Sabato 3 agosto 2019 - Paderborn, Benteler-Arena - Paderborn-Lazio 2-4

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3 agosto 2019 - Paderborn (Germania) - Benteler-Arena - Amichevole - inizio ore 16.00


PADEBORN: Huth, Jans (85' Dörfler), Hünemeier (85' Rumpf), Strohdiek (59' Kilian), Holtmann (59' Schwede), Pröger (46' Souza), Vasiliadis (85' Bilogrevic), Gjasula (59' Kapic), Antwi-Adjei (71' Hilßner), Shelton (71' Ritter), Mamba (46' Zolinski). A disposizione: Ratajczak, Brüggemeier. Allenatore: Baumgart.

LAZIO: Strakosha (69' Guerrieri), Vavro (69' Lazzari), Acerbi (69' Parolo), Bastos (69' Radu), Patric, Milinkovic (81' Berisha), Cataldi (69' Badelj), André Anderson (69' Luis Alberto), Jony (69' Lulic), Adekanye (69' Correa), Caicedo (69' Immobile). A disposizione: Alia, Wallace. Allenatore: Inzaghi.

Arbitro: sig. Watsdritzki (Germania) - Assistenti sigg. Hüwe-Holz - IV uomo (non previsto).

Marcatori: 19' Caicedo, 33' Cataldi, 41' Jans (aut), 68' Antwi-Adjei, 88' Souza, 89' Lulic.

Note: ammonito al 39' André Anderson.

Spettatori: 6.000 circa.


Bobby Adekanye in azione
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Bastos in azione
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André Anderson, Danilo Cataldi, Bobby Adekanye
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Sergej Milinkovic-Savic
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Il tocco vincente di Danilo Cataldi
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Una fase di gioco
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Luis Alberto
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Manuel Lazzari
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Patric
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Denis Vavro
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La Gazzetta dello Sport titola: "È una Lazio super: il settebello è servito. A Paderborn in gol Caicedo, Cataldi e Lulic: Inzaghi, solo successi in precampionato".

Continua la "rosea": Solo vittorie nel precampionato della Lazio. A Paderborn arriva la settima, ancora con quattro gol come nei due test precedenti. Il giorno dopo il successo di Bournemouth i biancocelesti si ripetono con la formazione-bis visto l’ampio turnover deciso da Inzaghi. Archiviate le cinque amichevoli tutte italiane nel ritiro di Auronzo, la Lazio si fa promuovere nel doppio esame internazionale prima di avviare la seconda fase della preparazione in Germania, a Marienfeld. Contro la formazione neopromossa in Bundesliga, la squadra di Inzaghi non si è ripetuta sui toni di spettacolarità della sfida in Inghilterra, anche perché a parte Milinkovic (in campo dal via) i big sono entrati in scena a metà ripresa. I gol di Caicedo (opportunista sulla respinta del portiere) e Cataldi (chirurgico su una punizione a due in area) con l’aggiunta di un’autorete hanno scortato i biancocelesti all’intervallo già con un’altra vittoria in tasca sulla base di una prestazione gravata dalle fatiche dei viaggi degli ultimi giorni ma sempre con la dovuta lucidità. In difesa, ancora qualche scricchiolio di troppo, però appena la manovra riparte Milinkovic (a riposo col Bournemouth per affaticamento), Cataldi e Caicedo sanno come cercare la profondità del gioco. Solo Straskoha, Vavro e Acerbi si sono ritrovati titolari anche in Germania. Inzaghi voleva esaminare il livello di tenuta di ciascuno: anche di Berisha, schierato nel finale dopo esser tornato ad allenarsi col gruppo nei giorni scorsi. Bastos da alternativa a Radu si è fatto notare anche con la discesa sulla sinistra che ha scodellato il cross per l’1-0.

Anderson da interno ha allargato il raggio dei suoi ruoli per restare alla Lazio. Adekanye ha cercato guizzi (tra cui quello che ha propiziato l’autorete del 3-0) verso l’area. La bellezza della Lazio ammirata nel test in Inghilterra è stata dettata dalla presenza dal via dei suoi artisti migliori, come Correa e Luis Alberto. E l’argentino ha fatto valere il suo spazio finale per salire sul palcoscenico con un colpo di tacco nell’assist a Lulic per il 4-2, che ha sbriciolato la fugace speranza dei tedeschi di riagguantare il risultato sotto la spinta dei due gol segnati nella ripresa. Joaquin Correa in ogni giocata mostra di poter essere l’asso vincente di Inzaghi. "Partita più tattica rispetto a Bournemouth. Fisicamente siamo a buon punto, dobbiamo continuare a lavorare per farci trovare pronti per le prime di campionato che saranno molto impegnative. C’è consapevolezza di avere una squadra forte per fare bene in tutte le competizioni", ha dichiarato Danilo Cataldi, che ha giocato con la fascia da capitano ed ha segnato il secondo gol ("Non capita tutti i giorni di vedere una punizione a due in area: fortunatamente è andata bene"). Ha appena rinnovato fino al 2024. "Ora ho raggiunto una maturità di cui sono contento. Stare in una società di questo livello e giocare con continuità è difficile. Io cerco di dare il meglio". È stato utilizzato in regia, come vice Leiva (non ancora pronto). Quel posto sarà solo suo. Badelj è in partenza per Firenze. Dopo un anno tornerà in viola. In prestito con diritto di riscatto. Un’operazione che potrebbe aprire un varco per il passaggio di Simeone alla Lazio. Per dare a Inzaghi un attaccante in più.


► Il Corriere dello Sport titola: "Caicedo gol. Altro poker. La Lazio va. Il Panterone sblocca, poi Cataldi, l’autogol dei tedeschi che dopo incalzano. E Lulic la chiude sul 4-2. Dopo la vittoria in Inghilterra quella in Germania. Ma altre 2 reti incassate dalla difesa".

Prosegue il quotidiano sportivo romano: Tutti possono segnare, tutti possono segnarle. E’ la Lazio di oggi, golosa e un po’ squilibrata. Sbandiera i gol in Europa, ne ha rifilati quattro al Paderborn dopo il poker calato a Bournemouth. E ne ha beccati altri due, dopo i tre incassati venerdì sera in Inghilterra. Un 3-4 e un 2-4, è successo tutto nel giro di 20 ore, tra una partita e l’altra, sono state disputate in una due-giorni centrifugata, in una volata senza respiro, vissuta di corsa. Nel test di Premier sono stati i lampi di Correa ad abbagliare (due gol e magie sparse), è il cannoniere estivo. Ieri, nel test di Bundesliga (Paderborn neo-promosso), s’è rifatto vivo Caicedo, ha firmato lui il vantaggio. All’appello del gol è mancato solo Immobile, schierato negli ultimi venti minuti in Germania, ancora una volta vicino al colpo. I gol stanno arrivando. Minutaggio per tutti, a parte Leiva (infortunato). La Lazio è stata "spaccata" in due. Inzaghi ha fatto giocare gli uomini risparmiati in Inghilterra, Caicedo e Milinkovic in primis. In gran parte s’è esibita la squadra numero due. Bastos, all’esordio stagionale, s’è piazzato ai fianchi di Acerbi, a destra s’è rivisto Vavro. L’angolano ha giocato in scioltezza.

Lo slovacco, un po’ in difficoltà in Inghilterra, è stato più roccioso. La difesa è stata più coordinata, c’erano anche prede più docili. Lo slovacco deve integrarsi e riabituarsi alla difesa a 3. Patric, Milinkovic, Cataldi (in regia), André Anderson e Jony hanno formato la linea a 5 a centrocampo. Adekanye ha scortato il Panterone. La Lazio ha sofferto l’effervescenza dei tedeschi (gol salvato sulla linea sullo 0-0, con Strakosha incerto e battuto). Poi s’è fatta rimorchiare da Milinkovic (gol sfiorato) e da Caicedo (gol in ribattuta). Il Panterone è bravissimo (come sempre) a far salire i compagni. La sua versatilità è propositiva, non gioca mai per sé. Adekanye s’è mosso con dinamismo, lo spunto non gli manca, deve imparare ad essere incisivo. Jony va aspettato, è indietro fisicamente, deve smaltire qualche chiletto, si muove bene, è repentino nelle incursioni. André Anderson è talentuosissimo, ma acerbo, il ruolo di mezzala è un rebus, forse lo frena, cerca i movimenti giusti. La Lazio ha sfruttato i favori del Paderborn per raddoppiare (punizione indiretta di Cataldi dopo un passaggio arretrato al portiere). Il tris è arrivato grazie alla papera di Jans (autorete). Ci sono stati episodi esilaranti, da Gialappa’s. Di arabeschi non se ne sono visti, è stato apprezzabile il nitore tattico dei biancocelesti, pur con le riserve, l’ordine è recuperare palla in avanti con aggressività.

Il secondo tempo, inizialmente soporifero, è scivolato fino al gol di Antwi-Adjei (l’1-3) e alla girandola dei cambi, dal 24' sono stati sganciati i big. La difesa è stata sperimentale, teorica: Patric, Parolo centrale e Radu. A centrocampo si sono visti Lazzari, Luis Alberto, Badelj, Berisha (redivivo) e Lulic. Correa e Immobile sono stati riaccoppiati in avanti. Il Tucu, sempre in vena, ha inventato un assist di tacco per Lulic (cross di Lazzari, con lui rifornimenti assicurati). Prim’ancora i tedeschi avevano raddoppiato con Souza (Strakosha ha compiuto il miracolo, poi s’è accartocciato e ha rincorso la palla dentro la rete). Si vince e si rivince. Attaccanti e fantasisti segnano e/o inventano. Dovunque vadano, comunque giochino.


Il Messaggero titola: "Lazio, attenta a quei due. I biancocelesti superano anche il Paderborn trascinati da gol e giocate di Caicedo e Cataldi. Felipe ha finalmente deciso di restare e tratta il rinnovo. Danilo scala gerarchie a centrocampo".

Prosegue il quotidiano romano: Lotta, sgomita, galoppa e segna. Caicedo risponde a Correa, dimostra tutta la sua voglia. E pensare che a giugno era in partenza, adesso vuole far vedere di portersi superare ancora. Nove gol e sei assist fra campionato e coppa, la scorsa stagione è stata la migliore della sua carriera. Eppure, a 30 anni, Felipe ha trovato pure sotto porta un'altra vena. Col settimo gol in questo precampionato adesso insegue a 12 centri Correa. Aveva pensato d'andare a svernare a suon di milioni in Arabia o in Cina, alla fine ha prevalso l'ambizione di raggiungere la doppia cifra prima di lasciare l'Italia. Lo ha convinto pure Inzaghi sulla permanenza, il tecnico gli ha dato più di una garanzia tecnica. Così Caicedo, dopo Marienfeld, cercherà di trovare l'accordo (a circa 2,3 milioni) anche sul rinnovo con la società. Di sicuro non ci sta pensando troppo, ammirando in campo la sua serenità. Ha firmato ad Auronzo (sino al 2024) invece, Cataldi, e ora sta vivendo una seconda vita. Ieri addirittura con la fascia, è diventato capitano e forse presto ufficialmente (con Badelj alla Fiorentina) il vice-Leiva. E' alle spalle ogni caduta. Danilo è tornato un leader romano di questa squadra: "C'è la consapevolezza d'avere una rosa forte che può far bene in tutte le competizioni, dobbiamo continuare a lavorare per farci trovare pronti per le prime partite molto impegnative di campionato. Siamo già in un buono stato di forma e quello visto sinora è l'atteggiamento giusto". Già, un successo tira l'altro.

Cambia la Nazione, non cambia la sostanza: 52 gol segnati sinora, la Lazio ha ritrovato la sua filosofia offensiva. A meno di 24 ore di distanza (e con un trasferimento dall'Inghilterra alla Germania, sulle gambe) travolge il Paderborn, neopromossa tedesca, dopo il Bournemouth. Inzaghi lascia in campo soltanto Strakosha, Vavro ed Acerbi rispetto alla sera prima, cambia otto undicesimi della squadra. E anche la formazione b gli regala quattro reti per la vittoria. Ne subisce una in meno la difesa (2), ma soffre comunque tantissimo a inizio gara. Per fortuna il centro il Caicedo dà la scossa. I padroni di casa accusano la batosta e si sciolgono sotto i colpi di Cataldi, che trasforma una punizione a due in area, e di Jans che fa autorete con un goffo colpo di testa. I biancocelesti amministrano il vantaggio nella ripresa, ma all'improvviso arriva sempre qualche amnesia dalla retroguardia. Tanti spazi concessi, che portano il Paderborn a rientrare in partita, prima con la rete di Antwi-Adjei, poi con la sassata di Souza. Pericolo rimonta però scongiurato da Lulic che, con un piattone, chiude sul 2-4 la sfida. E' la settima amichevole vinta, da oggi a Marienfeld partirà l'ultima fase della preparazione per chiudere l'ottavo test al top, il 10 agosto contro il Celta Vigo, in Spagna. In mezzo al campo, gioca quasi tutta la gara Milinkovic. Sfodera colpi di tacco in scioltezza, manco fosse su una spiaggia in Serbia. Nel finale Sergej lascia il posto a Berisha, al ritorno dopo diversi mesi di stop e voglioso di prendersi la sua rivincita. Adekanye è una scheggia, ma deve moderare la corsa e alzare più la testa, Jony deve ancora perdere qualche chilo di troppo per volare sulla fascia. Lì dove è atteso anche il rientro di Lukaku: forse per l'ultima occasione a Roma.


► Tratte dal Corriere dello Sport, alcune dichiarazioni post-gara:

Goleador a Bournemouth, centrale difensivo a Paderborn. "Finalmente parlo dopo una vittoria", se la rideva ieri Marco Parolo, tuttofare della Lazio. Ecco la sua confessione: "Da centrale difensivo è stato un ritorno alle origini. Ci si adatta e ci si diverte anche così. Siamo contenti delle partite che abbiamo fatto, sono arrivate due vittorie importanti e risposte positive da parte di tutti. Ci stiamo divertendo, stiamo facendo un lavoro importante, abbiamo le idee chiare. Sono contento del modo in cui sta proseguendo il ritiro. Ci stiamo preparando per una stagione importante". Parolo è sempre prezioso per la Lazio, per ciò che fa, per ciò che dice, perché gioca ovunque e non invecchia. La sfida di Paderborn l’ha analizzata lui: "I primi dieci minuti ci sono serviti per metterci in moto. Eravamo arrivati a tarda notte dall’Inghilterra, appena ci siamo sciolti abbiamo iniziato a giocare bene, trovando dei bei gol e facendo delle azioni importanti. Siamo nel mezzo di un percorso di crescita, c’è un bel gruppo coeso, ha voglia di giocare insieme, alza i ritmi anche in allenamento". Parolo prevede una Lazio spumeggiante: "La vittoria in Coppa Italia ci ha dato la consapevolezza di essere una squadra importante". Marco ha individuato i difetti (atavici) da risolvere: "Bisogna crescere, migliorare alcuni difetti che abbiamo sempre, perfezionare sulle palle inattive. Ci servono queste tre settimane prima dell’inizio del campionato per preparare al meglio ogni singolo dettaglio. Adesso andremo ad approfondire le singole situazioni di gioco". Gli arrivi hanno innalzato il livello della concorrenza: "Aggiungere giocatori di qualità ha fatto bene, si alza la competizione. C’è voglia di migliorare e crescere, anche da parte di Inzaghi e del suo staff".

Cataldi. Si è ripreso la Lazio, sempre di più. Danilo Cataldi ieri ha rifatto il capitano e ha segnato su punizione indiretta. Tutto il Paderborn si è schierato sulla linea del portiere, non è bastato: "Non capita tutti i giorni di vedere una punizione a due in area, è andata bene. Sicuramente nei primi 10-15 minuti eravamo un po’ imballati, abbiamo viaggiato tanto, c’era un po’ di stanchezza. Poi abbiamo trovato il gol e sono cambiate le cose, facendone anche altri due di gol prima della fine del primo tempo. E’ stata una buona prova contro una squadra che gioca bene, è stata una partita più tattica rispetto a quella con il Bournemouth. Siamo a buon punto, dobbiamo continuare a lavorare così per farci trovare pronti per le prime giornate di campionato, saranno impegnative". Anche Cataldi crede in questa Lazio: "Penso che ci sia consapevolezza di avere una squadra forte e abbastanza larga come rosa per fare bene in tutte le competizioni. E’ una rosa importante". La Lazio gioca al massimo: "Gli errori sono giustificabili, ma l’atteggiamento non si deve mai sbagliare. E penso che in queste due partite ci sia stato un atteggiamento giusto da parte di tutti". Sui nuovi: "Si devono abituare al nostro modo di giocare, stanno cercando di capire il modo in cui affrontiamo le partite, alcuni principi di gioco che abbiamo. Sono ragazzi di qualità. André Anderson ha fatto una buona partita. Deve capire alcuni movimenti ma è normale, è un giovane. Ha fatto un’esperienza in Serie B, un campionato che forma".





La formazione biancoceleste:
Strakosha, Bastos, Vavro, Milinkovic-Savic, Acerbi, Caicedo;
André Anderson, Jony, Adekanye, Patric, Cataldi
La formazione iniziale biancoceleste in grafica






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