La cena di Natale 2016

Da LazioWiki.

Un momento della cena di Natale 2016
Foto Fotonotizia
Angelo Peruzzi, Lucas Biglia, il Presidente Claudio Lotito, Simone Inzaghi, l'aquila Olimpia
Foto Getty Images
Un momento dell'evento
Foto Getty Images
Il Presidente Claudio Lotito
Foto Getty Images
Maurizio Manzini
Foto sslazio.it
Il Presidente Claudio Lotito con il tecnico Simone Inzaghi
Foto Fotonotizia

Stagione


Il Corriere dello Sport del 14 dicembre 2016 così racconta l'evento:

Inzaghi "Questa Lazio è una magia. E’ un grande momento, non nascondiamolo. Io ho sempre avuto fiducia. Il riscatto dopo il derby perso: una vera prova di carattere". La calda festa di Natale della società cornice ideale per le sentite parole augurali del tecnico.

Prosegue il quotidiano sportivo romano: Natale ad alta quota. La festa è ricominciata, deve continuare, può durare a lungo. E’ un Natale diverso perché le facce della Lazio sono diverse. E’ un Natale bello come il Natale 2014, è simile la classifica, proietta la Lazio in Europa. E’ felice Inzaghi, sono felici i suoi uomini, sono tutti pronti a stupire ancora e ancora, sono tutti pronti per portare fino in fondo il lavoro cominciato. Si sono raccolti ieri sera nella location di Spazio Novecento, la stessa che aveva ospitato la cena natalizia della stagione da Champions. Niente è lasciato al caso. Dirigenti, tecnici, giocatori e dipendenti della Lazio si sono riuniti in letizia per il tradizionale scambio di auguri, per il brindisi con il presidente Lotito. Si sono uniti come una grande famiglia. L’appuntamento era fissato per le 20. Chi prima, chi dopo, ha fatto passerella. Collezioni all’ultimo grido, bolidi rampanti nel parcheggio. Radu ha anticipato tutti con la moglie. Parolo ha scelto un look misto-sportivo. Milinkovic, elegantissimo, molto fotogenico, ha puntato sullo smoking. Simone Inzaghi e la compagna Gaia, altrettanto eleganti, si sono concessi ai fotografi. Djordjevic, in doppiopetto, e la moglie Jovana sono stati tra i più paparazzati.

Wallace ha preso le sembianze dell’attore americano Will Smith. Niente abito da cerimonia per il brasiliano, che ha optato per un abbigliamento casual, abbinandoci un berretto, una coppola sportivo-siciliana, che ha attirato gli sguardi dei curiosi. Con la coppola ci ha anche cenato. Un tifoso ha urlato a Wallace "non ti preoccupare per il derby, ti rifarai al ritorno!". Il difensore è stato preceduto dall’amico Felipe Anderson e lui stesso ha confermato l’impressione: "Sì, è vero, Wallace somiglia a Will Smith!". All’improvviso un rombo di tuono, è sbucata una Ferrari, la guidava Biglia. Il Principito, accompagnato dalla consorte, s’è fermato per firmare alcuni autografi. Per Lulic e signora un ingresso discreto. Murgia e Cataldi, con le rispettive fidanzate, sono arrivati assieme. Cataldi si sposerà a fine stagione, auguri. Ha tenuto tutti sulla corda Keita: arriva o non arriva? E’ arrivato. E’ stato il penultimo ad entrare, ha battuto sul tempo il presidente Lotito. Assenti Bastos, Leitner (febbre), Kishna e Lukaku (pare si siano persi). Presenti anche il Tata Gonzalez e Tounkara.

La serata si è aperta con il discorso del team manager Manzini. A metà cena è salito sul palco il comico Nino Taranto, pronto a far ridere tutti. Sul maxischermo, all’improvviso, sono state diffuse immagini mozzafiato. I gol dello scudetto 1974, il volto di Maestrelli, i gol della Lazio del -9, i gol delle Lazio moderne, il gol dello scudetto 2000 di Inzaghi. E’ stata l’ora di Simone, ha parlato ai suoi uomini: "Ho rivisto immagini bellissime, hanno ripercorso tutta la storia della Lazio. Ho avuto la fortuna di crescere qui come giocatore e adesso ho la fortuna di allenare. E’ un momento magico, voglio condividerlo con tutti voi. Stiamo facendo buone cose, è inutile nasconderlo. Il merito è da dividere tra tutti. Mi riferisco alla società che non ci fa mancare nulla, al mio staff, ai magazzinieri, ai medici, ai fisioterapisti e soprattutto a voi ragazzi. In estate, quando ho accetto l’incarico, sapevo che la sfida sarebbe stata estremamente difficile. L’ho accettata con fiducia e orgoglio". Simone ha preso fiato e ha continuato a guardare negli occhi i suoi giocatori: "Io ci credevo, sapevo di ritrovare voi, sapevo che mi avreste aiutato e lo state facendo. Il difficile, lo sappiamo, probabilmente lo affronteremo adesso. All’inizio nessuno si aspettava questo rendimento, io ero fiducioso. Il gruppo è splendido, ci diamo tutti una mano, ci facciamo valere in campo. Ho fiducia in tutti voi, dal primo all’ultimo. Qualcuno deve rimanere fuori, il primo a dispiacermi sono io. Fa parte del gioco. I conti si fanno alla fine purtroppo, speriamo di finire bene l’anno e che siano feste serene per tutti".

E’ partito l’applauso. E Simone è tornato sul derby perso: "Abbiamo vissuto una settimana difficile, abbiamo perso il derby per qualche demerito nostro e per fattori esterni che hanno indirizzato la partita in modo sbagliato. Alcuni derby li avevo persi da giocatore e credetemi avevamo fatto molta fatica a rialzarci. Voi, a Genova, siete stati bravissimi, è stata una prova di grandissimo carattere". Simone, prima di chiudere, ha scelto il suo regalo: "Finire bene l’anno, auguro tanta felicità a tutti noi".


Il taglio della torta è avvenuto poco dopo le 23. Sul palco Lotito, il diesse Tare, il club manager Peruzzi, il capitano Biglia e l’aquila Olimpia. S’è brindato dopo il discorso pronunciato dal presidente. Quando ha preso la parola lui, s’è notata l’assenza di Keita, aveva già lasciato la sala e s’era indirizzato verso l’uscita. Un gesto polemico? Forse. La società a tarda sera ha fatto sapere che il giocatore è andato via per un contrattempo dopo aver chiesto il permesso a Marchetti e a Parolo, erano seduti al suo tavolo. Il discorso di Lotito è stato profondo: "Insieme si vince, uniti si vince. Una piccola vittoria l’abbiamo già conquistata, è aver riportato la gente allo stadio. E’ un merito della squadra, ci è riuscita con la voglia che ha dimostrato in campo, giocando, sacrificandosi con umiltà". Il presidente ha parlato ai giocatori con gratitudine: "Ho ricevuto tante manifestazioni di consenso nei vostri confronti da parte delle istituzioni sportive e dei miei colleghi. Vedono che questa Lazio ha qualcosa di diverso al di là delle qualità tecniche che sono innegabili. C’è qualcosa che alimenta uno spirito che può portare a conquistare risultati incredibili. Insieme si vince, non è una frase fatta, è una realtà. L’unione fa la forza, è dettata dall’allenatore, da tutta la Lazio. E soprattutto dai tifosi. Se tutti remeremo nella stessa direzione vivremo grandi soddisfazioni".

Lotito ha fatto accenno ai filmati storici diffusi durante la cena di Natale, ha chiesto di prendere spunto dalle Lazio eroiche: "L’avete visto nei filmati storici, alcune partite sono rimaste nei cuori di ognuno di noi, ci hanno fatto rendere diversi dagli altri. La nostra è una diversità basata sull’attaccamento, sulla voglia di dimostrare sempre di essere laziali. Siamo coloro che combattono sino allo stremo per raggiungere gli obiettivi". Il presidente ha fatto un riferimento indiretto allo scudetto del 1914-15, rivendicato dai tifosi: "La Lazio, durante la prima Guerra Mondiale, ha pagato un tributo di sangue riconosciuto da tutti. La storia è indelebile. Oggi parliamo anche di un qualcosa che ci fu tolto...". La cena di Natale deve unire ancora di più la Lazio, è l’auspicio del patron: "La nostra società ha sempre subito angherie, come se dovessimo espiare qualche colpa. I laziali non hanno l’arroganza del voler dimostrare, hanno l’umiltà del fare. Questa serata simboleggia lo spirito che è stato il fondamento della nostra società, di quelle battaglie eroiche fatte dentro e fuori dal campo. Vogliamo dare soddisfazioni ai tifosi. Siamo la prima squadra della Capitale, questo titolo è stato conquistato con sangue e sacrificio. Chi si batte per gli ideali alla fine vince. Grazie a voi, nel derby, senza compromessi, lo dico io, senza atteggiamenti di sudditanza, il nostro popolo è stato presente allo stadio e non ha creato nessun tipo di problema. Ho ricevuto i complimenti delle istituzioni".

Lotito ha chiuso il discorso con una certezza: "Siamo presenti nel tessuto sociale e spero che la squadra mantenga questo profilo, è un profilo vincente. Se rimarrete uniti, come state facendo, vedrete che quest’anno ci consentirete di toglierci grandi soddisfazioni. Buon Natale a tutti". Ad inizio serata ha parlato anche Angelo Peruzzi: "Stiamo facendo benino, dico sempre che i cavalli si vedono all’arrivo, i bilanci di metà stagione non contano nulla, dobbiamo continuare così. Non bisogna mollare mai, a maggio vedremo cosa avremo fatto. Dopo il derby ci tenevamo a rivincere, a fare una bella figura. Dispiace moltissimo aver perso contro la Roma, a volte capita". Stefano De Martino, il capo ufficio stampa della Lazio, ha annunciato nuovi progetti: "Abbiamo vissuto un’estate tormentata, ci sono stati dei contraccolpi. Conosco bene Inzaghi e so quanto sia innamorato dei colori biancocelesti, per allenare la Lazio è una componente necessaria. Ci attendono novità comunicative per il 2017, le sveleremo presto. Ringraziamo i tifosi che ci stanno seguendo fuori casa e speriamo tornino sempre di più all’Olimpico, la squadra lo merita".


I flash illuminano la notte quando Immobile e la moglie Jessica sbucano in passerella. Ciro parla subito al cuore dei tifosi attraverso Lazio Style Channel: "Domenica giocheremo di nuovo davanti al nostro pubblico, vogliamo farci perdonare la sconfitta subita nel derby. Siamo orgogliosi dei nostri tifosi, per ciò che hanno fatto a Genova, per quanto ci sono stati accanto. Lo striscione "Uniti vinciamo" ci ha dato ancora più carica. Vogliamo continuare a vincere". S’è parlato di calcio anche a cena, s’è parlato di Fiorentina: "La Fiorentina è una squadra organizzata, è molto forte, gioca un buon calcio, i giocatori si conoscono da tempo e hanno un ottimo allenatore. Ma noi siamo carichi, siamo felici per ciò che stiamo facendo e non ci fermeremo". Immobile s’è goduto l’atmosfera della serata: "E’ una bella atmosfera, l’abbiamo resa ancora più positiva vincendo a Genova. Sono qui da quattro mesi, tutto è positivo, siamo partiti senza i favori della critica, ma siamo riusciti a far ricredere tutti grazie al lavoro di Inzaghi e dello staff". Ciro non segna da più di un mese, non si sente in crisi: "L’attaccante viene giudicato per i gol, ma non basta segnare, i bomber moderni devono dare una mano alla squadra. Quando esco dal campo l’importante è che Inzaghi sia contento, è questa la mia soddisfazione più grande. Se arriva il gol è ancora più bello, non ne sono ossessionato". La vittoria di Genova ha reso l’abbraccio di ieri sera ancora più dolce: "Moralmente siamo stati giù per tutta la settimana post-derby, non era facile ripartire con una vittoria". I tifosi laziali l’hanno conquistato: "Mi aspettavo un ambiente così caloroso, il popolo laziale è vicino alla squadra da sempre. La gente trasmette entusiasmo. E’ giovane anche Inzaghi, ci sono tutti i presupposti per fare bene".

Passa De Vrij, gli occhi brillano di nuovo, è tornato alla grande: "Mi sento bene, sono contento di essere tornato contro la Samp. Quando ci aiutiamo a vicenda tutto è più facile. I buoni risultati ci rendono felici. Il 2016 è stato abbastanza positivo, soprattutto nella seconda parte. Spero che il 2017 sia ancora migliore. Finiremo l’anno affrontando la Fiorentina e l’Inter. Voglio bene a Pioli, ma a S.Siro vinceremo noi. Prima battiamo i viola". de Vrij ha lanciato la sfida a Pioli e s’è congratulato con Inzaghi: "E’ un allenatore positivo e aggressivo, ha sempre voglia di vincere. Un regalo di Natale per lui? Ha tutto ciò che può volere. A Pioli auguro il meglio ad eccezione della partita contro di noi. Mi sono trovato bene con lui". Parolo s’è confermato leader: "In estate, pensare di ritrovarsi a questo punto, con tanti sorrisi e uno spirito così bello, era un sogno, era una speranza. Dopo un mese di lavoro sono diventato fiducioso, ma siamo più avanti di quanto pensassi. Non abbiamo mai subito gli avversari, nessuno ci è stato superiore. Quest’annata può essere davvero importante. Inzaghi ci ha creduto per primo. E’ l’ora che gli altri inizino a preoccuparsi. La sconfitta nel derby ci ha trasmesso rabbia".


In un altro articolo del Corriere dello Sport:

Non solo dirigenti, tecnici e giocatori con le famiglie, in tutto hanno trovato posto 300 ospiti a Spazio Novecento. Il menù della cena di Natale laziale è stato un menù solidale, ha onorato i prodotti tipici di Amatrice e Norcia, due realtà colpite dai terremoti, due realtà nei cuori della Lazio e del presidente Lotito. Due i primi offerti: risotto mantecato con porcini, Castelmagno e tartufo nero di Norcia; pacchero alla amatriciana con lardo di Colonnata e scaglie di pecorino romano. Due i secondi: faraona farcita con mandorle tostate in salsa di arancia, patate al forno con pomodorini e olive taggiasche. E per finire sono stati serviti un pandoro artigianale su letto di crema inglese e una mousse alla nocciola con scaglie di torrone fondente. I vini: Falanghina e Aglianico.


Tratte dal sito web ufficiale della S.S. Lazio Calcio, alcune dichiarazioni rilasciate:


Danilo Cataldi:

"Abbiamo fatto il tavolo giovanile. È una bellissima serata, che fa bene al di là degli auguri natalizi e tutto il resto. Abbiamo visto un bel video e ascoltato le parole del Presidente. Stiamo vivendo un buon momento, abbiamo superato lo scivolone nel derby in modo positivo, la squadra ha disputato una grande partita in casa della Sampdoria e non era facile. Ora dobbiamo concludere l’anno nel migliore dei modi contro avversarie complicate. Se affrontare queste ultime sfide nel modo giusto, possiamo fare bene. La Fiorentina è un’ottima squadra, ieri ha conquistato un buon risultato in una partita complicata, verrà carica all’Olimpico. In trasferta gioca meglio che al Franchi, per noi sarà difficile ma cercheremo di farci trovare pronti. È stato un anno positivo perché prima di tutto la squadra sta andando bene, siamo in una buona posizione di classifica nonostante tutto quello che era successo in estate; non era facile ripartire bene sia per Inzaghi, sia per lo staff sia, infine, per noi giocatori. La convocazione in Nazionale è stata una grande soddisfazione, spero di tornarci".

"Mi auguro che il 2017 possa portare con se una grande seconda parte di stagione, magari vincendo qualche trofeo, ma non sarà facile. L’obiettivo è quello di conquistare l’Europa, possibilmente quella importante. Un grande abbraccio ai tifosi, domenica spero di rivedere quanto di bello visto all’Olimpico nel derby, Tutti insieme possiamo fare qualcosa di straordinario. Forza Lazio".


Alessandro Murgia:

"Noi giovani eravamo tutti insieme ma con noi c’erano anche i mister Cecchi, Cerasaro e Billi. Aspettavamo questa serata, unisce tutti, siamo contenti. Andiamo a casa felici. C’è tanta serenità, la volevamo, serve in questi momenti. Il mio 2016 è molto importante, bello, non me lo aspettavo. Io però guardo avanti, resto concentrato e lavoro giorno dopo giorno per un 2017 ancora migliore. Partita dopo partita vogliamo salire di livello, ce la metteremo tutta. Tanti auguri di buone feste e buon anno nuovo. Sempre forza Lazio".


Maurizio Manzini:

"Sono passati tanti anni, l’emozione e la commozione di essere davanti a voi è sempre quella del primo giorno. Quest’anno in maniera particolare, sento moltissimo l’emozione. Vorrei ringraziare tutti voi, c’è questa cosa che mi viene da dentro, questa grandissima passione. Tutto questo mi riporta doverosamente a rivolgere un ultimo grazie e lo dico da laziale. Speriamo, sicuramente c’è l’impegno, di raggiungere quei traguardi che il laziale merita, che il laziale ha guadagnato, e che il laziale, sono convinto, otterrà. Con queste certezze e con questa particolare emozione che, permettendomi di parlare al gruppo e in rappresentanza della prima squadra, rivolgo i migliori auguri per uno splendido Natale e per un 2017 che sia foriero di raggiungere quei risultati ai quali ambite e che indubbiamente meritate".


Stefano De Martino:

"Torniamo qui a Spazio Novecento dove siamo già stati un paio d’anni fa, i miei complimenti all’organizzazione. C’è un clima positivo, ben augurante in vista della conclusione di questo 2016 che, calcisticamente parlando, non è stato positivo nella sua prima parte ma che poi è diventato decisamente migliore con l’inizio di questa nuova stagione. Speriamo di chiudere il 2016 nel modo migliore. La Lazio sta esprimendo un calcio tra i migliori in Italia. Il merito è certamente di Simone Inzaghi, che tutti noi conosciamo bene, è lazialissimo, e da tanto tempo è in biancoceleste. È sempre un piacere vederlo sulla panchina e vederlo allenare la Prima Squadra della Capitale. È stata un’estate tormentata, sappiamo cosa è accaduto con chi doveva arrivare e non è arrivato e la conseguente delusione del popolo biancoceleste. Io però avevo delle buone sensazioni perché conoscevo bene il mister, so quanto ami la maglia biancoceleste. Questa è una componente importante, che va aggiunta alla competenza dell’allenatore. Magari non ha ancora tanta esperienza ma è attaccato a questi colori, alla sua rosa e ai dirigenti. Si è creato un bel gruppo e un clima che si traduce sul campo con le prestazioni confortanti offerte della squadra".

"C’è un po’ di rammarico per i risultati ottenuti nel derby e contro il Milan. Abbiamo perso la stracittadina in un modo molto particolare, con tanti episodi e altrettanti strascichi. Stesso dicasi per la trasferta in casa dei rossoneri, alla quale stavo ripensando dopo la gara di ieri. Peccato non aver raccolto punti in questi due scontri diretti ma nel girone di ritorno vogliamo rifarci e ci rifaremo. Questa squadra ha un tasso tecnico importante. È tra le rose con la media età più bassa d’Europa, frutto di una programmazione societaria che non parte quest’anno: il settore giovanile nelle scorse stagioni ha raggiunto risultati prestigiosi, la Primavera ha vinto praticamente tutto. I frutti di questo lavoro si vedono oggi in prima squadra".

"A livello di comunicazione, nel 2017 avverrà l’apertura di un nuovo studio televisivo su Lazio Style Channel, alla quale andranno aggiunte importanti novità in ambito radiofonico. Inoltre, abbiamo tagliato il traguardo delle decine di migliaia di utenti che hanno scaricato l’app Agenzia Biancoceleste sia da piattaforme iOS che Android. Quello biancoceleste è il primo caso in Italia di una società di calcio che detiene un’agenzia stampa al proprio interno. Trattasi di un ulteriore strumento che si affianca a quelli già presenti per informare i tifosi. Il secondo studio televisivo avrà anche la possibilità di ospitare il pubblico al suo interno e consentirà di avere una programmazione completamente in diretta, ogni giorno. Il mio invito è quello ad abbonarsi per gustare i tanti contenuti e le tante novità".

"Auguri a tutti i tifosi biancocelesti, in particolare a tutti coloro i quali ci hanno seguito in trasferta. Alzare gli occhi quando si va fuori casa e ammirare uno spicchio sempre più numeroso di sostenitori laziali è importantissimo per noi, per lo staff e soprattutto per i giocatori. Chiedo quindi, a tutti quelli che potranno, di continuare a seguire questa squadra anche in casa, affinché lo Stadio Olimpico possa trasformarsi in un autentico fortino dal quale nessuno può uscire vittorioso. Mi auguro un 2017 con tanta gente allo stadio, questa squadra lo merita".


Angelo Peruzzi:

"Siamo qui per un saluto di Natale, c’è tanta gente, il Presidente ci teneva tanto. Speriamo che tutto vada per il meglio. Stiamo facendo benino. I cavalli, però, si vedono all’arrivo, i bilanci si fanno alla fine. Dobbiamo continuare su questa strada, tra maggio e giugno vedremo quanto fatto di buono. Dopo il derby era importante ripartire subito, quella contro la Sampdoria è stata una vittoria decisamente positiva, ci tenevamo molto. Dispiace essere usciti sconfitti nella stracittadina ma ci sta perdere partite importanti. Ci tenevamo tanto, sia noi sia l’ambiente. Non dovevamo piangerci addosso e la squadra ha reagito subito al meglio. Speriamo di fare bene nelle prossime due da qui a Natale contro Fiorentina e Inter. A inizio campionato ci sono sempre tante incognite per tutti. Siamo partiti con il piede giusto, si è creato velocemente un entusiasmo che è fondamentale in una squadra molto giovane come la nostra. Questo è un aspetto che conta tanto. Tanti auguri di Natale e buon anno a tutti i tifosi biancocelesti".


Simone Inzaghi:

"Abbiamo visto delle bellissime immagini che hanno ripercorso la storia della Lazio. Ho avuto la fortuna di crescere qui, prima come giocatore e ora come allenatore della squadra. E’ un momento magico per me, e voglio condividerlo con le persone che sono qui. Stiamo facendo buone cose, ma il merito è di tutti, del mio staff, della società che non ci fa mancare nulla, dei magazzinieri, dei fisioterapisti, dei dottori e dei ragazzi. Sapevo sarebbe stata una sfida difficile. L’ho accettata con estrema fiducia ed orgoglio. Sapevo di trovare ragazzi che avevo già allenato, mi stanno aiutando molto. Il difficile arriva ora, i miei uomini lo sanno. All’inizio nessuno si aspettava questo rendimento da parte nostra. Ho uno splendido gruppo che segue me e il mio staff; ogni domenica si fa valere in campo, ho tantissima fiducia in tutti, dal primo all’ultimo. C’è sempre qualcuno che rimane fuori, ma siamo in molti e per me è molto difficile fare delle scelte ogni settimana. Purtroppo nel calcio i conti si fanno alla fine, mancano ancora due partite al termine dell’anno e poi faremo i conti".

"Sono qui da 17 anni e conosco l’ambiente, conosco ogni punto della nostra città. Abbiamo vissuto una settimana difficile nel post derby. Ho perso tante stracittadine da giocatore, ma in tutti quei vari gruppi avevamo più fatica a rialzarci. I ragazzi sono stati bravissimi a reagire sabato e hanno dato prova di grandissimo carattere a Genova. Il regalo per questo Natale mi auguro possa essere la miglior conclusione possibile dell’anno; inoltre, auguro tanta felicità e tanta salute ai presenti".





Stagione Torna ad inizio pagina