Zauri Luciano

Da LazioWiki.

Luciano Zauri

Difensore, nato a Pescina (AQ) il 20 gennaio 1978.

Cresciuto nell'Atalanta, milita con il Chievo in prestito nel 1997/98 per poi divenire un punto di riferimento della squadra nerazzurra per cinque stagioni. La Lazio lo acquista nel 2003 dai bergamaschi assieme a Ousmane Dabo. A seguito dell'addio di Massimo Oddo, nel gennaio dello stesso anno Zauri diventa capitano della Lazio. Porterà la fascia sino al suo primo temporaneo addio ai biancocelesti nel 2008. Nell'estate di quell'anno è ceduto infatti in prestito alla Fiorentina. Rientrato a Roma Zauri passa, sempre in prestito, alla Sampdoria per il campionato seguente. Il trasferimento a titolo temporaneo viene confermato anche l'annata successiva. Molto legato alla piazza romana - in cui nel corso degli anni mai nasconde di voler tornare - Zauri rientra in forza alla Lazio per la stagione 2011/12. Edoardo Reja stima qualità ed esperienza del giocatore abruzzese, ma i minuti accumulati in campo non sono molti. L'annata seguente Vladimir Petkovic, subentrato al tecnico friulano in panchina, comunica alla società di non puntare su Zauri. Così il 31 gennaio 2013 il ragazzo viene ceduto a titolo definitivo al Pescara, dove gioca per un'altra stagione prima del ritiro dall'attività agonistica. Con i biancocelesti Luciano ha collezionato 178 gare segnando 6 reti, di cui una in Champions League all'Olympiakos Pireo nel 2007.
Dopo l'addio al calcio Zauri diventa allenatore. Guida la squadra Berretti del Pescara. Dal 2015 al 2017 riveste il ruolo di vice-allenatore della prima squadra. Successivamente è allenatore in seconda dell'Udinese seguendo l'amico Massimo Oddo. Nel luglio 2018 allena il Pescara Primavera e vince il girone B del Campionato Primavera 2. Il 5 giugno 2019 viene promosso allenatore della prima squadra, ma a gennaio 2020 Luciano rassegna le dimissioni. Ad agosto 2020 è annunciato come tecnico della Primavera del Bologna. Dopo una stagione in Emilia, Zauri torna a Pescara in Lega Pro nella seconda parte del campionato 2021/22. Fallito l'accesso alla finale play-off la dirigenza lo solleva dall'incarico. Nella primavera del 2023 l'Hamrun Spartans, campione di Malta al termine della stagione, comunica di aver scelto l'ex difensore abruzzese come nuovo allenatore per il campionato successivo.
Difensore laterale destro, molto ordinato tatticamente e costante nel rendimento, Zauri si è fatto apprezzare in tutte le piazze in cui ha giocato per serietà e applicazione dentro come fuori dal campo. Uomo-squadra grazie alle sue capacità di fare gruppo, è stato a lungo un punto di riferimento dello spogliatoio biancoceleste in anni delicati: quelli del passaggio da tramonto dei fasti cragnottiani alla nuova gestione del presidente Lotito.

Un episodio accaduto nel 2013 che ha visto protagonista Luciano Zauri:
“Ero al ristorante, a pranzo con la mia famiglia e i miei genitori. Erano le ore 15 e notai qualcosa di strano, la gente andava su e giù verso il bagno. Spinto dalla curiosità mi dirigo verso il WC delle donne. Si era aperta una voragine sotto uno specchio e una bambina mentre giocava a nascondino era finita giù. La bambina era sprofondata a picco in un pozzo di sei metri, coperto da una superfice di cartone. Sotto c’era l’acqua, mi sono affacciato, non vedevo nulla nel pozzo perché era tutto buio ma si sentiva la bimba che urlava cose terribili. Sono riuscito a calarmi giù, non so neanche io come ho fatto perché l’istinto ti porta a fare cose strane. C’erano degli spazi lungo la parete del pozzo dove sono riuscito a mettere i piedi. Ho preso la bimba sulle mie spalle e l’ho spinta fuori per passarla al papà che l’ha abbracciata forte e poi portata via. Subito dopo è diventata una cosa mediatica, era la nipote di Zibì Boniek e la sera stessa mi ha mandato un messaggio. C’era un numero che mi chiamava ininterrottamente, pensavo fosse uno scherzo, in realtà era proprio Boniek che mi ha scritto: 'Ti sarò grato per tutta la vita'. Ma queste sono cose che non contano, perché la cosa importante era salvare la bambina e ancora oggi ho la pelle d’oca ripensando a quei momenti”.


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