Domenica 31 ottobre 2010 - Palermo, stadio Renzo Barbera - Palermo-Lazio 0-1

Da LazioWiki.

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31 ottobre 2010 - 3.392 - Campionato di Serie A 2010/11 - IX giornata - inizio ore 12.30

PALERMO: Sirigu, Cassani, Munoz, Bovo, Balzaretti, Migliaccio, Bacinovic, Nocerino, Ilicic (46' Hernandez, 57' Maccarone), Pastore, Pinilla. A disposizione: Benussi, Darmian, Goian, Garcia, Kasami. Allenatore: D.Rossi.

LAZIO: Muslera, Lichtsteiner, Biava, Dias, Radu, Brocchi, Ledesma, Zarate (83' Gonzalez), Hernanes (78' Stendardo), Mauri (92' Scaloni), Floccari. A disposizione: Berni, Garrido, Rocchi, Kozak. Allenatore: Reja.

Arbitro: Sig. Damato (Barletta) - Assistenti Sigg. Viazzi e Manganelli - Quarto uomo Sig. Mazzoleni.

Marcatori: 27' Dias.

Note: espulso Biava per doppia ammonizione. Ammoniti: al 36' Munoz, al 73' Dias per gioco scorretto, all'80' Lichtsteiner e Balzaretti per comportamento non regolamentare. Angoli: 6-5. Recuperi: 0' p.t, 4' s.t.

Spettatori: spettatori 29.539 con 12.699 paganti con un incasso di euro 138.314 e 16.840 abbonati (quota euro 249.903,00).

Il pallone calciato al volo da André Dias si infila all'incrocio dei pali
Il tiro al volo del brasiliano
Un altro fotogramma della prodezza di André Dias
Il portiere rosanero guarda immobile la palla in rete
L'esultanza del difensore brasiliano
L'abbraccio dei compagni ad André Dias
Mauro Zarate in azione
Hernanes in azione
Sergio Floccari in un momento dell'incontro, sullo sfondo Stefan Radu
Stephan Lichtsteiner
Stefano Mauri
Cristian Ledesma e l'arbitro Damato
Una splendida parata di Fernando Muslera a pochi minuti dalla fine

La Gazzetta dello Sport titola: "Questa Lazio non si ferma più. Gran gol di Dias a Palermo. La capolista lascia sfogare inizialmente i siciliani, poi li colpisce con un bellissimo tiro al volo del difensore. Quindi gara equilibrata fino al rosso a Biava (salterà il derby) alla mezz'ora della ripresa. Da lì in poi è assalto rosanero, fermato da un Muslera in giornata di grazia".

Continua la "rosea": Ha vinto Reja, ma ha vinto un po' anche Delio Rossi, visto che mezza Lazio è di "suoi ragazzi". I quali, se ora giocano con mentalità da giocatori di una grande, in grado di vincere e soffrire lo devono anche a lui. Che ora deve fare lo stesso lavoro con un Palermo talentuoso ma forse da perfezionare sul piano tattico, mentre la Lazio procede nella sua marcia da capolista vera. I rosanero sembrano aver recepito la carica da ex del tecnico Rossi e iniziano subito a martellare l'area avversaria. Pastore ha la palla buona già dopo meno di un minuto grazie a un errore difensivo, ma il suo rasoterra dal limite è poco più di un retropassaggio per Muslera. Ma il Palermo insiste, attacca, pressa e non dà tregua: le ripartenze della Lazio appaiono sporadiche e velleitarie. Vivacissimo in particolare sulla sinistra Balzaretti, sul quale Zarate può poco. Solo dopo il 20' si inizia a vedere un gioco più efficace da parte della capolista, complici le strigliate del tecnico Reja ma anche un precoce allungamento di entrambe le squadre: i capovolgimenti di fronte sono rapidi e continui, la partita diventa divertente. Ed è in una delle ripartenze biancocelesti che matura al 27' la punizione dalla trequarti destra dalla quale scaturirà il vantaggio laziale: batte Ledesma, Dias sul lato opposto dell'area devia al volo infilando l'angolo alla sinistra di Sirigu. Il Palermo non si perde, ma il dispendio fisico della prima parte del tempo inizia a pesare: l'asse Balzaretti-Pastore-Pinilla continua, ma adesso c'è Mauri a destra a presidiare. Ci sono occasioni da ambo le parti, ma quella che farà più discutere è un rigore che i rosanero si sentono negato per mani di Lichtsteiner su cross di Balzaretti.

Delio Rossi gioca subito la carta Hernandez al posto di un Ilicic in difficoltà, e la mossa azzeccata si vede subito: il Palermo guadagna velocità e imprevedibilità. La Lazio, tuttavia, appare compatta e quadrata. In più, Hernandez si ferma per un guaio muscolare dopo 12 minuti e deve lasciare spazio a Maccarone. La partita mantiene il nuovo copione: Palermo che attacca senza più la brillantezza iniziale, Lazio che si difende con ordine senza disdegnare qualche ripartenza pericolosa. Non che i rosanero non vadano vicino al pari: succede per esempio al 20' con una mezza rovesciata di Pinilla, che però finisce per esaltare il talento di Muslera. Un neo però c'è sempre, e in questo caso, per la Lazio, è il comportamento di Biava, che già ammonito commette un fallo inutile e lascia la Lazio in dieci: salterà il derby di domenica prossima con la Roma. Reja toglie Hernanes e si copre con Stendardo, il Palermo prova ad approfittare della superiorità numerica e la gara si fa tesa. E' qui però che i rosanero collezionano le occasioni migliori soprattutto con Pinilla, che però continua a cozzare contro Muslera, che è uno dei maggiori protagonisti della vittoria. A dimostrazione che a una vera capolista servono anche la capacità di soffrire e un portiere all'altezza.


Il Messaggero titola: "Super Lazio anche a Palermo e in dieci. Decide Dias, l'Inter resta a 4 punti. Gol spettacolare di Dias al 27'. I biancocelesti difendono il vantaggio anche in dieci: espulso Biava. Grande Muslera".

L'articolo così prosegue: La Lazio vola in classifica. La squadra di Reja vince anche a Palermo e sale a 22 punti, +4 sull'Inter seconda. Il Palermo non è riuscito a fermare al Barbera la capolista, come aveva previsto Zamparini, anche se ha giocato una gara gagliarda, con assedio finale quando i biancocelesti sono rimasti in dieci per l'espulsione di Biava. Decisivo un gol spettacolare al volo di Dias nel primo tempo. Delio Rossi voleva fermare la sua ex squadra e per farlo si era affidato al suo 11 tipo. Sirigu tra i pali, linea difensiva a 4 con Cassani e Balzaretti sulle corsie e il duo Munoz-Bovo in mezzo. Centrocampo a 3: Bacinovic perno centrale, Migliaccio e Nocerino intermedi. Pinilla il riferimento offensivo, alle sue spalle Pastore e Ilicic, ma proprio gli ultimi due non hanno brillato. Reja da parte sua non si distacca dalla sua formazione vincente: Floccari centravanti, assistito dal trio Zarate-Hernanes-Mauri. Brocchi e Ledesma in mediana, Lichtsteiner-Biava-Dias-Radu a proteggere Muslera. Il Palermo parte bene e già al 2' Pastore si divora la rete del vantaggio: pressione aggressiva sui primi portatori di palla biancocelesti, Biava perde palla e Pastore si trova solo davanti a Muslera, ma il destro è debole con l'estremo uruguayano che blocca senza problemi. I rosanero sembrano più ispirati, manovrano molto e si avvicinano sempre con pericolosità all'area biancoceleste, ma Pastore e Pinilla non impegnano seriamente Muslera.

A metà del primo tempo la Lazio mette fuori la testa e si rende pericolosa con Floccari e al 27' va in vantaggio: punizione dalla destra di Ledesma che mette in mezzo un cross teso sul quale Dias calcia al volo con l'interno destro e infila il pallone sotto l'incrocio dei pali, con Sirigu immobile. La squadra di Rossi accusa il colpo e la Lazio prende in mano il gioco. Nel finale di primo tempo al 36' Muslera rischia il patatrac: il portiere si addormenta in fase di disimpegno, rinvia addosso a Pastore e il rimpallo per poco non costa l'1-1. Al 44' protesta il Palermo per un fallo di mano in area: Balzaretti mette in mezzo dal fondo con Lichtsteiner che respinge con la mano, ma per l'arbitro Damato è involontario. Ad inizio ripresa Rossi inserisce Hernandez per Ilicic ma l'attaccante, dopo qualche buono spunto poco dopo più di dieci minuti, si infortuna e al suo posto entra Maccarone. All'11' Mauri spreca il raddoppio. Zarate geniale nel dribbling su Migliaccio, l'argentino dà il via alla ripartenza, tocco per Hernanes che prolunga per Mauri, destro contrato in angolo da Bovo. Al 19' è invece Muslera a salvare la squadra di Reja. Su punizione Pinilla in mezza girata costringe al miracolo il portiere che devia a mano aperta, sulla ribattuta arriva Pastore che batte di destro ma Radu si immola e manda in angolo. Al 32' del secondo tempo la Lazio resta in dieci uomini per l'espulsione di Biava, già ammonito, per un fallo su Pinilla. I rosanero si riversano nell'area avversaria per un vero e proprio assedio. Il Palermo ci prova, prima con Maccarone di testa e poi con Cassani di sinistro spaventano Muslera. Al 40' però è ancora il portiere della Lazio protagonista prima su colpo di testa potente di Pinilla e poi sul destro di Cassani. Finisce 1-0 e la Lazio continua a sognare.


Sempre dal quotidiano romano, alcune dichiarazioni post-gara:

Reja: arriviamo a 40 punti e si vedrà. "Abbiamo 22 punti, stiamo ottenendo ottimi risultati e la squadra ha carattere e combattività e sa soffrire come oggi. Continuiamo e diciamo che mancano ancora 18 punti ai famosi 40". Così il tecnico della Lazio Edy Reja, andata in fuga al comando della classifica ad una settimana dal derby con la Roma. "A quel punto (una volta raggiunta quota 40 n.d.r.) vedremo. Certo la mia squadra dimostra convinzione e determinazione. Oggi mi dispiace solo per il terreno di gioco che non era molto bello, anzi era bruttissimo. Ma per me va bene, abbiamo vinto, facendo un gran lavoro per limitare Pastore, che quando parte fra le linee è imprendibile".

Questa della Lazio a Palermo è una vittoria dedicata agli invidiosi? "Il nostro primato non dipende dalla fortuna. Questa squadra ha valori importanti e ci sono ragazzi che si sacrificano. I salvataggi di Dias e Radu dimostrano con quanta attenzione e voglia si sono buttati sulla palla". Qual è l'anti-Lazio? "La Juve sicuramente sul piano della forza e della continuità di gara è stata superiore al Milan. Certo però che quando hai molti infortunati non puoi essere brillante, e infatti il Milan attualmente è poco brillante".


Il Corriere dello Sport titola: "La Lazio non si ferma più. Dias affossa il Palermo. Biancocelesti inarrestabili, tre punti anche in Sicilia. La splendida girata di destro del difensore dopo 27' regala alla capolista la quinta vittoria consecutiva, la quarta in trasferta, la settima su nove giornate. Restano quattro le lunghezze di vantaggio sull'Inter e cinque quelle sul Milan".

Continua il quotidiano sportivo: Quarta vittoria esterna consecutiva, quinta di seguito, settima in totale su nove partite di campionato. Sono i numeri della Lazio, numeri da dominatrice della Serie A. La squadra di Reja, che vince per la prima volta in carriera a Palermo, non si ferma più e continua a correre in testa al campionato, ricacciando a quattro punti l'Inter campione in carica e allungando sul Milan fermato dalla Juve. Al Barbera decide un capolavoro al volo di André Dias, uno dei pilastri della capolista, che al 27' si libera di Bovo e in area colpisce perfettamente di destro gelando Sirigu. Tre punti che portano anche la firma di Muslera, strepitoso nella ripresa su una mezza rovesciata e un colpo di testa di Pinilla e su una bomba di Cassani sottomisura. Proteste dei rosanero per un mani di Lichtsteiner in area allo scadere del primo tempo. Rossi perde contro la sua ex squadra e perde anche Hernandez per un probabile stiramento: il Palermo resta a quota 11 punti in classifica. Comunque vada il derby, la Lazio resterà prima da sola in vetta. Unico neo l'espulsione di Biava per doppia ammonizione, il difensore non sarà in campo contro la Roma. Tatticamente impeccabile, la Lazio di Reja sembra davvero imperforabile. Difesa d'acciaio, opportunismo da big quando c'è da buttarla dentro. Stavolta è stato Dias, al suo terzo gol con la maglia biancoceleste dopo i due centri dello scorso campionato, a regalare i tre punti alla capolista. Che ha imbrigliato Pastore, silenziato Ilicic e controllato Pinilla, affidandosi al grande istinto di Muslera per salvare il risultato negli ultimi minuti quando la Lazio era sotto di un uomo per il doppio giallo a Biava. Ed è fuga vera, aspettando "la partita più importante dell'anno", come l'ha definita l'allenatore capoclassifica. Che non ha mai battuto la Roma nella sua storia professionale. Ma anche col Palermo non aveva mai preso i tre punti...


Nota[modifica | modifica sorgente]

Da Il Messaggero:

Lazio a passo di record: mai nei campionati post-Calciopoli (estate 2006) la formazione capolista aveva, dopo 9 giornate, così tanti punti ed un vantaggio così ampio. I 22 punti della Lazio, per altro collezionati nelle ultime 8 giornate, dopo il ko per 0-2 a Marassi dalla Sampdoria nella giornata di apertura del campionato 2010/11, fanno il paio con quelli dell'Inter di un anno fa. Ma sorprendente è il margine di vantaggio: +4 sulla seconda, +5 sulla terza: era dal 2005/06 che non si avevano simili distacchi in vetta al campionato dopo 810' di gioco: quell'anno la Juventus guidava a punteggio pieno (27 punti) con +5 sul Milan (secondo a quota 22) e +8 sulla Fiorentina (terza a 19). Negli anni dei due precedenti scudetti vinti, la Lazio dopo 9 giornate era anche all'epoca in testa, sia nel 1973/74 (alla pari di Napoli e Juventus) che nel 1999/00 (in solitario, con +3 sulla Juventus seconda). Edy Reja da quando ha assunto la guida tecnica della Lazio in 25 partite ufficiali ha un bilancio di 15 vittorie, 4 pareggi e 6 sconfitte, con una media punti di 1,96 e ben 9 successi esterni in 13 trasferte disputate.