Santuario del Divino Amore

Da LazioWiki.

Il Santuario negli anni '50
Pellegrini negli anni '50/'60
Una veduta del santuario
Il luogo dove avvenne la prima apparizione
Giocatori in pellegrinaggio al Divino Amore 7 Luglio 1987
(Gent.conc. Lorenzo D'Amario)
Giocatori in pellegrinaggio al Divino Amore 7 Luglio 1987
(Gent.conc. Lorenzo D'Amario)

Il Santuario della Madonna del Divino Amore è un santuario composto da due chiese: quella vecchia costruita nel 1745 e quella nuova costruita nel 1999. Il santuario divenne molto importante e meta di pellegrinaggio quando, nel 1740, un viandante dichiarò di essersi salvato dall’attacco di un branco di cani, grazie alla visione dell’immagine della Madonna con il Bambino, dipinta sul muro di un’antica torre. Si gridò al miracolo, tant’è che dopo cinque anni, si costruì in quel luogo, un santuario dove, il Papa Benedetto XIV decide di concedere l’indulgenza plenaria. Da quel giorno ci furono molti pellegrini che iniziarono a visitare il santuario con lo scopo di ottenere la grazia. Iniziavano il lunedì di Pentecoste e duravano tutto l’autunno. La custodia del Santuario creò molti problemi. Posizionato in posto isolato, e facile preda di banditi, furono chiamati molti ordini religiosi, ma nessuno se la sentì di prendere in custodia il santuario. Così fu affidato prima ad un custode eremita e poi nel 1805 a sacerdoti che dimoravano nel santuario solo quando erano presenti un numero molto alto di pellegrini.

Il 1850, l’anno del centenario del miracolo, la chiesa venne restaurata, gli stucchi indorati, e vennero istallati altri due altari e molti confessionali. I festeggiamenti iniziarono nel 1840, la domenica di Pentecoste, e terminarono dopo 7 giorni. Dopo i festeggiamenti del centenario, per il santuario si apre una stagione di declino. Il sacro viene mischiato al profano e il santuario nei primi decenni del 1900 cade nell’oblio. Finita la guerra, sotto l'impulso del rettore Don Umberto Terenzi, il Santuario a Castel di Leva rinasce: nasce il seminario degli Oblati del Divino Amore (che da allora custodiscono e animano il Santuario), la Congregazione delle Figlie della Madonna del Divino Amore (ancora oggi impegnate nel servizio alle opere di carità nate intorno al Santuario come la scuola per l’infanzia, accoglienza e assistenza delle minori in difficoltà). Don Terenzi tentò di provvedere alla costruzione di un nuovo Santuario per assolvere al voto fatto alla fine della guerra, ma le difficoltà burocratiche e le difficoltà logistiche gli impedirono sempre di realizzare quest’opera. Nel 1947 venne realizzata la Cripta dell’Addolorata, mentre intorno al 1960 e il 1970 furono realizzati altri edifici di culto intorno al santuario.

Si dovrà aspettare l’8 gennaio 1996 perché il cardinale vicario Camillo Ruini ponga la prima pietra di quello che, per il Giubileo del 2000, è diventato il nuovo Santuario. La struttura, in grado di accogliere oltre 1500 pellegrini, è stata realizzata ai piedi della collina, fuori dalle antiche mura, senza violare il paesaggio della campagna romana e il complesso monumentale settecentesco. Il nuovo santuario è stato progettato da Padre Costantino Ruggeri (1925-2007), pittore, scultore, vetratista, "batisseur d'églises" e infine - o innanzitutto - frate francescano e sacerdote. Sono migliaia gli "ex voto" (targhe, o quadri, che ricordano un avvenimento lieto o traumatico, per cui la Madonna ha concesso la sua Grazia) donati dai fedeli romani e non che adornano il Santuario. Nel Santuario sono presenti anche molti "Ex Voto" degli sportivi italiani di ogni disciplina. Da Eddy Merckx a campioni dell'automobilismo e ciclismo fino a moltissimi giocatori di calcio fra cui tantissimi giocatori della Lazio e della Roma particolarmente devoti alla Madonna, a cui hanno donato maglie, trofei e cimeli personali per Grazie Ricevute. Anche i tifosi hanno donato quadri o bandiere in occasioni di scudetti vinti o salvezze centrate. E' tradizione consolidata, che dopo ogni successo gruppi di sostenitori si rechino a ringraziare al Santuario. Sono ancora molti, provenienti da tutte le parti del mondo, che anche oggi vanno in pellegrinaggio fino al Santuario del Divino Amore.





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