Giovedì 27 agosto 2009 - Boras, Arena stadium - Elfsborg-Lazio 1-0

Da LazioWiki.

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27 agosto 2009 - 3337 - Europa League 2009/10 - Play off gara di ritorno

ELFSBORG: Covic, Karlsson, Lucic, Andersson, M.Floren, Danielsson (84' Jawo), Svensson, Ishizaki (75' Nordmark), Mobaek, Bajrami, Keene (46' Advic). A disposizione: Wulff, Wikstrom, Johanson. Allenatore: Haglund.

LAZIO: Muslera, Lichtsteiner, Cribari, Siviglia (23' Kolarov), Radu, Brocchi (52' Eliseu), Baronio, Matuzalem, Meghni, Rocchi, Cruz (66' Zarate). A disposizione: Bizzarri, Scaloni, Mauri, Foggia. Allenatore: Ballardini.

Arbitro: Sig. Oleg Oriekhov (Ucr) - Guardalinee Sigg. Voytyuk (Ucr) e Pluzhnyk (Ucr) - Quarto uomo Sig. Shandor (Ucr).

Marcatori: 70' Avdic.

Note: la gara si è giocata su terreno sintetico. Espulso Kolarov all'82' per un brutto intervento su Bejrami. Ammoniti: Keene, Meghni, Mobaek e Lichtsteiner per gioco scorretto, Muslera per comportamento antiregolamentare, Matuzalem per proteste. Angoli: 8-2 per l'Elfsborg. Recuperi: 2' p.t., 3' s.t.

Spettatori: 13.000 circa.

L'ingresso in campo delle due squadre
Tommaso Rocchi in azione
Un'azione della gara
Cribari a terra per infortunio
Julio Cruz in azione
Un'azione della gara
L'infortunio di Siviglia

Niente distrazioni si era raccomandato il tecnico Ballardini alla vigilia. Eppure nei 90 minuti giocati sul terreno sintetico della Boras Arena la Lazio se n'è concessa più di una, e fino alla rete del vantaggio dell'Elfsborg deve ringraziare l'imprecisione dei padroni di casa in avanti e i miracoli di Muslera, dopo che nel primo tempo a sprecare alcune ghiotte occasioni erano stati i biancocelesti. È stata comunque una sconfitta senza conseguenze per una squadra che all'andata aveva vinto per 3-0 ipotecando la qualificazione una settimana fa all'Olimpico. All'inizio Ballardini lascia Zarate in panchina per dare spazio a alla coppia Rocchi-Cruz. Nell'Elfsborg Keene unica punta. I padroni di casa partono subito forte, con Florien che cerca spazio sulla sinistra ma viene chiuso dalla difesa laziale.

L'Elfsborg manovra bene al limite dell'area ma non trova il tempo di concludere. Al 9' Svensson trova lo spazio e con un destro da fuori colpisce il palo, il pallone sbatte sulla schiena di Muslera ed esce in angolo. La reazione della Lazio arriva tre minuti più tardi con Baronio, che ci prova da fuori ma Covic blocca a terra. Fuori Siviglia per un problema muscolare al suo posto entra Kolarov con Radu che si sposta al centro. Al palo dei padroni di casa risponde Rocchi che di testa prende la traversa su cross di Matuzalem. Emozioni da entrambe le parti nei primi 45' per i 13 mila che affollano gli spalti. Tante le bandiere biancocelesti e un unico coro di laziali e svedesi per Sven-Goran Eriksson. Nella ripresa cambio nell'Elfsborg, entra Advic al posto di Keene. La Lazio soffre e deve ringraziare più volte Muslera che nulla può al 25' sul colpo di testa di Avdic su assist di Bajrami. L'Elfsborg sembra crederci e approfitta del nervosismo dei biancocelesti. Prima Danielsson ci prova al volo di sinistro ma trova pronto Muslera, poi Ishizaki con un destro potentissimo che sfiora l'incrocio e colpisce l'esterno della rete.

Lazio nervosa e disattenta negli ultimi venti minuti e rimane in dieci per l'espulsione di Kolarov, per un brutto intervento su Bejrami che genera anche un inizio di rissa che l'arbitro ucraino Oriekhov riesce a sedare. I biancocelesti tornano a casa con la prima sconfitta stagionale e con la sicurezza che Muslera è diventato una garanzia. "Abbiamo sofferto quando c'era da soffrire – ha dichiarato il mister biancoceleste - ma sono soddisfatto. Il primo tempo abbiamo fatto una buonissima partita poi loro nel secondo tempo hanno spinto un po' di più. Loro in casa sono molto bravi e su questo terreno rendono al meglio. Questo è un campo duro su cui le gambe si appesantiscono molto. Domani valuteremo le condizioni dei ragazzi". "Dopo l'uscita di Brocchi – ha proseguito il mister - abbiamo sofferto perché Eliseu non ha le stesse caratteristiche, anche Cribari poi non era al meglio quindi abbiamo sofferto. Non eravamo equilibrati. Faccio i complimenti alla squadra perché su un campo non facile ha saputo soffrire e portare a casa la qualificazione". Alcune parole Ballardini le ha spese in conclusione sui singoli: "Baronio ha fatto le cose che conosce e le ha fatte bene. Mettendo Eliseu c'è mancato il giocatore di raccordo e di copertura è vero, ma Dabo non era al meglio e quindi è andato in tribuna mentre Mauri lo avevo impiegato già molto e volevo farlo rifiatare".

"Personalmente - ha detto Rocchi - dispiace davvero aver perso questa gara. Ci tenevamo ad ottenere un risultato positivo. Abbiamo avuto le nostre occasioni, come anche loro ne hanno avute. Sapevamo che era un campo difficile da affrontare e soprattutto sapevamo che loro volevano recuperare il 3-0 a tutti i costi. Nonostante la sconfitta credo che la squadra, specie nella prima frazione, abbia tenuto bene il campo". Sulle occasioni da lui mancate nel primo tempo: "In occasione della traversa sono andato a botta sicura, convinto di fare gol. Mentre sul tiro ribattuto dall'estremo difensore svedese non potevo calciare diversamente. Mi sono staccato dietro per ricevere il pallone e non potevo indirizzare la palla sul secondo palo dato che c'era l'uomo che mi copriva lo specchio. Dispiace non essere riuscito a segnare, perché la partita avrebbe preso una piega diversa, evitando la sofferenza finale".

Sulla partita: "Ripeto, abbiamo giocato molto bene soprattutto nel primo tempo su un terreno difficile dove loro erano abituati a giocare, creando diverse occasioni. Nei secondi 45 minuti, invece, abbiamo dovuto soffrire a causa di alcuni problemi, vedi l'infortunio di Cribari o l'espulsione di Kolarov. Non è la prima volta che riusciamo a difenderci tutti insieme, da squadra, ed essere più forti delle difficoltà. Nonostante la sconfitta, qualificazione meritata".


Fonte: Il Messaggero


Il sito web "Uefa.com" commenta così la gara:

Sconfitta indolore per la S.S. Lazio, che si arrende 1-0 in casa dell'IF Elfsborg ma si qualifica alla fase a gironi di UEFA Europa League in virtù del 3-0 di una settimana fa. Alla Borås Arena, nel ritorno degli spareggi, è un gol di a venti minuti dalla fine di Denni Avdic - entrato a inizio ripresa - a salvare l'onore degli svedesi. Per la Lazio – che prima di questa sfida aveva vinto tutti e tre le gare ufficiali in cui era stata impegnata – si tratta del primo ko della stagione. A renderlo più amaro c'è l'espulsione di Aleksandar Kolarov, che non potrà dunque essere impegnato dal tecnico Davide Ballardini nell'esordio nella fase a gironi. La squadra di casa, costretta a rimontare un passivo di tre reti, inizia subito all'attacco. Ma deve fare i conti con la sfortuna, visto che dopo appena 10' il tiro di Anders Svensson colpisce il palo e termina poi in corner dopo essere carambolato sulla schiena di Nestor Fernando Muslera. La Lazio risponde con una punizione di Roberto Baronio, su cui Sebastiano Siviglia è in leggero ritardo.

Il centrale difensivo si deve però arrendere per guai fisici poco dopo e al suo posto entra Kolarov. La formazione di Ballardini si riorganizza e al 27' pareggia il conto dei legni con Tommaso Rocchi, che a tu per tu con il portiere avversario centra la traversa. L'attaccante ha un'altra buona occasione, ma trova pronto Ante Covic. L'Elfsborg torna però a premere. Prima Emílson Sánchez Cribari ci mette una pezza e ferma James Keene, poi Emir Bajrami cerca il jolly dal limite ma il suo tiro – deviato – termina fuori di pochissimo. Prima dell'intervallo Muslera si supera in due circostanze, prima su Stefan Ishizaki e poi su Daniel Mobäck. La ripresa si apre con Avdic al posto di Keene, ma l'Elfsborg mantiene lo stesso modulo tattico. Muslera deve di nuovo superarsi su Ishizaki, poi è aiutato dalla traversa su cross dello stesso giocatore. Cristian Brocchi lascia il posto a Eliseu, ma il protagonista è ancora il portiere uruguaiano che dice di no all'incornata del nuovo entrato. La Lazio prova a giocarsi la carta Mauro Matias Zarate, che prende il posto di un Julio Cruz poco incisivo. Ma sono i padroni a trovare il vantaggio: Avdic capitalizza alla perfezione il servizio di Bajrami e "accende" la Borås Arena. Ishizaki va vicinissimo al raddoppio, mentre a otto minuti dalla fine la squadra biancoceleste resta in dieci per l'espulsione di Kolarov, che si macchia di un brutto fallo su Bajrami. L'Elfsborg tenta il tutto per tutto ma il risultato non cambia. La qualificazione è della squadra di Ballardini.


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