Domenica 8 marzo 1953 - Palermo, stadio La Favorita - Palermo-Lazio 3-1

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8 marzo 1953 - Campionato di Serie A 1952/53 - XXIV giornata

PALERMO: Bertocchi, Giaroli, Boldi, De Grandi, Marchetti, Todeschini, Di Maso, Gimona, Bettini, Martini, Sukru. All. Bigogno.

LAZIO: De Fazio, Antonazzi, Furiassi, Montanari, Malacarne, Bergamo, Puccinelli, Sentimenti (V), Bredesen, Larsen, Migliorini. All. Varglien II.

Arbitro: sig. Carpani di Milano.

Marcatori: 30' Di Maso, 44' Sukru, 73' Bredesen, 87' Sukru (rig).

Note: Antonazzi, colpito al volto da Bettini, è uscito dal campo a inizio ripresa per poi rientrare all'ala. Calci d'angolo 6-1 (p.t. 5-1) per il Palermo.

Spettatori: 20.000 circa.

Un'altra sconfitta per la Lazio che vede complicarsi il proprio campionato perdendo partite come non meriterebbe. Almeno non del tutto, come a Palermo. Dove, col titolare Sentimenti IV tra i pali, almeno un pari si sarebbe potuto strappare. Intendiamoci: De Fazio ha fatto anche delle belle parate, perché il Palermo ha spinto, ha colto anche un palo pieno con lo scatenato Bettini, è stato sempre pericoloso con Gimona e Sukru, ma i due gol del primo tempo che hanno spianato la vittoria ai siciliani li ha entrambi sulla coscienza. Prima ha smanacciato male un pallone da corner (che forse non c'era) di Sukru, consentendo a Di Maso di segnare a porta vuota, e un quarto d'ora dopo, poco prima del riposo, è rimasto a guardare sorpreso il colpo di testa del raddoppio dello stesso Sukru che non sembrava proprio irresistibile. Su questi due episodi si è deciso il match. La Lazio ha cercato la rimonta e nessuno ha giocato male in modo evidente, anche se si avverte l'assenza di Alzani. Bravino il giovane Migliorini, che ha sfiorato la rete a più riprese alzando sempre la mira di un nonnulla, molto efficace Bredesen nel ruolo di centravanti (suo il gol della speranza, su punizione-bomba di Sentimenti (V) respinta corta da Bertocchi), in ripresa anche Larsen. Ma la forza per pareggiare è mancata, anche per via di un nervosismo montante: da inizio ripresa Bigogno aveva dovuto risistemare l'assetto tattico a seguito di una manata di Bettini ad Antonazzi, che aveva relegato il malconcio terzino all'ala destra col relativo arretramento di Puccinelli. La Lazio stava producendo il massimo sforzo quando un contropiede palermitano veniva fermato con un braccio in area da Malacarne: rigore realizzato dal solito Sukru e fischio finale senza ulteriori repliche.