Domenica 8 novembre 1981 – Pistoia, stadio Comunale – Pistoiese-Lazio 0-1

Da LazioWiki.

Stagione

Turno precedente - Turno successivo

8 novembre 1981 - 2098 - Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie B 1981/82 - IX giornata

PISTOIESE: Mascella, Zagano, Ghedin (84' Lucarelli), Borgo, Berni (84' Fagni), Masi, Torresani, Rognoni, Capone, Piraccini, Desolati. A disp. Carraro, Davin, Re. All. Toneatto

LAZIO: Pulici, Chiarenza, Badiani, Mastropasqua, Pighin, De Nadai, Viola, Sanguin, Vagheggi, Ferretti (85' Benini), Speggiorin. A disp. Marigo, Mirra, D'Amico, Garlaschelli. All. Castagner.

Arbitro: Sig. Lanese (Messina).

Marcatori: 80' Viola.

Note: pomeriggio sereno ma freddo, con un robusto vento di tramontana. Terreno in buone condizioni. Ammoniti Ghedin, Zagano, Pighin. Esordio in serie B per Giorgio Benini classe 1962.

Spettatori: paganti 8.196, abbonati 1.485.

La formazione della Lazio: Chiarenza, Speggiorin, Pighin, De Nadai, Pulici, Mastropasqua; Sanguin, Vagheggi, Badiani, Ferretti, Viola
Pulici e D'Amico a fine gara
Dal Corriere dello Sport

Con Pulici in porta e l'elmetto in testa. Così un quotidiano romano intitolava ieri mattina il servizio sulla trasferta disperata della Lazio a Pistoia. Era una dichiarazione di paura per il momento difficile della squadra di Castagner che, reduce da due sconfitte, con un terzo stop sarebbe scivolata definitivamente sul fondo della classifica. Ma nessuno pensava che la paura fosse così contagiosa e che la Pistoiese (in condizione certo meno drammatica anche se arrivava da una pesantissima sconfitta per 0-4 a Reggio Emilia) si sarebbe fatta condizionare dalla psicosi dello 0-0 al punto da rinunciare a battersi per vincere e accettare il gioco rallentato della squadra di Castagner.

Era fatale che a un certo punto di una partita così frenata dalle tattiche succedesse l'episodio illogico contrastante con l'andamento del gioco che ha mandato il risultato là dove secondo logica non avrebbe dovuto arrivare. E' successo all'80' per una delle tante punizioni sulla fascia della tre quarti di campo concessa per un fallo su Speggiorin. Ha battuto De Nadai; lo stopper pistoiese Berni si è alzato in area in duello con Speggiorin rubando letteralmente la palla al proprio portiere che era stato prontissimo all'uscita. Il pallone è schizzato fuori area dove era appostato Viola. Il torinese ha controllato il pallone, e entrato in area scartando un uomo e in scivolata di sinistro ha indovinato il corridoio in una selva di gambe forse con la complicità incolpevole di una caviglia del libero pistoiese Masi, battendo imparabilmente Mascella.

Un gesto bello ma senz'altro casuale, che a tolto la Lazio dai pasticci consentendole di attendere con una certa tranquillità. La trasferta di domenica sul campo della Sampdoria dove, comunque vada, il risultato non sarà più irreparabile. Prima di questo episodio la Lazio si era adeguata umilmente alla sua precaria situazione. Il vecchio Felice Pulici rientrato in ottobre fra i romani dopo una lunga parentesi all'Ascoli, aveva fatto da baluardo alle offensive della Pistoiese nella prima mezz'ora quando la squadra di Castagner priva del cervello Bigon a centrocampo stentava a coordinare il suo gioco di interdizione. Poi, piano piano, i difensori biancocelesti, Mastropasqua soprattutto, hanno preso quota. Il discusso Speggiorin. teoricamente una punta, si e sacrificato in un oscuro lavoro di tamponamento.

I pericoli per la Lazio si sono fatti col passar dei minuti sempre meno assillanti. Così, il 35enne Pulici. che al 9' aveva detto di no con una grande parata a un tiro di Rognoni e al 33' su calcio d'angolo era stato perdonato da un palo su colpo di testa di Capone, ha potuto man mano rientrare in un meno pressante. E la Lazio ha potuto, sia pur timidamente. affacciarsi nell'area avversaria sfiorando addirittura il gran colpo al 42' quando l'arbitro Lanese non si è avveduto — chissà come — di un vistoso spostamento a braccia di Vagheggi da parte di Zagano a pochi metri dalla porta di Mascella.

Al 52' ancora una prodezza di Pulici su colpo di testa di Ghedin e poi passata la paura della Lazio e incominciata quella della Pistoiese. Gli arancioni, man mano che passavano 1 minuti, hanno incominciato a pensare che in fondo lo 0-0 non sarebbe stato disonorevole, e la loro pressione da sempre caotica si è fatta progressivamente più molle, meno convinta, con frequenti alleggerimenti indietro per il portiere. In questa atmosfera di non gioco e di ansiosa attesa della linee è capitato l'episodio descritto che ha sbloccato il risultato a favore della Lazio. Mancavano 10 minuti alla fine e la Pistoiese ha giocalo il tutto per tutto togliendo i difensori Ghedin e Berni a vantaggio di Lucarelli e Bagni. Ma i biancocelesti di Castagner si sono stretti attorno alla vecchia bandiera Pulici, hanno mandato senza vergognarsi il pallone in tribuna, hanno lottato insomma come sempre — e non soltanto ora — avrebbero dovuto fare.

Ilario Castagner per quanto ancora alterato dalla tensione era visibilmente soddisfatto per lo scampato pericolo per la classifica della squadra ed anche per se stesso: Abbiamo sofferto parecchio — ha detto l'allenatore della Lazio — soprattutto nei primi 20 minuti, ma le parate di Pulici ci hanno dato la forza di resistere. Poi la squadra i cresciuta di tono e anche se l'assenza di un ragionatore come Bigon a centrocampo si è fatta sentire in modo determinante, abbiamo potuto impostare un contropiede valido. Il gol è stato forse casuale ma a mio giudizio meritato. Ora possiamo affrontare la trasferta di Genova con altro spirito. Il campionato della Lazio incomincia adesso.

Fonte: La Stampa