Domenica 17 marzo 1963 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Catanzaro 2-0

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17 marzo 1963 - 26 - Campionato di Serie B 1962/63 - XXVI^ Giornata

LAZIO: Cei, Zanetti, Garbuglia, Governato, Pagni, Gasperi, Maraschi, Landoni, Bernasconi, Morrone, Longoni. All. Lovati. D.T. Lorenzo.

CATANZARO: Innocenti, Nardin, Raise, Tulissi, Mecozzi, Frontali, Micelli, Bagnoli, Zavaglio, Maccacaro, Ghersetich. All. Dolfin.

Arbitro: sig. Ferrari (Milano).

Marcatori: 61' Maraschi, 65' Bernasconi.

Note: giornata di sole, terreno duro senza erba nel settore centrale. Ammonito Cei per proteste.

Spettatori: 13.500 paganti per un incasso superiore a £. 12.000.000.

Continua il momento felice della Lazio che coglie il quarto successo consecutivo. Perso Rozzoni per almeno un mese dopo l'incidente al ginocchio rimediato a Como, Lorenzo rispolvera dopo diversi mesi Bernasconi, che in settimana vince la concorrenza sul giovane promettente Graziani, e anche Longoni a cui affida la maglia numero 11. A proposito di ali sinistre in settimana la società ha avvicinato il Legnano per acquistare il giovane Gigi Riva ammirato al Flaminio in una partita della Nazionale juniores. I quaranta milioni richiesti dai lombardi per il diciannovenne hanno fatto scappare a gambe levate i dirigenti romani. I calabresi in cattive acque in classifica cercano punti salvezza e per la Lazio occorre un'ora di gioco per sbloccare il punteggio. All'inizio gli ospiti tentano qualche sortita. Al 3' Maccacaro si addormenta su un pallone svirgolato in area da Gasperi e consente il recupero dei difensori romani. Quattro minuti dopo una punizione bomba di Bagnoli costringe Cei a una difficoltosa parata in due tempi. Dopo questa occasione i giallorossi non riusciranno più a rendersi pericolosi perché la Lazio prende il pallino del gioco con grande autorità. Al 14' plateale fallo di mani in area di Tulissi, ma Ferrari sorvola sull'evidente rigore. Subito dopo Bernasconi si libera bene e colpisce il palo sinistro di Innocenti. Due minuti e ancora sfortuna per gli attaccanti biancocelesti allorché Longoni colpisce l'interno della traversa col pallone che picchia poi sul palo per poi carambolare tra le braccia del portiere. Non succede nulla di significativo nei restanti trenta minuti della prima frazione. Alla ripresa del gioco i romani spingono sulla tavoletta dell'acceleratore cogliendo i frutti della netta superiorità al 61'. Cross di Longoni destinato a Bernasconi che viene spinto alle spalle: pallone che colpisce il corpo di Maraschi e termina in rete. Proteste calabresi per un tocco di braccio del marcatore, ma l'arbitro, che ha lasciato giocare dopo il fallo su Bernasconi, non ha esitazioni nell'indicare il centrocampo. Quattro minuti dopo seconda rete della giornata. E' Bernasconi a raddoppiare risolvendo una mischia dopo una punizione mal calciata da Gasperi. Partita ormai sul velluto per i biancocelesti che sfiorano il tris con Morrone a dieci minuti dal termine. Con i due punti conquistati, gli uomini di Lorenzo si attestano al secondo posto al pari del Brescia.

La classifica: Messina (p.37), Lazio e Brescia (p.33), Verona e Bari (p.31), Foggia (p.30), Padova (p.29), Lecco (p.28), Cagliari (p.27), Simmenthal Monza, Pro Patria e Cosenza (p.26), Triestina (p.24), Como (p.22), Udinese e Alessandria (p.21), Parma e Catanzaro (p.20), Sambenedettese (p.19), Lucchese (p.16).