Domenica 27 febbraio 1966 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Roma 0-0

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27 febbraio 1966 - 23 - Campionato di Serie A 1965/66 - XXIII^ GIORNATA

LAZIO: Cei, Zanetti, Vitali, Governato, Pagni, Dotti, Bartu, Sacco, D'Amato, Mari, Ciccolo. All. Mannocci.

ROMA: Cudicini, Carpenetti, Ardizzon, Carpanesi, Losi, Benaglia, Nardoni, Tamborini, Da Silva, Spanio, Francesconi. All. Pugliese.

Arbitro: sig. Monti (Ancona).

Note: giornata di sole, temperatura mite; terreno in ottime condizioni. Al 69' espulso Ardizzon (già ammonito nel primo tempo) per fallo di reazione. Ammoniti: Sacco e Nardoni. Angoli: 5-5 (1-2).

Spettatori: 75.000 con 47.000 paganti per un incasso di £. 60.400.000 (nuovo record per Lazio nella storia del derby).

Grazie anche alla splendida giornata di sole, un grande pubblico si dà appuntamento per questo derby come sempre molto atteso. Malgrado i prezzi salati (1.000 lire per una curva, 3.500 per la Tevere e 6.000 per la Monte Mario), l'Olimpico registra quasi il tutto esaurito. Lazio che deve rinunciare a Carosi, colpito duro nella negativa trasferta bolognese, ma che recupera dopo una settimana di tormenti l'indispensabile Governato. Mannocci alla vigilia confida nella tradizione a lui favorevole nella stracittadina (una vittoria e due pareggi) e sogna di bissare il successo dell'andata che potrebbe garantire quella doppietta nel derby che manca alla squadra dal 1953. Pugliese ha promesso, da par suo, che in caso di vittoria, effettuerà due giri di campo per festeggiare. I giallorossi hanno quattro punti in più in classifica e sono reduci da buone prestazioni, ma mancano delle due ali titolari (Leonardi e Barison). E' Cudicini il primo portiere ad essere chiamato in causa con un'uscita di piede su Sacco. Due minuti più tardi carica su Cei in uscita e pallone deviato sull'esterno della reta da Da Silva quando Monti ha già fischiato il fallo sul portiere. Seguono una decina di minuti di lieve supremazia laziale con una serpentina di Bartu interrotta da Losi e un tiro alto di Sacco. Dopo una buona occasione per il giovane Nardoni su cui rimedia un reattivo Cei, spunto in velocità di D'Amato che viene tamponato in extremis dalla difesa giallorossa. La Roma prende quindi quota sospinta da un Tamborini intraprendente. Al 25', su cross di Carpenetti, Da Silva di testa mette in rete. Il guardalinee alza la bandierina per un fuorigioco sul filo dei centimetri. Al 39' Ciccolo serve Sacco a 9 metri dalla porta, ma l'ex juventino calcia alto. Un minuto dopo, scintille tra lo stesso Sacco e Ardizzon che protesta in modo vivace finendo sul taccuino di Monti. Prima del fischio di chiusura di tempo, una punizione a due in area non viene sfruttata da Vitali. Si va negli spogliatoi con una Roma migliore nei primi 30 minuti e con una Lazio tonica nell'ultimo quarto d'ora. Nella ripresa la prima emozione la dona Governato che, su allungo di Dotti, va via con eleganza a due avversari, ma conclude fiacco sul portiere. Al 63' un errore di Dotti libera Da Silva solo di fronte a Cei: provvidenziale è il recupero alla disperata di Pagni. Un minuto più tardi D'Amato pecca di egoismo tentando una difficile conclusione piuttosto che un agevole passaggio verso il solitario Mari. Al 69', dopo un ennesimo scontro con Sacco, Ardizzon minaccia con i pugni alzati l'avversario: l'arbitro interviene e spedisce il giallorosso negli spogliatoi tra le proteste fondate dei romanisti. Trascorrono pochi secondi e una violenta sberla di Da Silva chiama Cei all'intervento più difficile della giornata. Più tardi, velenoso tiro cross di Bartu e plastico volo di Cudicini. Dopo un errore di misura di D'Amato, splendido servizio di Bartu per Mari in area: Tamborini atterra netto il "corvo" e si attende così il solare rigore, ma Monti, forse per bilanciare l'affrettata espulsione di Ardizzon, non indica il dischetto. Negli ultimi secondi di gioco occasionissima per la squadra di Pugliese. Da Silva sulla sinistra si libera di due avversari e tocca al centro per Tamborini che viene anticipato dall'attento Mari: pallone che finisce tra i piedi di Spanio in posizione privilegiata per battere a rete. L'Olimpico trattiene il fiato, ma la mezz'ala indugia e Governato recupera in modo miracoloso. Finisce così con un nulla di fatto un derby scialbo diretto da un arbitro che ha fischiato molto e spesso a sproposito. Nella Lazio bene Governato, Cei e Zanetti, male D'Amato (cancellato dal campo da un superbo Losi) e Ciccolo, ombra di quel giocatore visto nella prima parte del Campionato.

Classifica al termine della giornata: Inter (p.34), Napoli (p.32), Milan e Bologna (p.30), Juventus (p.28), Fiorentina (p.27), Roma (p.26), Torino (p.23), Cagliari, Brescia, L.R.Vicenza e Lazio (p.22), S.P.A.L. (p.18), Atalanta (p.17), Catania (p.15), Sampdoria (p.14), Varese (p.10).