Giovedì 20 agosto 2009 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Elfsborg 3-0

Da LazioWiki.

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20 agosto 2009 - 3335 - Europa League 2009/10 - Play-off gara d'andata - Inizio ore 20.45.

LAZIO: Muslera, Lichtsteiner, Siviglia, Cribari, Kolarov, Brocchi, Baronio, Matuzalem (58' Dabo), Mauri (85' Diakite), Cruz, Zarate (75' Eliseu). A disposizione: Bizzarri, Radu, Foggia, Rocchi. Allenatore: Ballardini.

ELFSBORG: Covic, Karlsson, Lucic, M.Andersson, M.Florèn, Danielsson, Svensson (74' J.Floren), Ishizaki, Moback, Jawo (74' Johansson), Avdic. A disposizione: Wulff, Likstrom, Bajrami, Hult, Mohammed Briar. Allenatore: Haglund.

Arbitro: Sig. Mc Donald (Scozia) - Guardalinee Sigg. Coambers e Conquer (Scozia) - Quarto uomo Sig. Mc Lean (Scozia).

Marcatori: 23' Kolarov, 35' Zarate, 68' Mauri.

Note: ammonito Siviglia. Angoli 8 a 7 per la Lazio. Recuperi: 0'p.t., 3' s.t. .

Spettatori: 18.000 circa.

La formazione biancoceleste: Muslera, Kolarov, Siviglia, Cribari, Cruz, Mauri; Lichtsteiner, Brocchi, Matuzalem, Baronio, Zarate
Julio Cruz in azione
L'esultanza di Aleksandar Kolarov
Il goal di Zarate
Abbracci a Mauro Zarate dopo la rete
Mauro Zarate e Aleksandar Kolarov
Un'azione della gara
Il biglietto della partita

La Gazzetta dello Sport titola: "Lazio bella pure in Coppa. Tre sberle all'Elfsborg. Tutto facile per i capitolini nella sfida di Europa League con gli svedesi: a segno Kolarov e Zarate nel primo tempo, Mauri nella ripresa. Giovedì il ritorno".

Continua la "rosea": Tris con vista sulla fase a gironi dell'Europa League. La Lazio spazza via 3-0 l'Elfsborg nell'andata del quarto turno preliminare e può dormire sonni tranquilli in vista del ritorno, in programma tra sette giorni in Svezia. La squadra di Ballardini domina la gara, ispirata dall'estro di Mauro Zarate, autore di un gol e di un assist che fanno già sognare i tifosi. Ma è tutta la Lazio a meritarsi la promozione piena: il 4-3-1-2 funziona alla perfezione anche senza i dissidenti, con Matuzalem a suo agio nel ruolo di trequartista e Baronio, schierato davanti alla difesa, che ha già in mano le chiavi del gioco. Ballardini affianca Cruz a Zarate per una coppia d'attacco tutta argentina. Al centro della difesa con Siviglia c'è Cribari, nel rombo di centrocampo Matuzalem è il vertice alto e Baronio quello basso. L'Elfsborg si presenta con un 4-2-3-1 in cui Avdic è l'unica punta: il chiaro intento è allargare il più possibile il terzetto di interditori laziali.

Il giochino non riesce perché la Lazio controlla da subito la partita. Baronio davanti alla difesa fa filtro e dà il via a tutte le azioni, Matuzalem trequartista ha libertà di inserirsi grazie ai frequenti spostamenti sulla sinistra di Zarate. Cruz gravita al centro, ma l'ex Inter è in netto ritardo di condizione e impreciso in fase d'appoggio. La squadra di Ballardini corre un solo rischio in tutto il primo tempo, quando al 13' Avdic manda un sinistro a stamparsi sul palo con Muslera battuto. Sembra un campanello d'allarme, ma è un fuoco di paglia. Scampato il pericolo la Lazio riprende a fare il suo gioco. Zarate cerca di aggiustare la mira con un paio di destri a girare dal limite, ma è Kolarov al 24' a portare avanti i padroni di casa con una bordata di sinistro dal lato corto dell'area che beffa Covic sul primo palo. Due minuti dopo Cruz raddoppia, ribadendo in rete una corta respinta del portiere ospite su tiro di Lichtsteiner: l'arbitro però annulla perché l'argentino era in fuorigioco. Il 2-0 è solo questione di minuti: al 36' Zarate aggiusta finalmente la mira e chiude una bella azione infilando Covic. Un minuto dopo Cruz, imbeccato splendidamente da Brocchi, potrebbe fare tris, ma il suo diagonale si perde sul fondo.

Ritmi più lenti in avvio di ripresa, con l'Elfsborg che prova una reazione poco organizzata dalle parti di Muslera, costretto a superarsi un paio di volte su altrettante conclusioni di Danielsson, il più attivo dei suoi. La Lazio si accontenta di far male in contropiede e trova il tris al 24', quando Zarate smarca Mauri solo davanti a Covic e il centrocampista segna controllando di petto e battendo al volo di sinistro. Ballardini nel frattempo aveva già tolto l'acciaccato Matuzalem e alla mezz'ora concede la standing ovation a Zarate, rimpiazzato dal portoghese Eliseu. I padroni di casa mostrano qualche sbavatura in difesa, ma agli svedesi non basta per trovare il gol della bandiera che renderebbe più aperta la sfida di ritorno. Ballardini chiude con la difesa a 5 (Diakite entra a tre minuti dalla fine per far rifiatare Mauri) e tante buone indicazioni da questa prima sfida europea. Giovedì prossimo il ritorno, ma prima c'è da pensare all'Atalanta, di scena domenica all'Olimpico nella prima giornata di campionato.

Stefano Mauri ai microfoni della Rai: "Ho ringraziato Zarate perché mi ha dato una gran palla. Siamo contenti perché abbiamo iniziato bene la stagione, però non dobbiamo sottovalutare la gara di ritorno in Svezia. Ora pensiamo all'inizio del campionato. Stiamo giocando bene anche perché in allenamento tutti sono concentrati anche i meno impiegati. Gli obiettivi di quest'anno? In questo momento non si può parlare di obiettivi, siamo un buona squadra dobbiamo cercare di giocare ogni gare come se fosse una finale".

Roberto Baronio ai microfoni Rai: "Sono contento per questo momento che sto vivendo, lo scorso anno ho giocato a Brescia dopo tre anni veramente bui della mia carriera. Adesso ho iniziato nuovamente con la Lazio, dove mi hanno dato un'opportunità che sinceramente non mi aspettavo e spero di ricambiare tutti con grandi prestazioni. I nostri obiettivi? Cercheremo di andare avanti il più possibile in ogni competizione che saremo impegnati".

Francelino Matuzalem: "Ho giocato bene per sessanta minuti, ora devo solo cercare di migliorare sul piano fisico. Adesso sto giocando in un ruolo che mi piace, anche se devo abituarmi ancora un po'. La vittoria di stasera? Veramente bellissima, siamo stati concentrati fin dal primo minuto e poi non volevamo steccare la prima partita davanti al nostro pubblico. Penso che questo sia veramente un grande gruppo".

Il Presidente Claudio Lotito: "E' stata una grande Lazio. Abbiamo affrontato una squadra importante, che è molto più avanti di noi e che sta facendo un grande campionato. Siamo scesi in campo sapendo di avere un buon potenziale. All'inizio abbiamo faticato a trovare spazi, poi c'è stato quel missile terra aria di Kolarov, il goiello di Zarate e il gol di Mauri. Tre gol di ottima fattura. Paradossalmente a fine partita c'è stata anche un po' di sufficienza perché abbiamo pensato di aver già chiuso la partita. Non voglio poi parlare dei singoli, ma della squadra. Ho visto tanti giocatori giocare alla grande. E' una squadra affidabile, tranquilla e che deve continuare così. La cosa più bella è lo spirito di gruppo, lo spirito di corpo che si sta creando. Il futuro? La società sa che può migliorare qualcosa in qualche reparto e si sta muovendo per farlo".

Il tecnico biancoceleste Davide Ballardini, così come riportato da "Il Messaggero": "Il passaggio del turno non è ancora ipotecato, perché nonostante il tre a zero da loro non sarà una partita facile". Vola basso e predica prudenza, il tecnico della Lazio, Davide Ballardini, visibilmente soddisfatto dopo il 3-0 agli svedesi dell'Elfsborg. "Sono molto contento della partita contro una squadra vera, molto forte fisicamente e ben organizzata - ha aggiunto in conferenza stampa - Faccio i complimenti ai miei ragazzi per come hanno interpretato la partita". Tante le occasioni create dalla Lazio, che dietro però ha ballato un po'. "Io credo che meritassimo questa differenza, abbiamo avuto tante palle gol - ha ammesso Ballardini -. Loro si sono difesi con molto ordine, ma noi abbiamo creato tanto. Una bella Lazio, un risultato molto importante per noi".

Zarate, in grande spolvero, ha illuminato la serata, ma Ballardini si tiene stretto anche il lavoro di Cruz: "È un giocatore fondamentale per noi per il tipo di gioco che fa - ha spiegato Ballardini di Cruz -. Ti permette di giocare palle sopra i centrocampisti avversari. Non è al top, ma è un grande attaccante. Su Zarate non devo aggiungere molto: deve fare quello che ha fatto stasera. Diventerà certamente uno dei più forti al mondo. Deve continuare a giocare per sè, ma anche per la squadra". Nessuna polemica nello spogliatoio, nonostante le esclusioni eccellenti di Rocchi e Foggia. "In dieci giorni abbiamo quattro partite - ha concluso il tecnico biancoceleste -. È normale far ruotare i giocatori. La scelta è un momento sempre difficile, ma con spirito di gruppo si va oltre per il bene della squadra". Intanto domenica c'è il debutto contro l'Atalanta: "Sarà una partita difficile contro una squadra ben organizzata. Siamo pronti ad affrontare le difficolta".


Il sito web "Uefa.com" commenta così la gara:

Parte alla grande l'avventura della S.S. Lazio nella UEFA Europa League. Dopo la prestigiosa vittoria in Supercoppa Italiana contro l'FC Internazionale Milano, la squadra di Davide Ballardini supera 3-0 in casa l'IF Elfsborg nell'andata dei playoff e mette una seria ipoteca sulla qualificazione alla fase a gironi. Un successo nel segno di Mauro Matias Zarate, autore del raddoppio e migliore in campo. Allo stadio Olimpico, è Aleksandar Kolarov ad aprire le danze contro la formazione svedese, guidata da Magnus Haglund; nel primo tempo arriva anche il gioiello di Zarate, prima che un ritrovato Stefano Mauri metta in cassaforte il risultato nella ripresa. Un margine importante, che consente ai biancocelesti di guardare con sufficiente tranquillità al ritorno di giovedì 27 agosto alla Borås Arena. Ballardini conferma le indiscrezioni della vigilia e presenta una squadra a trazione anteriore, con Francelino Matuzalem trequartista e la coppia argentina formata da Zarate e il neo-acquisto Julio Cruz in attacco. L'Elfsborg, secondo in classifica nel campionato svedese, opta per un 4-2-3-1 con Denni Avdice terminale offensivo.

Il primo sussulto è di Zarate, che si libera con una finta a rientrare e calcia a giro dal limite: il suo destro termina fuori non di molto; l'argentino ci riprova al 9', ma Ante Covic blocca sicuro. Quattro minuti dopo sono però gli svedesi a rendersi pericolosissimi, con Avdic, ma il sinistro dell'attaccante – liberato da un rimpallo fortunoso – si stampa sul palo. Al 24' la Lazio passa in vantaggio. Kolarov, defilato sulla sinistra, lascia partire un sinistro violentissimo che si insacca sotto la traversa, con la complicità di un disattento Covic. La reazione dell'Elfsborg è affidata a Helgi Valur Daníelsson, che non impensierisce Nestor Fernando Muslera. Il suo collega è invece ancora una volta incerto sul sinistro di Stephan Lichtsteiner: dopo la respinta Cruz mette in rete, ma è in offside. Al 36' l'Olimpico può però esplodere per la prodezza di Zarate: il tiro dell'argentino si infila all'angolino basso alla destra del portiere avversario, che non può nulla. Un gol bellissimo. Il suo connazionale Cruz avrebbe poco dopo la chance del tris, ma la sciupa. In apertura di ripresa è il capitano degli ospiti, Martin Andersson, a mettere i brividi al suo portiere ma per sua fortuna la deviazione di testa termina in corner.

I tiri dalla distanza di Roberto Baronio e Matuzalem non impensieriscono la difesa dell'Elfsborg, che però arranca paurosamente. Un errore incredibile di Andersson libera Zarate, che si invola verso la porta ma anziché tirare opta per l'assist a Cristian Brocchi: provvidenziale il recupero di Teddy Lucic. Ballardini cambia: al posto di Matuzalem, entra Ousmane Dabo. Dopo l'ennesima, applauditissima iniziativa personale di Zarate, è Muslera a salire in cattedra. Il portiere uruguaiano dice di no prima ad Anders Svensson e poi a Daníelsson, sfortunato nel colpo di testa dell'occasione precedente. Al 69' arriva il terzo gol. Zarate pesca Mauri, che controlla benissimo di petto e tira di prima intenzione di sinistro trafiggendo Covic. Zarate lascia il posto a Eliseu per ricevere la meritata ovazione, mentre Sebastiano Siviglia salva sulla linea il tiro a colpo sicuro di Stefan Ishizaki. C'è gloria anche per Modibo Diakite, che rimpiazza Mauri. L'Elfsborg sfiora il gol della bandiera con uno stacco di Avdic, ma il risultato non cambia: la Lazio porta a casa un successo tanto importante quanto convincente.






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