Domenica 2 febbraio 1930 - Vercelli, Foro Boario - Pro Vercelli-Lazio 3-1

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2 febbraio 1930 - Campionato di Serie A 1929/30 - XVI giornata - inizio ore 14.30.

PRO VERCELLI: Scansetti, Zanello, Dellarole I, Bajardi I, Ardissone, Ferraris I, Casalino, Gatti, Bajardi II, Seccatore, Ferraris II. All. Nagy.

LAZIO: Bonadeo, Tognotti, Bottacini, Pardini, Furlani, Foni, Ziroli, Malatesta, Pastore, Rier, Sbrana. All. Piselli.

Arbitro: sig. Lenti di Genova.

Marcatori: 1' Malatesta, 7' Gatti, 44' Gatti, 85' Ardissone.

Note: cielo da neve. Freddo e gelo. Terreno melmoso.

Spettatori: 4000.

Dalla gara di ieri che si annunciava particolarmente difficile, i bianchi sono usciti vittoriosi. Oltre a dover affrontare l'ottimo valore della squadra romana, la Pro Vercelli si è presentata con la incognita data dalla nuova inquadratura. La prova se non è completamente riuscita, ha in buona parte soddisfatto. Dei tre giovanissimi elementi chiamati per la prima volta a tenere un ruolo importante, solo Ferraris II all'estrema sinistra, ha lasciato una buona impressione. La squadra vercellese accusa ancora un punto debole sul lato sinistro della linea mediana. Più grave ancora è stato lo scarso rendimento dell'attacco. Manca agli avanti vercellesi l'uomo che sappia dare ordine al gioco, iniziandolo, distribuendolo ai compagni, cercare di trarre una conclusione utile alla squadra. Vero è che Ardizzone ha cercato di far questo per quanto gli era consentito dalla sua posizione arretrata, scambiandosi poi di posto con Seccatore così da giungere a segnare il terzo goal in modo superbo. Lo spostamento di Baiardi I a mediano destro, ha portato al centro Baiardi II, non ancora maturo per assumersi il compito di guidare i compagni. Il suo gioco è troppo farraginoso e individuale.

Alla Pro Vercelli ha molto giovato oggi l'ottimo gioco della difesa, dove Dellarole è stato migliore del compagno e quello di Ardizzone e Baiardi I, che hanno sostenuto un lavoro massacrante. Ha nuociuto ai laziali la non buona giornata della terza linea. Né è valso l'aiuto volonteroso portato dai mediani e ancora quello più di una volta dato dall'estremo difensore. Un errore commesso dalla Lazio è stato quello di aver tenuti isolati gli attaccanti. Per quanto questi riuscissero a dimostrare sotto la guida di Pastore, un gioco migliore nel confronto con gli avversari, riusciva loro particolarmente difficile poterla spuntare contro la difesa vercellese in grande giornata. Due squadre che nelle loro file contano in largo numero giovani elementi non potevano dare che un gioco fatto di velocità, ricco di improvvisazioni e di foga, ma troppo scarso di tecnica.

Iniziata a forte andatura, la gara è continuata sotto l'infuriare rabbioso di attacchi scatenatisi e portati a folate come raffiche, che venivano ad abbattersi verso l'uno o l'altra porta. Questo ha dato subito due goals nei primi due minuti di gioco. Un record ! Primi a segnare sono stati i romani: su discesa portata dalla estrema sinistra e centrata. Pastore raccoglieva col primo tiro l'unico punto. Palla al centro, breve palleggio a metà campo e fallo del mediano sinistro azzurro. Tira Zanello e la parabola va a finire davanti alla porta romana; raccoglie Gatti ed il pareggio è raggiunto. Iniziato su questo piano, le due squadre hanno subito dimostrato il loro intendimento di continuare così sino alla fine. Le discese verso l'una e l'altra porta sì sono alternate continuamente, i falli sono diventati numerosi, gli errori anche, specialmente dalla parte dei laziali, che per tre o quattro volte si sono lasciati scappare l'occasione facile di poter colpire da pochi metri il bersaglio. Con l'andatura irregolare che si era data alla gara era necessario studiare il modo di procurarsi il vantaggio o aspettare l'occasione propizia per raggiungerlo.

Ottenere la prima soluzione era troppo difficile, dato lo scarso rendimento tecnico delle squadre. Toccava alla Pro Vercelli, più combattiva e tenace, trovare la via della vittoria. Al 44.o minuto del primo tempo una bella discesa dell'estrema sinistra vercellese, portava la palla davanti alla porta romana, così che Baiardi II segnava il secondo goal. Nella ripresa la Pro Vercelli ha preferito dare un po' di sosta al suo lavoro. Ne approfitta la Lazio per impegnare seriamente Scansetti a liberarsi da momenti difficili. Erano però ancora i bianchi che riprendevano il comando, tanto da poter chiudere con un poderoso serrate finale che fruttava, per merito di Ardizzone, il terzo goal. Lo scarto dei punti non può rappresentare la differenza di valore dimostrato dalle due squadra. E' però giusto e doveroso riconoscere che la vittoria è toccata alla compagine che più ha combattuto e in modo tenace, per ottenerla.

A margine della gara c'è da annotare che la Lazio era presente sabato a Torino per assistere all'incontro delle 15:00 Juventus–Ambrosiana, incontro attesissimo della XVI giornata, ma rinviato per impraticabilità del campo causa neve.

Fonte: La Stampa