Domenica 20 novembre 1966 - Venezia, stadio Pier Luigi Penzo - Venezia-Lazio 1-1

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20 novembre 1966 - 9 - Campionato di Serie A 1966/67 - IX^ Giornata

VENEZIA: Vincenzi, Tarantino, Mancin, Grassi, Rizzato, Spagni, Bertogna, Benitez, Manfredini, Mazzola (II), Mencacci. All. Segato.

LAZIO: Cei, Zanetti, Castelletti, Anzuini, Pagni, Carosi, Burlando, D'Amato, Morrone, Mari, Bagatti. All. Neri.

Arbitro: Sig. Gonella (Asti).

Marcatori: 6' Bagatti, 87' Mazzola (II).

Note:cielo coperto, temperatura rigida con vento di tramontana; pioggia nel secondo tempo. Terreno in ottime condizioni. Esordio in serie A per Aldo Anzuini classe 1947. Ammonito Mari. Presenti in tribuna il Commissario straordinario Lenzini e l'On.Covelli. Mille tifosi al seguito della Lazio giunti a Venezia con un treno speciale. Calci d'angolo: 6-3 a favore del Venezia.

Spettatori: 9.000 circa con 2.848 paganti e 6.000 abbonati per un incasso di £.3.364.000.

Un'azione d'attacco della Lazio. Si riconoscono D'Amato, Mari (sullo sfondo) e Bagatti (per gentile concessione di www.calciovenezia.com)
Bagatti si appresta a segnare il goal dello 0-1

In una Venezia ancora martoriata dai segni dell'alluvione del 4 novembre, la Lazio scende in campo contro i lagunari ancora a caccia della loro prima vittoria in Campionato. Per questa delicata trasferta Neri disegna una squadra più accorta e lancia nel ruolo di libero il giovane Anzuini. L'incontro si mette subito sui binari giusti poiché al loro primo affondo i biancocelesti passano in vantaggio. Morrone sulla tre quarti supera un avversario e appoggia su D'Amato che salta Rizzato e da destra crossa per Bagatti che stoppa col sinistro, elude Mancin, e fa partire una legnata che colpisce la parte interna della traversa con il pallone che schizza in fondo alla rete. Una grande azione e un grande goal per l'uno a zero. Neroverdi che accusano il colpo e Lazio che dopo due minuti potrebbe andare ancora a segno con D'Amato il cui tiro si stampa all'incrocio dei pali nel momento però in cui Gonella fischia un fuorigioco di Morrone. I padroni di casa si svegliano dal torpore e nello spazio di un minuto impegnano due volte severamente Cei che prima respinge con i pugni una bordata di Manfredini e poi inchioda proprio sulla linea di porta un colpo di testa di Mencacci. La partita è vivace e giocata a gran ritmo. Al 27' calcio di rigore per i veneti assegnato per uno sgambetto di Anzuini sul giovane Mazzola (II), ma Manfredini calcia alla stelle la battuta dagli undici metri. Lo sventato pericolo ricarica la Lazio che nei minuti finali del tempo costruisce ben tre occasioni da rete. Triangolo D'Amato - Mari - Bagatti che arriva con un attimo di ritardo per la battuta decisiva. Lo stesso Bagatti calcia a fil di montante al 36' e allo scadere D'Amato protagonista di una splendida serpentina che lascia sul posto Rizzato e Grassi: il pallonetto finale accarezza l'incrocio dei pali. Vantaggio meritato quello che accompagna i romani al rientro negli spogliatoi. Al riprendere del gioco però esce fuori tutta la grinta e la determinazione del Venezia. Mazzola (II) imperversa e Carosi non sa più a quale santo votarsi per contenerlo; Benitez inizia a vincere i duelli sul coriaceo Burlando. Le sorti della battaglia di centrocampo passano dalla parte dei padroni di casa. Cei blocca in tuffo un insidioso diagonale di Mazzola (II) e la difesa laziale vacilla in più di un'occasione. Solo in due circostanze scatta il contropiede (70' con Morrone che spara in bocca al portiere e 73' con D'Amato preceduto in extremis). All' 82' Zanetti sbuccia il pallone mettendo fuori causa Anzuini che gli è posizionato alle spalle. Manfredini così può filare indisturbato verso la porta avversaria, ma la conclusione che supera Cei in disperata uscita esce a lato di una spanna. A tre minuti dal termine il sogno di tornare a Roma con l'intera posta svanisce. Traversone di Bertogna intercettato da Burlando che indugia sul da farsi consentendo a Mencacci d'intervenire e di indirizzare in profondità. Anzuini non ci arriva per un pelo e Mazzola (II) si ritrova solo al cospetto del portiere biancoceleste che viene superato da un dosato rasoterra. Giusto pareggio al triplice fischio finale, ma con un po' d'attenzione la festa non sarebbe mancata.

Ecco la classifica al termine della giornata: Inter (p.17), Juventus (p.15), Cagliari, Napoli e Bologna (p.12), Mantova e Roma (p.10), Fiorentina, Milan, S.P.A.L. e Atalanta (p.9), Torino (p.8), Brescia e Lazio (p.6), L.R.Vicenza e Venezia (p.5), Lecco e Foggia (p.3).