Domenica 9 maggio 2010 - Livorno, stadio Armando Picchi - Livorno-Lazio 1-2

Da LazioWiki.

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9 maggio 2010 - 3.381 - Campionato di Serie A 2009/10 - XXXVII giornata - inizio ore 15.00

LIVORNO: De Lucia, Perticone, Galante, Bernardini, Raimondi, Moro (87' Lignani), Mozart (46' Bergvold), Prutsch, Vitale, Bellucci, Lucarelli (47' Danilevicius). A disposizione: Bardi, Marchini, Modica, Di Gennaro. Allenatore: Ruotolo.

LAZIO: Muslera, Biava, Dias, Radu, Lichtsteiner (14' Diakite), Brocchi (88' Hitzlsperger), Ledesma, Mauri, Kolarov, Rocchi (66' Foggia), Floccari. A disposizione: Berni, Siviglia, Baronio, Cruz. Allenatore: Reja.

Arbitro: Sig. Gava (Conegliano Veneto) - Guardalinee Sigg. Melloni e Ferrandini - Quarto uomo Sig. Gallione.

Marcatori: 13' Rocchi, 33' Lucarelli, 44' Brocchi.

Note: giornata calda e soleggiata, con un leggero vento. Ammoniti: Raimondi, Bellucci, Prutsch, Perticone e Dias. Calci d'angolo: 6 - 2. Recuperi: 2' p.t., 4' s.t. Esordio in serie A per Lignani.

Spettatori: 10.000 circa con 1.787 paganti per un incasso di euro 19.459, abbonati 7.427 per un rateo di euro 86.796,11.


La rete del vantaggio biancoceleste di Tommaso Rocchi
Un'altra immagine della rete del capitano biancoceleste
Sergio Floccari festeggia il bomber veneziano
Il pareggio di Lucarelli per i labronici
Cristian Brocchi ha appena scoccato il tiro vincente per l'1-2 laziale
L'esultanza del centrocampista biancoceleste
Tommaso Rocchi al tiro
Sergio Floccari in un fotogramma dell'incontro
André Dias in azione di gioco
Il saluto dei giocatori biancocelesti ai tifosi giunti in terra toscana: la Lazio è finalmente salva
Il goal risolutivo di Cristian Brocchi

La Gazzetta dello Sport titola: "La Lazio si prende la salvezza. Il Livorno dura un tempo. I biancocelesti vincono 2-1 e festeggiano la permanenza in serie A con un turno d'anticipo. A Rocchi risponde Lucarelli, ma decide Brocchi con un destro dal limite. Per il capitano livornese standing ovation per l'ultima in casa davanti al suo pubblico".

Continua la "rosea": All'inizio il timore per l'ordine pubblico e i canti politici delle due curve. Alla fine la festa della curva biancoceleste per la salvezza matematica e il saluto del Picchi per Lucarelli che chiude con la maglia amaranto. Nel mezzo una partita vera nel primo tempo e ritmi da fine stagione nella ripresa. L'undici della Lazio è quello annunciato alla vigilia, con Lichtsteiner recuperato e Rocchi in campo al posto dello squalificato Zarate. Atteggiamento speculare del Livorno, un 3-5-2 con Bellucci arretrato rispetto a Lucarelli e Prutsch al posto di Bergvold a centrocampo. Difesa super rimaneggiata, solo 4 elementi a disposizione di Ruotolo. Il Livorno di Ruotolo "non stende i tappeti rossi" alla Lazio in cerca di punti salvezza e nel primo quarto d'ora con un buon pressing ingabbia il centrocampo ospite. Ma quando i biancocelesti accelerano si vede la differenza tecnica tra le squadre: al 13' un'azione perfetta sull'asse Mauri-Kolarov-Rocchi porta in vantaggio la formazione di Reja. Il Livorno reagisce ma non punge in attacco. E quando la Lazio sembra controllare, ecco la zampata di Lucarelli che riporta la situazione in equilibrio al 33'. Dura poco. Gli ospiti reagiscono prima con un palo di Rocchi e poi con una punizione di Kolarov sventata in angolo da De Lucia. Preludio al bellissimo destro di Brocchi dal limite al 44' per il nuovo vantaggio. L'ex milanista non segnava da 4 anni. Nel secondo tempo, il caldo e le scarse motivazioni hanno la meglio sull'agonismo. Ruotolo fa entrare Bergvold e poi Danilevicius per Lucarelli, che prende l'applauso di tutto il suo pubblico per l'ultima in casa in maglia amaranto. Per il resto poco o niente, qualche cenno di vita del Livorno, con la Lazio che controlla, cullandosi sulle buone notizie provenienti da Napoli. Per la squadra labronica è la 22sima sconfitta in questo campionato, per la Lazio una media da Champions League in trasferta. Alla fine entra Lignani, classe '91. Ruotolo pensa al futuro.


Il Messaggero titola: "La Lazio vince a Livorno e si salva".

Continua il quotidiano: La Lazio supera il Livorno e conquista la salvezza con una giornata di anticipo. Ai biancocelesti è bastato un primo tempo giocato su buoni ritmi per avere ragione degli amaranto. Segna quasi subito la Lazio con un tap-in vincente di Rocchi che spiana la strada della salvezza. Al 13' Mauri vede la discesa di Kolarov a sinistra, l'esterno si beve Bernardini e mette una palla radente al centro, che Rocchi deve solo deviare in rete: e il capitano non sbaglia. Del resto, i valori in campo sono evidenti e questo Livorno non può davvero reggere il confronto. Certo, il derby politico che si gioca sugli spalti tra le opposte tifoserie regala qualche scintilla anche in campo, ma i biancocelesti non danno mai l'impressione di andare in difficoltà e anzi, quando i toscani pareggiano grazie alla zampata vincente di Lucarelli (in fuorigioco) si capisce che proprio in quel momento hanno prodotto il massimo sforzo. Raimondi da sinistra pesca in area il capitano amaranto, che anticipa Dias e in spaccata devia in gol. Ma la Lazio non accusa il colpo, sfiora un pio di volte il raddoppio, e chiude la partita con un preciso destro incrociato di Brocchi. Nella ripresa, infatti, il ritmo cala e dopo pochi secondi esce anche Lucarelli, l'unico a dannarsi l'anima tra gli amaranto. Il capitano accusa una distorsione al ginocchio e chiede il cambio. Il resto del match non ha nulla da dire: la Lazio bada a non prenderle e senza troppi affanni. Il Livorno non punge e dimostra, una volta di più, che la classifica che ha è quella che merita.


La Repubblica riporta: "Salvezza Lazio. Ripartire da qui. Rocchi e Brocchi griffano la vittoria (1-2) contro il Livorno e chiudono la pratica legata alla permanenza in A nel giorno dell'ultima partita casalinga di Lucarelli in amaranto (con gol). Reja: Un grandissimo finale di stagione, partiamo da qui per costruire il futuro".

L'articolo così prosegue: Tutto secondo copione: la Lazio stende il Livorno a domicilio ed ottiene con una giornata in anticipo la salvezza. Un risultato che porta in calce la firma di Edy Reja, la cui gestione priva di grosse alchimie tattiche ma estremamente solida ha portato in cascina i punti sufficienti per la permanenza nella massima serie. I labronici salutano Lucarelli (a segno) e la Serie A con una partita tutt'altro che scintillante. L'avvio di gara è tutto della Lazio che sblocca a ridosso del quarto d'ora: triangolo Kolarov-Mauri-Kolarov, il serbo mette in mezzo per Rocchi che in completa solitudine in area piccola trafigge l'incolpevole De Lucia. I biancocelesti entrano in stand-by e concedono qualche chance di troppo ai labronici: prima Biava è costretto alla chiusura disperata su Lucarelli, poi è proprio il numero 99 amaranto a ristabilire la parità. Raimondi va al cross da destra, il centravanti ha vita facile nel freddare Muslera allungando il piede: le immagini mostrano però la posizione di fuorigioco dell'attaccante, non rilevata dall'assistente di Gava. Dopo due giri d'orologio Rocchi colpisce il palo sugli sviluppi di una palla inattiva ma a mettere nuovamente avanti la Lazio ci pensa Brocchi, al primo centro con la maglia dei capitolini: destro di estrema precisione dai 18 metri, De Lucia si allunga ma non può togliere la sfera dall'angolino. La seconda frazione è un concentrato di noia e ammonizioni in cui l'unico spunto è regalato dalla sostituzione di Lucarelli, accolto dai suoi tifosi sotto la curva per il saluto.

Si conclude invece l'agonia della Lazio, che torna a Roma con la salvezza in tasca e la consapevolezza di un progetto tecnico fallito nonostante la permanenza in Serie A: nella capitale ci sarà da riflettere in vista del prossimo anno. A gara conclusa parla Stefano Mauri, uno dei migliori in campo: "Finalmente siamo salvi. E' stata una stagione particolare, iniziata con la vittoria in Supercoppa e poi improvvisamente complicata: tanti problemi, tanti risultati sfavorevoli. Siamo stati bravi a rialzarci da una posizione difficile, non eravamo abituati a stare così in basso. Abbiamo dimostrato di non essere una squadra da zona retrocessione". Sospiro di sollievo per Edy Reja, artefice della salvezza biancoceleste. "In quest'ultimo periodo è andata bene, abbiamo mostrato un ottimo calcio e i ragazzi hanno capito cosa dovevano fare, dimostrando di avere buoni valori ritrovando l'autostima. Abbiamo fatto quadrare qualcosa a livello tattico e siamo ripartiti. E' questo finale di stagione che deve rilanciarci per la prossima stagione. La scintilla è arrivata con la vittoria di Bologna: la nostra salvezza è arrivata quasi tutta con le imprese in trasferta".