Domenica 17 maggio 1942 - Genova, stadio Luigi Ferraris - Genova 1893-Lazio 1-2

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17 maggio 1942 - 677 - Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie A 1941/42 - XXVI giornata

GENOVA 1893: Sain, Marchi, Sardelli, Spadoni, Allasio, Andrighetto, Neri, Perazzolo, Ispiro, Bertoni, Conti.

LAZIO: Gradella, Romagnoli (II), Monza (II), Fazio, Ramella, Ferri, Gualtieri, Pisa (I), Borici, Flamini, Baldo. All. Popovic.

Arbitro: sig. Pizziolo di Firenze - Guardalinee: sigg. Selva e Fortina.

Marcatori: 38' pt Pisa (I), 15' st Pisa (I) (rig), st 34' Ispiro.

Note: tempo bello con vento trasversale. Annullato un gol alla Lazio.

Spettatori: 10000.


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Regolare successo laziale e sfortunata prova dei rossoblù i quali, comunque, più in là del pareggio difficilmente avrebbero potuto arrivare. Infatti se è vero che Conti si è digerito due palloni da rete e l'arbitro non ha riconosciuto un mani in area laziale a favore del Genova, la Lazio dal canto suo, a parte il palo di Pisa, si è visto annullare un gol di Baldo, per poi beneficiare di una punizione per fallo di Sain nella medesima azione. Annullamento regolarissimo, che Pizziolo, aveva già fischiato, ma in sostanza, una beffa.

Al fischio di Pizziolo la partita s'inizia con un'andatura non troppo sostenuta e, Marchi e Spadoni da una parte, Romagnoli dall'altra, ne sbrogliano le prime arruffate matasse. Alcuni interventi d'ordinaria amministrazione dei due portieri e ficcante azione del Genova che sfiora subito il successo. E' Neri che la spunta su Monza, fa una volatona e, dal fondo, centra indietro a Conti. Ma Conti fallisce tirando a lato.

Replica Neri, che, troppo avanzato, manca un bel traversone di Conti e, su un pericoloso centro di Perazzolo, Romagnoli dà l'inizio alle sue acrobazie di testa anticipando l'entrata a Conti.

Ardito intervento di Gradella su Ispiro, un angolo per il Genova, e, pericolosa intesa Flamini-Baldo-Gualtieri, di testa, che Allasio sventa soffiando la sfera dal piede di Borici e alzando in angolo.

Rispondono per le rime i rossoblu e Ispiro, su esatto spiovente di Conti, gira di testa verso l'angolino mancando, a portiere battuto, d'un soffio il bersaglio e fors'anche urtando lo spigolo del montante.

L'incontro, che fin qui è andato avanti a strappi (sta bene la penuria di elettricità, ma che questi difetti anche sui campi è un po' troppo!) si vivifica improvvisamente su una mezza papera della difesa laziale. Conti palla al piede, guizza fra tre quattro avversari e, trovato lo spiraglio, stanga. Pronto tuffo di Gradella che manca però la palla unicamente perché Romagnoli davanti a lui gliela soffia incautamente, col solo risultato di spedirla verso l'opposto angolo della porta sguarnita. Arriva Monza che decisamente mette in angolo.

Azioni alterne, quindi la prima elaboratissima rete. Azione di Gualtieri che centra. Raccoglie Flamini che passa a Baldo, indietro a Ferri, spiovente, corta respinta di Sardelli, palla a Pisa, rete. Nulla da fare per Sain, coperto.

Nemmeno mezzo minuto dopo, la Lazio ha la palla buona per raddoppiare, ché Baldo tutto solo è già a pochi passi da Sain, ma qualcuno reclama il fuori-gioco. Baldo si ferma, Pizziolo dice di no, ma quando Baldo riprende è già troppo tardi. I romani, tuttavia, galvanizzati dal successo, non disarmano. Palla da Gualtieri a Pisa che si destreggia e spara. Sain salta in anticipo e non tocca, ma a lui si sostituisce la traversa che rimanda. Raccoglie Borici, il quale ha un attimo d'esitazione, tanto basta perché il suo tiro sia ribattuto da un difensore accorso alla disperata.

La ripresa s'inizia con tre tiri consecutivi di Pisa, ci ha preso il vizio, che sfiorano i pali. Improvviso capovolgimento di fronte. Bertoni lancia lungo a Conti tagliando l'intera difesa. Scatto dell'ala e pure di Gradella che convergono sulla palla. La spunta Conti che alza sulla testa del portiere, ma anche oltre la traversa.

Due tiri di Ispiro, un altro di Conti che oggi è decisamente negato a far centro; pericolosa reazione laziale con Gualtieri che Baldo non sa sfruttare, e poi assolo di Bertoni che si sposta sulla sinistra e spara secco. Sulla palla si butta Ispiro, ma contemporaneamente anche Gradella, uscito tempestivamente dai pali. Vince il secondo e l'azione si esaurisce.

Palla a Gualtieri. L'ala si accentra e i difensori liguri gli vanno contro e quindi con esatto traversone lancia Baldo smarcatissimo. Uscita disperata di Sain che Baldo tenta di giocare ma non vi riesce e cade sul portiere che però perde la palla. Baldo prontissimo tenta di rialzarsi e tirare a colpo sicuro, ma Sain, perso per perso, lo afferra visibilmente pel sedere, impedendogli ogni movimento: Pizziolo non può far a meno di indicare il dischetto bianco. Tira Pisa e l'affare è fatto tra la costernazione dei tifosi genovesi, ché la speranza di veder raddrizzata la partita non l'avevano ancora persa.

Altra ondata laziale e nuovo pericolo per Sain che esce per intercettare addirittura fuori l'area di rigore, perde la palla e Baldo segna a rete vuota, ma Pizziolo ha già fischiato il fallo di Sain. La punizione battuta da Pisa frutta un angolo peraltro subito ricambiato. Spostamenti fra i rossoblù per incidente a Spadoni; un tiro di Conti a lato, un altro fiacchissimo di Neri, in bocca al portiere; ennesima madornale padella di Conti. Gradella, in tuffo, blocca difettosamente un tiro di Perazzolo e perde la palla sulla quale come una furia arriva Conti. Però, col portiere a terra, a sì e no due metri dalla rete, Conti manda ancora una volta a lato.

Trenta secondi appresso ecco la rete rossoblu. Allasio-Andrighetto, centro e, dal groviglio di giocatori formatosi davanti a Gradella, spunta la testa di Ispiro che infila inesorabilmente. Arrembaggio genovano, affannosa difesa laziale, un boato della folla per un mani azzurro in area, su tiro di Perazzolo, che l'arbitro non riconosce: voci, fischi, qualche cuscino che vola e, dopo due o tre angoli consecutivi contro la Lazio, tiro finale di Pizziolo.

(da "Il Calcio Illustrato")


Il giorno dopo la gara, dopo un combattimento aereo, cade durante un tentativo di atterraggio a Gela Vincenzo Fischer, atleta della Sezione Pallacanestro della Lazio.