Domenica 20 marzo 1983 - Perugia, stadio Renato Curi - Perugia-Lazio 1-1

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20 marzo 1983 - 2158 - Campionato di Serie B 1982/83 - XXVI giornata

PERUGIA: Di Leo, Amenta, Ceccarini, Caneo, Ottoni, Sanguin, Piga, Ciardelli (68' Zagano), G.Pagliari, De Gradi, Morbiducci (81' Caso). A disp. Marigo, Mauti, Zerbio. All. Agroppi.

LAZIO: Orsi, Podavini, Saltarelli (83' Badiani), Vella, Miele, Manfredonia, Ambu, Tavola, Giordano, Surro, Sciarpa (68' Chiodi). A disp. Moscatelli, Pochesci, Spinozzi. All. Clagluna.

Arbitro: Agnolin (Bassano del Grappa).

Marcatori: 10' Morbiducci, 89' Vella.

Note: giornata di sole, terreno in buone condizioni. Ammoniti Saltarelli, Ottoni, Sanguin e Vella per gioco falloso, Caneo e Morbiducci per ostruzionismo. Calci d'angolo 5-3 per la Lazio. Numerosi tafferugli fra tifoserie.

Spettatori: 20.000 circa.

Tifosi laziali a Perugia
La coreografia biancoceleste
Giordano in azione
Il pareggio di Vella

La Lazio riesce a pareggiare partite già perse e perse nettamente con un volo del signor Vella quando mancano 30" alla fine. Certo il Perugia disgraziato di quest'anno che non ne imbrocca una e che quando riesce a segnare con facilità (come gli è successo contro la Lazio) e poi cerca d'inventare una difesa da serie B, di quelle tutte falli e contropiede, viene punito nel modo più beffardo che si possa immaginare. Sì, perché la Lazio ha attaccato per tutta la partita, dovendo rimontare, ma con un briciolo di fortuna una qualunque altra squadra questo 1-0 lo avrebbe portato a casa più che serena. Non il Perugia che soffre di crisi di assetto, di conclusioni di gioco, più che di sbandamenti tecnici veri e propri. Il Perugia parte forte, ha la grinta giusta, quella bella concentrazione e ritmo che gli hanno dato la carica nelle ultime partite. Amenta deve fare il terzino. C'è invece De Gradi e si farà sentire (tutto a favore della Lazio, nel secondo tempo in particolare).

Il gol arriva quasi subito. Pagliari, con una finezza, lascia Miele ad ammirarsi le punte delle scarpe, quindi spedisce al centro un traversone: saltano uno contro uno Morbiducci e Saltarelli e non c'è storia, il giovane attaccante perugino vola 30 centimetri più in alto e si permette di piazzare la palla sulla sinistra di Orsi. Grande gol. Il Perugia continua sul suo bel ritmo ma deve pensare a giocare non a rompere quando si è in vantaggio. Per la verità agli uomini di Agroppi la cosa non riesce gran che bene. E fino al 25' i giovanotti umbri sono padroni del campo e danno lezioni di gioco. Saltarelli deve picchiare Morbiducci, ma non riesce ugualmente a fermarlo. Solo Vella (tenetelo a mente) risolve una mischia in area perugina, impegnando Di Leo da pochi passi. De Gradi invece era impegnato altrove. Non c'è traccia del centrocampista perugino neanche quando verso la mezz'ora sempre Vella e Tavola si inventano stantuffi inesauribili della spinta laziale. Giordano, in trasferta, gioca con grande degnazione. Il suo marcatore, Claudio Ottoni, dopo cinque minuti si ferisce alla testa e nonostante tutto lo tiene con una dedizione straordinaria.

Lo lascia fuggire al 30', ma è fuori gioco. C'era un altro fuoriclasse, purtroppo, in campo: l'arbitro Agnolin, di Bassano del Grappa, il quale per paura che non si riuscisse a parlare di lui ha ammonito sei giocatori, ha dialogato con la folla, ha tentato di moltiplicare i palloni, ha preso le difese di un raccattapalle. La ripresa è più interessante: traversa e palo di Giordano con tiro dal limite dopo che Tavola aveva scardinato da solo a spallate il centrocampo perugino. Gli risponde con un altro palo Moreno Morbiducci al 12' dopo un contropiede con il suo gemello Pagliari. Poco prima si era ripetuta l'azione del gol: ancora Pagliari che se ne va da Miele e Morbiducci che impegna Orsi. Il Perugia ha sciupato abbastanza e adesso tocca alla Lazio: sveglia Giordano che buca una palla spiovente al limite dell'area piccola. Il Perugia continua a difendersi, però lo fa sempre peggio e Giordano approfitta delle inesperienza della difesa: in un'occasione addirittura salta pure Di Leo e crossa dal fondo per il salvataggio di Ottoni. Poi il gol del pareggio nella buriana finale. Se non altro ha segnato il miglior laziale: Vella.

Fonte: La Stampa