Domenica 17 febbraio 1991 - Milano, stadio Giuseppe Meazza – Milan-Lazio 3-1

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17 febbraio 1991 - 2476 - Campionato di Serie A 1990/91 - XXI giornata

MILAN: Pazzagli, Tassotti, Maldini, Ancelotti (52' Evani), Costacurta, Baresi, Donadoni, Rijkaard, Van Basten, Gullit, Massaro (74' Gaudenzi). A disp.: Rossi, Carobbi, Simone. All. Sacchi.

LAZIO: Fiori, Bergodi, Sergio, F.Marchegiani, Gregucci, Soldà, Madonna, Sclosa, Riedle, Domini (52' Troglio), Sosa. A disp.: Orsi, Vertova, A.Bertoni, Saurini. All. Zoff.

Arbitro: Sig. Stafoggia (Pesaro).

Marcatori: 44' Van Basten, 46' Gullit, 51' Massaro, 62' Troglio.

Note: pomeriggio di pallido sole, terreno in discrete condizioni. Ammonito Tassotti per scorrettezze (fallo su Ruben Sosa). Calci d'angolo 14-6 (9-2) per il Milan. Sorteggio antidoping negativo.

Spettatori: paganti 5.104, incasso 134.471.000; abbonati 70.291, quota 1.931.754.161.

La rete di Van Basten
Il raddoppio di Gullit
Troglio in goal
Baresi finisce in barella
Van Basten e Sosa

E' in ripresa il fiorino olandese: lo ha ammesso anche Beckenbauer, notoriamente affezionato a marchi e dollari. Merito di Van Basten e Gullit che hanno rivalutato le loro quotazioni in una borsa che sembrava un pochino depressa visto che i frutti dei loro investimenti, appunto i gol, arrivavano col contagocce. Ieri improvvisamente una tripletta, la prima: quasi un avvenimento per un Milan che aveva abituato i suoi tifosi a successi stiracchiati, ma anche un monito a Beckenbauer e al clan dei marsigliesi scomodatisi per carpire i punti deboli dello squadrone di Sacchi. Soltanto sul 3 a 0, con l'uscita di Ancelotti e l'ingresso di Troglio, qualcosa è cambiato sulla scacchiera della partita: probabilmente il succoso vantaggio ha indotto i rossoneri ad allentare la presa ed i biancocelesti ne hanno approfittato proprio con lo sgusciarne Troglio pronto a dimostrare di non meritare l'umiliazione della panchina. I pericoli per il Milan sono aumentati con l'uscita dal campo di capitan Baresi, infortunatosi ad una spalla, vittima di uno scontro con Pazzagli, sempre più allergico agli interventi fuori area. Ma eravamo agli sgoccioli della gara. Più che il Milan a vincere, a dominare, è stato Gullit le cui condizioni fisiche in questo momento gli permettono galoppate fantastiche e conclusioni tali da lasciare escoriazioni sulle mani dei portieri. Oltre a dare a Van Basten il pallone del primo gol, ha segnato a inizio ripresa (dopo appena 46 secondi) il raddoppio quindi all'80 ha mandato il pallone sulla traversa nell'azione più bella dell'incontro. Sicuramente in questa circostanza avrebbe meritato di segnare. Il trio olandese è tornato a dominare nel momento in cui si notano sintomi di miglioramento in tutta la squadra: a cominciare da Tassotti, per finire a Donadoni e poi al rientrante Evani. L'importanza di Maldini si nota in queste gare in cui sta riprendendo confidenza col suo ruolo: contenimento e appoggio all'attacco, ecco il suo impeccabile slogan. Ancelotti è d'acciaio, lo sappiamo, ma diventa malleabile come argilla quando deve impostare il dialogo col pallone o contenere gli avversari. Costacurta oramai è bravo come il suo «maestro» Baresi, fuori misura nel primo quarto d'ora nei tentativi di appoggio ma poi bravo come antica consuetudine. Peccato il kappaò che rischia di metterlo fuori causa dal primo round di Coppa dei campioni. Il solito Massaro, irriducibile e combattivo, ed un brillante Donadoni hanno fatto da cornice ad un Van Basten che si è preso una doppia soddisfazione in un sol colpo: ha segnato il gol numero tremila nella storia del Milan e ha scavalcato con 48 reti uno degli «immortali» rossoneri, Schiaffino, nella graduatoria dei marcatori stranieri. Per non dire dell'onnipresente Rijkaard, fresco e vivace come un ragazzino alle prime armi. Molto deludente la Lazio, quasi paurosa di questo Milan, lei che aveva messo nei guai diverse avversarie: difesa sballata, sempre in ritardo nei momenti topici della gara, irriconoscibile. Centrocampo quasi inesistente, soltanto gli stranieri si sono salvati. In un primo tempo di gran spreco da parte del Milan forse l'azione più pericolosa l'ha fatta Riedle: il tedesco, solo davanti a Pazzagli, ha messo di poco a lato. Era il 34', undici minuti dopo Van Basten ha colpito. Gullit sulla destra salta Sergio, palla in area, bel colpo di testa di Marco. Ad inizio di ripresa gran lancio di Baresi a Gullit che corre a segnare in modo irresistibile. Triplica Massaro dopo un'azione Donadoni-Van Basten. Salva la faccia Troglio alla Lazio con la difesa rossonera imbambolata.

Il Milan ritrova la vena giusta e conquista una netta vittoria a San Siro. Il tecnico Arrigo Sacchi si dichiara finalmente soddisfatto: «Ho rivisto il vero Milan, quello che va a grande velocità e ha vanifica gli sforzi dell'avversario che cerca di contenerlo. Quando pratichiamo questo calcio che ci ha resi famosi nel mondo, non ce n'è per nessuno. Adesso siamo in forma perfetta». Ma il tecnico non vuole dilungarsi troppo negli elogi e trova subito un neo nella sua formazione: il gol. «Dobbiamo finalizzare meglio le nostre azioni - spiega - per concludere di più e subito sfruttando al meglio la nostra incisività. Contro la Lazio abbiamo dovuto attendere quasi la fine del primo tempo per andare in vantaggio». A Baresi dedica un pensierino Van Basten ritornato al gol su azione dopo oltre due mesi, dall'11 novembre scorso. «Ho avuto un lungo letargo - dice il centravanti - ma l'ho superato e ho realizzato un bel gol che è servito a sbloccare il risultato. Merito di Gullit che mi ha servito alla perfezione e del terreno, tornato quello di 2 anni fa». Rassegnazione e nessun rammarico in casa laziale. «Abbiamo perso contro una grande squadra - dice Zoff - perché il Milan ha disputato un'ottima gara e ci ha dominati. Forse non abbiamo giocato troppi palloni ma penso che il merito sia dei nostri avversari che non ce l'hanno permesso».

Ma Giorgio Chinaglia se la prende con i giocatori laziali: «Sono scesi in campo quasi rassegnati alla sconfitta e mai hanno lottato». A spiare i rossoneri sono arrivati in massa i marsigliesi guidati da Beckenbauer e dal ct. Goethals. «Ho visto un grande Milan - spiega il tedesco - che ha giocato meglio di 15 giorni fa quando ha superato il Cesena. Ottimi Van Basten e Gullit che hanno realizzato due reti da manuale. Per noi le possibilità di superare i rossoneri sono pochissime. Sarà la gara più difficile nella storia del Marsiglia». E Goethals aggiunge: «Dovrò studiare qualcosa di particolare per fermare questa squadra dal ritmo infernale». La prima diagnosi dei medici rossoneri dopo aver fasciato rigidamente la spalla destra di Franco Baresi parla di «lussazione scapolo-omerale». Prognosi 15-20 giorni, ma solo oggi, dopo le radiografie, si conoscerà l'esatta entità del danno patito dal libero rossonero, infortunatosi verso la fine della gara quando il collega Pazzagli gli è franato addosso. Anche Ancelotti ha dovuto lasciare il campo anzitempo per uno stiramento alla gamba destra. Per lui prognosi più lieve: 5 giorni di riposo, ma c'è il rischio che anche il centrocampista debba saltare la trasferta di domenica a Cagliari, dove mancherà anche Tassotti, quarta ammonizione ieri e senz'altro squalificato.