Domenica 2 febbraio 1964 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Spal 0-0

Da LazioWiki.

Stagione

Turno precedente - Turno successivo

2 febbraio 1964 - Campionato di serie A 1963/64 - XIX giornata II del girone di ritorno

LAZIO: Cei, Carosi, Garbuglia, Mazzia, Pagni, Gasperi, Maraschi, Landoni, Governato, Giacomini, Morrone. All. Lorenzo.

S.P.A.L.: Patregnani, Olivieri, Bozzao, Bulli, Cervato, Muccini, Bui, Massei, Mencacci, Micheli, Crippa. All. Blason.

Arbitro: sig. Campanati di Milano.

Note: tempo bello e terreno in buone condizioni. Calci d'angolo: 6-5 (1-3) a favore della Lazio.

Spettatori: 30.000 circa con 11.700 paganti per un incasso di £. 8.500.000.

Dopo una striscia di ben sette sconfitte consecutive, la Lazio riesce finalmente a smuovere la sua classifica che stava per divenire assai preoccupante. Opposta alla S.P.A.L., che l'appaia in classifica a 15 punti, i biancocelesti offrono una prova modesta. Il rientro di Cei, lo spostamento a terzino di Carosi e l'innesto di Governato al centro dell'attacco sono le novità tattiche che Juan Carlos Lorenzo appronta per cercare di vincere questa partita o almeno di non perderla. La S.P.A.L. si dimostra squadra umile ma solida, con una difesa arcigna ed esperta, un centrocampo robusto e pratico e un attacco pericoloso che si appoggia all'estro del geniale Massei. La partita non offre una cronaca ampia. La Lazio si spinge in avanti senza convinzione, appoggiando il pallone sempre su Morrone, in non felice giornata, e più raramente su Maraschi che appare il più incisivo. Massei è seguito come un ombra da Mazzia che si occupa solo della marcatura dell'argentino. Al 7' Giacomini arriva con un attimo di ritardo su un cross di Maraschi, al 19' è Morrone a tirare da posizione molto defilata ma Patregnani blocca, al 22' un tiro da trenta metri di Landoni impatta sullo stinco di Bozzao e per poco non beffa il portiere spallino. Al 34' l'ex Bui segna di testa su cross di Crippa ma Campanati annulla per carica al portiere. La Lazio, impaurita dall'episodio, retrocede e fino alla fine del tempo non ci saranno azioni degne di nota. All'inizio della ripresa Morrone, spinto leggermente da Bulli, non riesce a deviare un cross rasoterra di Landoni e questa costituirà l'azione più pericolosa imbastita dalla Lazio in tutta la partita. Al 63' Cei vola a deviare un tiro cross di Crippa che sta finendo sotto la traversa. Al 71' Giacomini scarica su Patregnani una respinta corta di Cervato con un tiro da fuori area. Al 75' Mencacci fa gelare il sangue ai tifosi laziali: durante una furiosa mischia in area biancoceleste la palla arriva sui piedi del centravanti ferrarese che spedisce in rete; Campanati indica il centrocampo ma il segnalinee rimane immobile con la bandierina alzata per segnalare un fuorigioco. Una rapida consultazione tra l'arbitro e il suo collaboratore convince il direttore di gara ad annullare la rete che era apparsa a tutti regolarissima. Questo episodio, che molto indispettisce i giocatori ospiti, genera l'appiattimento completo della gara e più niente vi è da segnalare fino al triplice fischio finale. Si tratta ora di capire se il "brodino" preso dalla malata Lazio darà inizio ad una lenta convalescenza o se saranno necessarie cure più radicali come da molte parti si vocifera. Lorenzo, che invoca l'acquisto di una punta, fa i dovuti scongiuri ma domenica la sua squadra è attesa a Milano dai Campioni d'Europa rossoneri e non sarà certo facile riportare a Roma il punticino necessario.





Torna ad inizio pagina