Domenica 3 marzo 1957 - Roma, stadio Olimpico - Roma-Lazio 2-2

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3 marzo 1957 - Campionato di Serie A 1956/57 - XXII giornata

ROMA: Tessari, Cardoni, Losi, Giuliano, Stucchi, Venturi, Ghiggia, Pestrin, Nordahl, Da Costa, Lojodice. All. Sárosi.

LAZIO: Lovati, Molino, Eufemi, Burini, Pinardi, Moltrasio, Muccinelli, Tozzi, Vivolo, Sentimenti (V), Selmosson. All. Carver.

Arbitro: sig. Kainer della Federazione austriaca.

Marcatori: 21' Vivolo (rig), 35' Da Costa, 49' Da Costa, 81' Selmosson.

Note: giornata di sole con leggero vento di tramontana; terreno in ottimo stato. Al 23' Pestrin e Pinardi si sono fortuitamente scontrati ed ambedue si sono schierati sulle ali, praticamente inutilizzabili. Calci d'angolo 7 per parte.

Spettatori: 80.000 per un incasso di oltre £. 51.000.000.

Più Roma che Lazio in un derby apparso ai più deludente, se si considerano le grandi aspettative che scaturivano dall'ottima classifica delle due squadre. Alla fine i giallorossi rimpiangono una migliore predisposizione in campo e i biancocelesti la mezza battuta d'arresto (e comunque sono arrivati all'undicesima di fila senza sconfitte). La giovane Roma, tolti ovviamente i veterani Tessari, Ghiggia e Nordahl, ha fatto per intero il proprio dovere, con un Dino Da Costa scatenato, poderoso nelle due fiondate in porta imparabili per Lovati: due gol, al 35' del primo tempo e al 4' della ripresa che sembravano poter bastare alla squadra ospitante per far propria l'intera posta. Troppo confusa la prestazione dei laziali, ammassati a centrocampo, circostanza che ha reso l'attacco asfittico per lunghi periodi, decisamente lontani parenti dei giocatori che avevano annichilito qualche tempo fa la Fiorentina (nel frattempo risalita al secondo posto dietro al Milan capolista). E dire che i biancocelesti erano passati in vantaggio per uno sgambetto nettissimo di Stucchi ai danni di Tozzi, con il conseguente rigore trasformato da Vivolo con un tiro angolatissimo. Su quel vantaggio, la Lazio avrebbe potuto costruire molto di più, invece si è lasciata innervosire dall'intensità dei ragazzotti giallorossi, trascinati dallo sfondareti Da Costa. Sarebbe potuta finire in gloria per i padroni di casa, con le squadre decimate dagli infortuni alla caviglia di Pestrin e Pinardi, se Losi, dopo aver salvato sulla linea ed esultato appendendosi alla trasversale per lo scampato pericolo, non avesse calciato maldestramente il successivo rinvio proprio sui piedi di Tozzi, abilissimo a innescare immediatamente Selmosson perfetto nel trafiggere Tessari con un diagonale che ha baciato il palo. Il match di fatto, nonostante qualche altro tentativo, si è esaurito qui. Poco spettacolo in campo, eccezionale sugli spalti: merito di un pubblico stupendo e dei soliti simpatici sfottò del prima e del dopo. Nessuno può festeggiare fino in fondo ma forse il punto non dispiace a nessuno.





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