Giochi della XVII^ Olimpiade Roma 1960

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Il logo di Roma 1960
La copertina della Domenica del Corriere
Una fase della cerimonia di inaugurazione
La nazionale olimpica
La sala stampa durante i giochi
Tecnici Rai all'opera

I giochi della XVII^ Olimpiade furono assegnati nel 1955 alla città di Roma ove si svolsero dal 25 agosto all' 11 settembre 1960. Presenti ai giochi nelle varie disciplice 11 atleti provenienti dalla Polisportiva Lazio: Salvatore Gionta e Giancarlo Guerri­ni, tra gli artefici del Sette­bello che conquistò l’oro olimpico col Settebello, ed ancora Giuseppe Avellone, Anna e Daniela Beneck, Paola Saini, Maria Cristina Pacifici, Daniela Serpilli e Welleda Veschi del nuoto. Lo schermidore Roberto Ferrari e il tuffatore Fabio Paiella.

Per quanto riguarda il calcio la direzione tecnica della nazionale impegnata ai giochi viene affidata Gipo Viani, affiancato da Nereo Rocco e Mimmo Biti. La squadra era la nostra nazionale giovanile, per evitare problemi con il CIO che non ammetteva professionismo di nessun genere. La nostra rosa presenta nomi che sono più di una realtà del nostro calcio anche a livello internazionale: Gianni Rivera e Giovanni Trapattoni ,, Giacomo Bulgarelli e Paride Tamburus, Ugo Tomeazzi, .E poi non dimenticare campioni come Ferrini, Salvadore e Burgnich. Nessun giocatore Laziale era presente alla competizione nella squadra calcistica.

Le squadre che partecipano al torneo sono sedici divisi in quattro e solo la vinitrice di ogni gruppo passa alle semifinali. Il gruppo dell’Italia non appare dei più facili; con le blasonate Brasile ed Gran Bretagna e Taipei a fare da spettatrice. La prima gara si gioca il 26 agosto a Napoli, proprio contro i cinesi; vincendo 4 a 1. in vantaggio con Rivera al 10’, pareggio degli asiatici al 29’ cinque minuti più tardi ancora Rivera ci riporta in vantaggio. Nel secondo tempo Fanello e Tomeazzi fissano la vittoria. Tre giorni dopo al Flaminio di Roma incontriamo gli inglesi che si giocano le loro ultime carte considerano la sconfitta nella gara d’esordio contro il Brasile. La partita è dura; i vantaggio con Rossano, i britannici pareggiano con Brown. Nella ripresa ancora Rossano porta gli azzurri in vantaggio ,ma al 75’ Hasty pareggia e fissa il risultato sul 2-2.

Il Brasile piega Tapei per 5 a 0 e si candida alla vittoria del girone; l’ultima partita sarà decisiva. I Il 1° settembre al Comunale di Firenze la partita comincia i salita; al 4’ Waldir porta in vantaggio il Brasile, al 69’ Rivera pareggia e subito rete del vantaggio firmato ancora da Rossano che a quattro minuti dalla fine fissa il risultato sul 3 a 1. Si ritorna a Napoli quattro giorni più tardi per incontrare la Jugoslavia. si arriva ai supplementari; sullo 0-0 Galìc porta in vantaggio i nostri avversari al 107’ ma subito pareggio azzurro con Tamburus. Anche i supplementari terminano in parità e si procede all’estrazione a sorte con il lancio della moneta. La fortuna non è dalla nostra parte e per noi la finale per il bronzo contro l’Ungheria. A Roma il 9 settembre veniamo piegato dai fortissimi ungheresi che si portano sul due a zero.La rete della bandiera è di Tomeazzi. Ungheria batte Italia 2 a 1. Il giorno dopo nella finale il calcio dell’est dimostrerà ancora la sua superiorità; la Jugoslavia vincerà la medaglia d’oro superando la Danimarca di Nielsen; Il nostro torneo si chiude con una grande amarezza per una medaglia mancata.