Domenica 25 gennaio 1981 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Taranto 1-1

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25 gennaio 1981 - 19 - Campionato di Serie B 1980/81 - XIX^ Giornata

LAZIO: Nardin, Spinozzi, Citterio, Perrone, Pighin, Sanguin, Garlaschelli, Viola (70' Manzoni), Chiodi, Mastropasqua, Greco. A disp. Marigo, Ghedin, Cenci, Albani. All. Castagner.

TARANTO: Ciappi, Chiarenza, Beatrice, G.Ferrante, Falcetta, Picano, Gori, Cannata, Rossi, Pavone, N. Cassano. A disp. Degli Schiavi, Scoppa, Mucci, Arzeni, M.Fabbri. All. Seghedoni.

Arbitro: Sig. Patrussi (Ravenna).

Marcatori: 15' Greco, 60' Gori.

Note: giornata nuvolosa. Ammoniti Sanguin e Garlaschelli. Angoli 8-5 per la Lazio.

Spettatori: 30.000 circa di cui 13.961 paganti.

Il biglietto della gara
La curva dei supporters laziali

La più brutta Lazio vista all'Olimpico non è andata oltre uno stentato pari col Taranto. Il margine di sicurezza, a metà campionato, è ridotto e il futuro dei romani appare incerto. Dopo essersi illusa di risalire in «A» senza spaventi, la squadra, ormai a digiuno di vittorie dal 14 dicembre, continua a regalare punti. Lenta, deconcentrata, con una condizione atletica approssimativa, pasticciona in difesa e a centrocampo, ieri ha rischiato grosso. Non c'era Bigon, considerato un uomo-guida insostituibile, mancava Pochesci, il perno della retroguardia. Due assenze importanti che non giustificano comunque la pessima prestazione dei biancazzurri. Che cosa è accaduto ? Perché la difesa continua a commettere errori imperdonabili ? Come mai il centrocampo non riesce più ad assicurare adeguata protezione al reparto arretrato e il comando del gioco come prima ? Dice Castagner: «Ci siamo mangiati tutto il capitale di punti accumulati. Siamo costretti a dover ripartire da zero. Sarebbe bastato stringere un po' i denti per essere al sicuro col Milan. Invece la squadra continua a deludere, è divenuta preda della paura e del nervosismo. Anche col Taranto abbiamo preso un gol incredibile».

Per riprendere la corsa la Lazio ha innanzitutto bisogno di un ambiente tranquillo: le polemiche fra i dirigenti e le voci sulla cessione di Giordano non giovano a nessuno. «Chi sbaglia d'ora in poi paga» , aveva detto Castagner prima dell'incontro con i pugliesi. C'è da credere che adesso, stufo di una squadra a scartamento ridotto che tira a campare alla meno peggio, correrà ai ripari con una serie di sostituzioni. Ieri, per battere il Taranto, il tecnico aveva assortito una formazione da combattimento, con Garlaschelli punta avanzata, Chiodi alla Bettega, Greco rifinitore, Sanguin con le funzioni che abitualmente sono di Bigon, rispolverando Pighin al posto dello squalificato Pochesci.

Doveva essere una Lazio più ostinata, più rabbiosa: invece, passata presto in vantaggio con un bel calcio piazzato di Greco ha retto fino all'intervallo, crollando poi nella ripresa. Il Taranto, slegato e timoroso nel primo tempo, ha avuto un buon avvio e dopo tre minuti poteva pareggiare se la traversa interna (qualcuno sostiene che la palla aveva superato la linea) non avesse respinto una deviazione di testa dell'ex di turno Renzo Rossi. I biancazzurri sono andati in barca. Viola, a corto di fiato, è scomparso costringendo Castagner al cambio con Manzoni, Mastropasqua e Sanguin si sono disuniti. Davanti Chiodi e Garlaschelli venivano regolarmente anticipati. Al Taranto è stato sufficiente aumentare la spinta offensiva per schiacciare i laziali nell'area di rigore. Presi in velocità Spinozzi, Citterio, Perrone e Pighin hanno cominciato a ballare: interventi fuori tempo, lisci, disimpegni incredibilmente sbagliati. Logico, a questo punto, che i tarantini si portassero in parità. Rossi, sfuggito a Pighin, ha trovato liberissimo Gori: tiro fiacco e rete con Nardin immobile.

Nessuna, reazione da parte della Lazio, uscita dal campo fra i fischi dei tifosi. La cronaca: al 9' Citterio scatta bene, traversone dalla sinistra per Mastropasqua il cui rasoterra, da buona posizione, finisce a lato. Al quarto d'ora c'è un fallo su Chiodi: punizione dal limite e gran botta di Greco che infila all'incrocio dei pali. Cassano crossa per Rossi che impegna di testa Nardin (22'), quindi, al 32' ancora Citterio fa tutto da solo e libera Chiodi: tiro al volo e parata di Ciappi. Al 48' l'episodio da moviola: su uno spiovente di Pavone, Pighin manca l'intervento. Ne approfitta Rossi la cui inzuccata supera Nardin: la palla picchia sotto la traversa e torna in campo. Il pareggio dei rossoblu è soltanto rinviato. Arriva al 60'.

Fonte: La Stampa