Domenica 20 ottobre 1940 - Roma, stadio del P.N.F. - Lazio-Napoli 1-1

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20 ottobre 1940 - 618 - Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie A 1940/41 - III giornata

LAZIO: Gradella, Romagnoli (II), Monza (II), Gualtieri, Ramella, Baldo, Zironi (I), Pisa (I), Piola, Flamini, Vettraino. All. Kertesz.

NAPOLI: Sentimenti (II), Faotto, Pretto, Milano, Fabbro, Gramaglia, Busani, Cappellini, Barrera, Quario, Rossellini. All. Vojak.

Arbitro: sig. Ciamberlini di Sampierdarena (GE).

Marcatori: 38’ pt Quario, 28' st Piola.

Note: Tempo bello, terreno buono.

Spettatori: 12.000 circa.


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Il Breve commento del Messaggero del 21 ottobre 1940
Cronaca della partita de La Stampa del 21 ottobre 1940

La Gazzetta dello Sport riporta: Terzo pareggio della Lazio; ma se nei primi due si poteva obiettare che le precedenti avversarie erano Juventus e Genova, questa volta, invece, l’ostacolo si preannunciava tutt’altro che insuperabile. Una Lazio presa dalla paura. Un Napoli intelligente e veloce. Il colpo d’ala dei partenopei che conquistano il primo goal è un passaggio significativo. Un bellissimo goal di Quario, ma al 47’ Piola ha preso la traversa nel calciare un rigore concessogli per essere stato atterrato da Pretto. Osservato un minuto di raccoglimento in memoria di Umberto Caligaris.


Deciso passo indietro dei biancocelesti rispetto alla partita di Genova: contro un Napoli reduce da due sconfitte nei primi due turni di Campionato, i biancocelesti non vanno oltre l’1-1, mostrando, a detta di tutte le cronache un gioco più svogliato ed involuto rispetto a sette giorni prima. Risultato che, a detta del Messaggero, è l’unica sorpresa di giornata Il commento di Giorgio Boriani su “Il Littoriale" ci sembra, viste le ambizioni della squadra capitolina, particolarmente centrato: “In Campionato, [alla Lazio, ndr] le capiterà molte altre volte di essere sottoposta ad un marcamento così serrato, come ha fatto il Napoli ieri. […] E allora ci vorrà più animo in tutti”

In effetti, il Napoli (che sembra essersi schierato col “metodo” tanto caro a Pozzo, visto che Faotto e Pretto si tenevano liberi in estrema difesa, pronti a tappare le eventuali falle dei compagni che facevano muro, Fabbro era l’ombra fissa di Piola, Milano di Vettraino, Gramaglia di Zironi…”, citando sempre Boriani) arriva a Roma con il desiderio di vendere cara la pelle, e si dimostra, per tutto il primo tempo, decisamente più volitivo e voglioso della Lazio. Tanto da avere il pallino in mano per gran parte della prima frazione, se si esclude un colpo di testa di Piola al 22’ che raccoglieva un calcio d’angolo, e che mandava il pallone a stamparsi sulla traversa. Ma era il Napoli – e meritatamente, ad andare in vantaggio al 37’: Quario da fuori area, con un tiro lievemente ad effetto, beffava Gradella che si tuffava in ritardo, facendo così dire a Boriani che “…ha confermato di non essere troppo ferrato sui tiri da lontano […] d’altra parte, di essere svelto e forte di presa nelle altre parate”. Il primo tempo si chiudeva con un palo esterno di Baldo e con una bella parata di Sentimenti (II) su Piola.

Tutt’altra musica nella ripresa: scendeva in campo un’altra Lazio e già dopo un minuto il pareggio sembra raggiunto: fallo su Piola in area a palla lontana e calcio di rigore. Il Centravanti biancoceleste, però, spedisce la palla sulla traversa. Il pressing Laziale si fa sempre più asfissiante fino al 27’ del secondo tempo, quando un cross di Ramella veniva colpito da testa da Piola che anticipa di un soffio Pretto e Sentimenti (II) (i napoletani parlavano di autogol del difensore, che avrebbe anticipato il campione del mondo: ma Pretto stesso, come dice Il Littoriale “nega l’infortunio”. Il forcing finale biancoceleste, con Romagnoli portato in avanti a fare il doppio centravanti, non porta a nulla se non ad un’occasionissima capitata a Vettraino che però spara alto da comoda posizione.

Fasi del match


Fonti:

Il Messaggero del 21 ottobre 1940
La Stampa del 21 ottobre 1940
Il Littoriale del 21 ottobre e 22 ottobre 1940