Domenica 1 dicembre 1963 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Mantova 2-0

Da LazioWiki.

Stagione

Turno precedente - Turno successivo

1 dicembre 1963 - Campionato di serie A 1963/64 - XII giornata

LAZIO: Cei, Zanetti, Garbuglia, Carosi, Pagni, Gasperi, Maraschi, Landoni, Rozzoni, Giacomini, Morrone. All. Lorenzo.

MANTOVA: Zoff, Schnellinger, Corradi, Mazzeo, Cancian, Giagnoni, Pellizzaro, Tomeazzi, Volpi, Manganotto, Recagni. All. Bonizzoni.

Arbitro: sig. Grignani di Milano.

Marcatori: 17' Morrone, 74' Maraschi.

Note: terreno discreto, cielo nuvoloso, temperatura rigida. Esordio in serie A per Pellizzaro (classe 1945).

Spettatori: 35.000 circa con un incasso di £. 12.000.000.

La rete di Maraschi
Un'uscita di Zoff
La rete di Morrone
La rete di Maraschi
La rete di Morrone vista da altra angolazione

Malgrado le numerose assenze (Tarabbia, Pini, Simoni, Jonsson e Nicolè), il Mantova scende a Roma con la ferma intenzione di portare via almeno un punto. La squadra virgiliana può contare su una difesa solida e organizzata che si basa su un portiere di sicuro avvenire e sul terzino tedesco Schnellinger che, dotato di classe notevole, si trova a suo agio in ogni ruolo difensivo. Anche le punte Pellizzaro e Recagni, con l'atletico Tomeazzi al centro, possono costituire un continuo pericolo per i romani. Lorenzo modifica qualcosa rispetto alla partita precedente col Catania inserendo Carosi al posto di Governato e Giacomini (all'esordio all'Olimpico) in sostituzione di Galli. La partita si apre con l'ormai consueta distrazione iniziale dei biancocelesti. Perso il pallone a metà campo a causa di un malinteso tra Gasperi e Landoni, il Mantova parte in rapido contropiede che porta Pellizzaro a tu per tu con Cei il quale compie un miracolo, opponendo il proprio corpo al tiro ravvicinato del mantovano. Scossa dal pericolo la Lazio reagisce con decisione soprattutto con Morrone che sembra in giornata di grazia. Schnellinger lo marca strettamente ma l'argentino mette in mostra tutto il suo miglior repertorio: finte, dribbling ubriacanti, magie con il pallone sempre attaccato al piede. Il pubblico applaude le giocate del biancoceleste con calore e riserva sonori fischi al tedesco. Al 17' è proprio "il Gaucho" a sbloccare l'incontro con una stoccata rasoterra da sotto misura che non dà scampo a Zoff. Ci si aspetta una reazione del Mantova che invece accusa il colpo. La Lazio, concreta e attenta, impone il suo gioco e sfiora ancora il goal con Rozzoni di testa su cross di Maraschi (28'), con quest'ultimo con un forte tiro dai 18 metri che esce di una spanna (35') e con lo scatenato Morrone che allo scadere, fatta fuori mezza difesa avversaria, si fa parare il tiro da Zoff. La ripresa mostra un Mantova più battagliero ma mai pericoloso. Solo al 59' Tomeazzi impegna Cei con un tiro forte ma centrale. La Lazio controlla la partita senza difficoltà e non rinuncia mai ad attaccare. Nel giro di cinque minuti, dal 65' al 70', si assiste a una serie di iniziative dei capitolini che sfiorano il goal con Landoni, Rozzoni e Giacomini. Al 74' ancora Morrone supera il suo avversario diretto ma viene falciato da Mazzeo. Il sig. Grignani comanda una punizione di prima che Maraschi trasforma in rete con un tiro di esterno che si infila alto alla destra di Zoff. A due minuti dal termine il Mantova colpisce la traversa con Mazzeo: è l'ultima emozione di una partita ben giocata dalla Lazio che si attesta così in un'ottima quinta posizione in classifica.