Sabato 28 Settembre 1974, Zagabria, stadion Dynamo. Jugoslavia-Italia 1-0

Da LazioWiki.

Stagione

Incontro amichevole - ore 18.00

JUGOSLAVIA: Petrovic O., Dzoni, Hadziabdic, Jerkovic, Katalinski (cap.), Buljan, Popivoda (46' Zungul), Petrovic V., Oblak, Vladic, Surjak. A disp. Meskovic, Muzinic, Peruzovic, Baralic, Kojovic, Jankovic. CT. A. Mladinic.

ITALIA: Zoff, Rocca, Roggi, Benetti, Zecchini, Facchetti (cap.), Caso (60' Damiani), Re Cecconi [1], Boninsegna, Capello, Prati. A disp. Albertosi, Sabadini, Wilson, G.Morini. C.T. Bernardini.

Arbitro: Emsberger (Ungheria).

Marcatori: 41' Surjak.

Note: nd

Spettatori: 40.000 circa.

La formazione dell'Italia
Cecco prova un cross in area
Re Cecconi in azione

Dopo il fallimento dei Mondiali di Germania la Nazionale azzurra si ritrova per iniziare un nuovo corso. Fulvio Bernardini indimenticato campione nato in biancazzurro e colui che fu l'artefice della prima Coppa Italia nel 1958, ma anche pluridecorato allenatore, è stato chiamato da Artemio Franchi alla guida della Nazionale. Per questo ruolo il presidente della FIGC aveva pensato a Maestrelli, ma al momento l'allenatore dei campioni d'Italia ha declinato l'offerta, riservandosi di decidere più in avanti. Per questo il ruolo di Bernardini (affiancato da Bearzot) è di traghettatore, in attesa che venga presa una decisione definitiva sul ruolo del Commissario tecnico azzurro. Per questa gara Bernardini presenta cinque volti nuovi all'esordio azzurro, mettendo definitivamente da parte i "senatori", tra cui Mazzola, Riva, Rivera. Mentre Chinaglia non viene deliberatamente convocato dopo i fatti accaduti in Germania. Esordisce tra gli altri anche il laziale Re Cecconi, dopo numerose convocazioni. La gara è deludente, anche per mancanza di amalgama fra i giocatori, per la prima volta schierati in campo insieme. La Jugoslavia è padrona della partita, e dopo aver avuto diverse occasioni da rete, segna al 41’ con una rete di Surjak che picchia sotto la traversa e s'insacca. Unica azione italiana capita sui piedi di Boninsegna, ma l'attaccante spara sul portiere in uscita, mentre l'arbitro fischiava un fuorigioco. La strada del rinnovamento, per gli azzurri inizia in netta salita.