Mercoledì 30 gennaio 1985 - Torino, stadio Comunale - Juventus-Lazio 1-0

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30 gennaio 1985 - Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie A 1984/85 - XV giornata

JUVENTUS: Bodini, Favero, Cabrini, Bonini, Brio, Scirea, Briaschi I, Tardelli (53' Vignola), P.Rossi, Platini, Boniek. A disp. S.Tacconi, Caricola II, Prandelli, Limido. All. Trapattoni.

LAZIO: Orsi, Calisti, Filisetti, Vianello, Batista, Podavini, Garlini, Vinazzani, D'Amico, Laudrup, Manfredonia. A disp. Cusin, Storgato, Torrisi, Fonte, G.Marini. All. Lorenzo.

Arbitro: Pieri (Genova).

Marcatori: 70' Platini.

Note: giornata fredda, terreno in buone condizioni. Ammoniti Podavini, D' Amico e Favero. Angoli 12-1 per la Juventus.

Spettatori: paganti 15.679 incasso di lire 147.056.000.

Una fase di gioco
Laudrup contro Boniek
Un'intervento in presa bassa di Fernando Orsi
Un momento dell'incontro

Sesta sconfitta di fila per la Lazio nel recupero della partita rinviata per neve. Un mercoledì nero, seppur baciato dal sole, e preceduto da una polemica che ha riguardato l'esclusione da parte di Lorenzo di Giordano e Cacciatori per "ripulire l'ambiente"... Una decisione assurda, avallata dalla società, che a Roma ha fatto scattare la pronta reazione di Dario Canovi, procuratore del centravanti, che ha chiesto l'immediato deferimento del tecnico argentino. Un polverone amaro, mentre Giordano ha raggiunto il ritiro della Nazionale rifugiandosi da Bearzot, che ha avuto subito parole di conforto per lui. La Lazio è allo sbando per le follie del suo allenatore, parente lontano di quello degli anni migliori trascorsi alla guida dei biancocelesti, ma almeno a Torino, vittima designata di una Juventus che secondo i pronostici avrebbe dovuto fare una passeggiata, la squadra ha lottato anche senza il suo centravanti e avrebbe meritato un pizzico di fortuna in più.

Il gol decisivo porta la firma di Platini ma la svolta della partita l'ha determinata l'ingresso di Vignola. Il regista, subentrato a un caotico Tardelli, ha preso in mano la manovra, consentendo al fuoriclasse francese maggiore licenza nei pressi dell'area di rigore biancoceleste: così da una punizione invertita (primo danno subito dalla Lazio da parte dell'arbitro Pieri) calciata proprio da Vignola, Brio ha colpito di testa molto fuori dell'area e sulla traiettoria, mancata da Briaschi, si è avventato Platini, bruciando difensori e portiere. E' come se la sua sapienza tattica l'avesse portato a un appuntamento prefissato... Ma alla Lazio, come detto, sono risultate indigeste anche altre due decisione sfavorevoli di Pieri: goffo e falloso l'intervento di Brio su Manfredonia in piena area, più leggero ma comunque punibile il fallo di mano sempre in area di Scirea. I biancocelesti hanno disputato un primo tempo attento e guardingo in difesa e hanno retto finché D'Amico e il solito Laudrup, irresistibile per leggiadria di volate ma del tutto inoffensivo quando prova a calciare in porta, hanno prodotto azioni di rimessa. Spompati i due incursori, la squadra nella ripresa si è solo difesa e dal tiro al bersaglio juventino non poteva che scaturire il golletto che è valso i due punti. Non era questo il campo dove far punti per forza, ma la Lazio soffre di troppi problemi interni per venire fuori dalle pastoie della retrocessione. Certo se desse l'anima sempre come ha fatto in questo match, qualche speranza in più potrebbe averla.


LE VOCI DELLA VIGILIA - "A me la Lazio crea gli stessi, identici problemi di tutte le altre squadre. Il fatto che abbia collezionato così pochi punti non deve trarci in inganno. C'è sempre spazio e possibilità per un'impennata d'orgoglio da parte di Manfredonia e compagni: senza dimenticare che finché la classifica non li condannerà, proveranno in tutti i modi a risollevarsi. Magari cominciando proprio dalla partita di oggi...". Giovanni Trapattoni non concede altri spazi se non alla gara con la quale i campioni d'Italia dovrebbero risalire ulteriormente nelle quotazioni scudetto. "Non so cosa sia successo alla Lazio, comunque non so nulla più di quanto tutti abbiamo appreso dai giornali e dalla televisione. L'esclusione di Giordano non mi riguarda. Sono abituato a guardare le cose della mia squadra: non possiamo più permetterci battute d'arresto se vogliamo continuare la strada intrapresa dalla partita esterna con la Fiorentina in poi. Dobbiamo vincere, il resto poco importa". Per quanto riguarda la Lazio le ipotesi di formazione si sono accavallate per tutta la giornata. L'esclusione di Giordano con tutta probabilità darà spazio a Garlini, già impiegato altre volte per dare maggior peso alle azioni d'attacco della squadra di Lorenzo. Il tecnico sostiene che è stato costretto a cambiare dopo le critiche ricevute per la tattica adottata nella gara con l'Atalanta: "Certo che se allenassi l'Inter, con quel fior fiore di giocatori non attuerei certo il catenaccio...". Manfredonia va oltre la crudezza delle analisi: "Abbiamo perso in casa, potremmo anche vincere in trasferta".

Fonte: la Repubblica