stato Pereirinha, con l'esterno portoghese autore di una tripletta. Le altre reti sono state messe a segno da Rozzi che ha aperto le danze al settimo minuto con un delizioso pallonetto, poi Felipe Anderson, Antic, Mauri, l'autorete di Pitarevic e Cavanda che ha realizzato la decima e ultima rete. In entrambi i tempi la Lazio è stata schierata con il 4-3-3, un modulo che probabilmente diventerà il marchio di fabbrica della nuova squadra allenata da Pioli. La nota lieta arriva da Federico Marchetti e dall'accoglienza che gli hanno riservato i circa duecento tifosi della Lazio arrivati fino in Cadore. Nel secondo tempo l'estremo difensore è subentrato a Berisha e al suo ingresso in campo i sostenitori laziali gli hanno riservato cori e applausi, Marchetti ha ricambiato sorridendo e alzando in guantoni.



La formazione iniziale biancoceleste: Strakosha, Ledesma, Novaretti, Basta, Radu, Filippini; Keita, Antic, Rozzi, Felipe Anderson, Vinicius




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