Giovedì 21 luglio 2022 - Auronzo di Cadore, stadio Rodolfo Zandegiacomo - Lazio-Primorje 4-0

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21 luglio 2022 - Auronzo di Cadore (BL), Stadio Rodolfo Zandegiacomo - Amichevole - inizio ore 18.00


LAZIO: Maximiano (60' Adamonis), Lazzari (46' Hysaj), Patric (46' Gila), Romagnoli (46' Kamenovic), Marusic (46' Radu), Milinkovic (46' Bertini), Marcos Antonio (46' Cataldi), Luis Alberto (46' Basic), Felipe Anderson (46' Romero), Immobile (46' Cancellieri, 88' Raul Moro), Pedro (46' Zaccagni). A disposizione: Alia, Furlanetto, Casale, Acerbi, Akpa Akpro, Kiyine. Allenatore: Sarri.

PRIMORJE: Rener (73' Zagomilsek), Badzim (73' Kolar Leban), Dedic (68' Fogec), Paljk, Dobnikar, Zavnik (68' Kuraj), Candic (60' Boncina), Dzuzdanovic (17' Strukelj, 73' Solaja), Demirovic (73' Perko), Gulic (60' Zanjko), Sagitov (60' Ciglar). A disposizione: Brescak, Cigoj. Allenatore: Bozic.

Arbitro: Sig. Zini (Udine) - Assistenti Sigg. Milillo e Della Mea.

Marcatori: 17' Milinkovic, 21' Pedro, 50' Cataldi, 86' Cancellieri.

Note: -

Spettatori: 1.000 circa.


Luis Alberto
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Matteo Cancellieri
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Mattia Zaccagni
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Luka Romero
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Toma Basic
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Pedro
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Patric
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Marcos Antonio
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Felipe Anderson
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Adam Marusic
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Sergej Milinkovic-Savic
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Alessio Romagnoli
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► Il Corriere dello Sport titola: "Chiusura con il poker, la nuova Lazio funziona. Milinkovic e Pedro nei primi 45’ poi Cataldi e Cancellieri per il 4-0. Sarri può essere soddisfatto. Il ritiro ad Auronzo si è concluso con il test contro il Primorje: quattro gol e un altro passo verso i livelli di gioco abituali".

Prosegue il quotidiano sportivo romano: Con le idee automatizzate e la "garra" di Sarri, con la forza di totem e big (se rimarranno tutti), con la leggerezza di questa nuova meglio gioventù. L’innovata Lazio di Mau può trasformarsi in una macchina gioiosa e bellicosa, più abituata ad essere aggressiva e trasgressiva. Col tempo, dopo il rush finale di mercato, si valuterà a quali quote potrà assurgere, ma promette bene. I laziali hanno voglia di continuare a divertirsi con Pedro e Felipe (ali che appiccano fiamme), con le specialità di Milinkovic, con Lazzari terzino-cavallone e i gol di Ciro (ieri a secco). Ma i mille tifosi che hanno assistito al 4-0 sul Primorje (B slovena), avversari da saga estiva (va detto), si sono presi una cotta per Marcos Antonio e Cancellieri. Il brasiliano, riproposto titolare accanto a Luis Alberto e Sergej, ha iniziato a scalare la distanza che lo separa da Cataldi. Ha garantito ordine, ritmo alto di palleggio corto, è stato bravo ad ondeggiare su tutto il raggio del centrocampo, anche a fiondarsi in avanti, a tamponare dietro. Dovrà essere valutato contro avversari veri e nel controllo delle turbolenze. E’ uno stecco, non è un pivellino. Ha strappato applausi sfiorando un gol dopo un coast to coast e offrendo un paio di numeri. Calibra la misura dei passaggi, garantisce opzioni di gioco, s’abbassa e si alza. Cancellieri si è esibito nel secondo tempo da vice Ciro, da viceré. Fisico, tecnica, tocchi smarcanti e un sinistro magico. In avvio ha scosso l’incrocio con un tiro a giro, nel finale ha firmato il 4-0 partendo dalla destra, bevendosi Paljk (è rotolato per terra) e uccellando Zagomislek (subentrato) con un cucchiaino da oreficeria. E’ uscito per una botta ad un ginocchio, nessuna conseguenza.

Il poker. Due gol per tempo. Il primo di Milinkovic, di forza in area. Il secondo di Pedro dopo una veronica. Sarri è ripartito con Maximiano (inoperoso, più sollecitato con i piedi). E con Lazzari, Patric, Romagnoli e Marusic, ribadendo le gerarchie. La difesa, ballerina l’anno scorso insieme alla fase di non possesso, è ancora insindacabile, ha sfidato avversari spuntati. In regia c’era Marcos Antonio, in mezzo a Sergej e Luis Alberto. Mau a centrocampo aspetta Ilic o Vecino (magari tutti e due), dovendo valutare la partenza di Luis Alberto, e immaginando quando sceglierà il brasiliano play, vorrebbe aggiungere un mediano che sappia usare anche il piccone. La Lazio dei primi 45', nonostante l’effetto sauna dovuto al caldo, ha attivato subito il pressing alto e acceso il gioco. Manovra audace, sfrontatezza. Ha sfondato a destra con Felipe e Lazzari, a sinistra con Pedro. Ciro non ha avuto occasioni d’oro, ha aiutato a fare da sponda. Milinkovic è stato più presente di Luis Alberto. Il Mago fa il gestore, non ancora il creatore di azioni.

Il secondo tempo. E’ stato Cataldi, play al posto di Marcos Antonio, a ribellarsi al modico 2-0 sparando un bolide da fuori area (3-0), quasi in fotocopia ha sfiorato il bis. Sarri ha cambiato tutti tranne Maximiano (poi sostituito da Adamonis). Senza Casale (ai box da due giorni per un problema ad un ginocchio) è ripartito con Hysaj, Gila, Kamenovic e Radu. Lo spagnolo sembra attraversato da una scarica elettrica quando scatta in velocità, deve affinarsi nel palleggio. Le mezzali erano Bertini e Basic, le ali Romero e Zaccagni (continua ad accendersi ad intermittenza, aiuta tanto in copertura). Sono stati quest’ultimi a sfiorare il 4-0 prima del poker di Cancellieri (poi sostituito da Raul Moro). Romero ha deliziato tutti con una punizione a giro (salvata), con un doppio colpo ravvicinato e con le serpentine inafferrabili. Tende a scattare e ad accentrarsi, se variasse la gamma di traiettorie... Il tuffo corale sotto la Curva ha chiuso il ritiro della Lazio, quest’anno non è un salto nel buio.


Il Messaggero titola: "Il test. Sergej e Cataldi si sbloccano. Cancellieri, gol e altro stop. Ed è boom di abbonamenti".

Prosegue il quotidiano romano: Buona pure l’ultima. I biancocelesti salutano Auronzo di Cadore con un’altra vittoria, stavolta contro il Primorje, club di seconda divisione slovena arrivato ottavo lo scorso anno. Battesimo fortunato anche per la maglia da trasferta bianca con le maniche blu. A inaugurarla ci pensano Milinkovic, Pedro, Cataldi e Cancellieri, attori protagonisti del 4-0 finale. Sarri conferma Maximiano in completo magenta tra i pali del suo 4-3-3. C’è ancora Lazzari a destra, uscito acciaccato ma fuori pericolo, mentre a sinistra torna Marusic, in panchina contro la Triestina. Al centro Patric stringe i denti nonostante i fastidi al ginocchio destro. Altro gettone per lo spagnolo accanto a Romagnoli. Il numero 13 ci ha preso gusto e per la seconda volta di fila è tra i primi undici, sfiorando pure la gioia personale con una grande incornata. Promosso Marcos Antonio che, con un dedizione che calamita i cori dello Zandegiacomo, mette ordine in mezzo al campo. A scortarlo, neanche a dirlo, ci sono Milinkovic e Luis Alberto, sempre insieme in partita da quando il serbo ha raggiunto la squadra. Sarri non vuole pensare al mercato. Troppo importante risvegliare fin da subito l’affinità tra i due top player della linea mediana, con buona pace di Siviglia e Arsenal. Davanti ancora spazio per Felipe Anderson, inarrestabile sulla fascia destra in coppia con Lazzari. Una delle infinite accelerazioni del brasiliano al 17’ porta al vantaggio di Milinkovic da angolo. Al centro c’è il solito Immobile, fermo al palo ma comunque soddisfatto: "Nonostante le difficoltà del campo, con l’entusiasmo dei tifosi abbiamo lavorato al meglio. C’è un abisso rispetto all’anno scorso. Tecnicamente siamo forti e stiamo crescendo di testa. Ora vogliamo un Olimpico pieno". Detto, fatto, improvvisa impennata al botteghino: ieri alle 16 è partita la vendita libera degli abbonamenti, in serata staccate 3500 tessere per un totale di quasi 15 mila.

Ancora fischi per Acerbi. A sinistra torna lo scatenato Pedro che si conferma su di giri e al 21’ si beve mezza difesa avversaria, portiere compreso, trovando il quinto centro del suo ritiro e laureandosi capocannoniere. L’unico reduce dei titolari è Maximiano (fino al 60’) in una ripresa dove Cancellieri prova subito a prendersi la scena. Veronica e sinistro a giro che si stampa sulla traversa. Va meglio a Cataldi che al 50’, dopo aver vinto un contrasto, dal limite dell’area lascia partire un sinistro imparabile per Rener. L’estremo difensore è l’ultimo ad arrendersi per i suoi e al 58’ nega la gioia del gol a Romero su punizione. Il classe 2004, altra nota lieta del ritiro, è la solita scheggia impazzita sull’out destro: dribbla, sterza e pressa. Non sfonda sull’altra fascia invece Zaccagni, bloccato così come nelle gare precedenti. Discorso opposto per Cancellieri, che all’86’ si mette in proprio e con un tocco sotto cala il poker, ma stavolta il ginocchio destro lo costringe a lasciare il campo; solo una botta, nulla di preoccupante. Attento agli sviluppi del match tra una chiamata e l’altra anche Tare, impegnato a piazzare gli esuberi al più presto. Tra questi ci sono pure Acerbi, ancora beccato, e Raul Moro, subentrato a tre minuti dalla fine: sull’esterno ci sono Como e Verona. Ancora palestra infine per Casale, ko col ginocchio sinistro. Il suo momento deve ancora arrivare.


Il Tempo titola: "E' un'altra Lazio. Immobile sicuro: rispetto all’anno scorso c’è un abisso, siamo forti e conosciamo meglio Sarri. La carica del Capitano".

Prosegue il quotidiano romano: Il capitano indica la via. Ritiro che volge al termine ad Auronzo di Cadore. Oggi andrà in scena l'ultima sgambata: lavoro di scarico e poi la partenza per Venezia dove è programmato un charter alle 14. Nel penultimo giorno di preparazione alla prossima stagione, la Lazio ha affrontato in amichevole il Primorje, club di seconda divisione slovena. Un test che è servito a Sarri per capire i progressi della sua squadra, sotto tutti i punti di vista. Il tecnico in questi 17 giorni ha lavorato molto sui movimenti di reparto e sulle distanze. Pressing alto e recupero palla sulla trequarti avversaria. Richieste che la squadra è riuscita a soddisfare proprio nell'ultima amichevole prima del ritorno nella Capitale. E' f‌inita 4-0 per i biancocelesti, che hanno dominato il gioco senza mai andare in difficoltà. Di Milinkovic, Pedro, Cataldi e Cancellieri i gol che hanno deciso il match. Quattro su quattro dopo isuccessi contro l’Auronzo Calcio, il Dekani e la Triestina. Un bilancio positivo, come sottolineato anche dal capitano, Ciro Immobile. "L'importante credo sia la mentalità con cui affrontare le partite, devo dire che siamo cresciuti sotto questo punto di vista. Abbiamo affrontato tutte e 4 le amichevoli svolgendo un buon lavoro. Nonostante le difficoltà trovate a seguito del campo ci siamo allenati bene con il supporto dei tifosi e ci siamo preparati al top per il campionato".

Un percorso di crescita che il centravanti della Lazio ha certif‌icato con le sue parole al canale uff‌iciale. "C'è un abisso tra l'anno scorso e questo, anche a livello di entusiasmo", non ha usato giri di parole Immobile. Che poi ha aggiunto: "Le diff‌icoltà di un anno fa erano legate al cambio modulo, ma nonostante quello siamo f‌initi 5° in campionato. Credo che il lavoro svolto ha portato noi sulla strada giusta. Questa squadra è forte a livello tecnico e da settimane anche su quello tattico grazie al lavoro che stanno facendo il mister e lo staff". L'obiettivo è molto chiaro, ribadito per tutta la durata del ritiro. "I miei sono sempre collegati a quelli della squadra, se la squadra gira giro anche io. Sono contento dell'anno scorso e di quel che ho fatto. Abbiamo bisogno dell'affetto dei tifosi, e che l'Olimpico sia pieno". Inf‌ine um battuta sugli ultimi arrivati. "I nuovi stanno facendo bene, sono dei ragazzi dei quali avevamo bisogno, serviva un po' di aria fresca e dobbiamo ringraziare quelli che invece ci hanno salutato, hanno dato tutto per la maglia. Come ho detto serviva dare una rinfrescata dentro lo spogliatoio, è molto semplice entrare nel nostro gruppo perché noi mettiamo tutto a loro agio", ha concluso il capitano. Da valutare le condizioni di Casale e Cancellieri, entrambi alle prese con dei problemi al ginocchio. Qualche giorno di riposo prima di ritrovarsi per la partenza in vista dell'Austria. Uff‌icializzata ieri poi l'amichevole del 6 agosto con il Valladolid.


La Gazzetta dello Sport titola: "Battuto 4-0 il Primorje. Segna Milinkovic".

Continua la "rosea": È finito 4-0 il test giocato ieri ad Auronzo dalla Lazio con gli sloveni del Primorje. Per i biancocelesti reti di Milinkovic e Pedro nel primo tempo, Cataldi e Cancellieri nella ripresa (quest’ultimo è poi uscito per problemi a un ginocchio). Oggi la squadra rientra a Roma ed avrà tre giorni di riposo. Il 26 scatta il secondo ritiro, che si svolgerà a Grassau, in Germania, fino al 30, con due amichevoli (il 27 col Genoa, il 30 col Qatar). Ieri, nella prima giornata di vendita libera degli abbonamenti, impennata di sottoscrizioni: il dato totale è arrivato a 14.200 tessere.


► Tratte dal Corriere dello Sport, alcune dichiarazioni post-gara:

È diventato re con il suo popolo e con il suo popolo vuole continuare a regnare: "Abbiamo bisogno dell’affetto dei tifosi, che l’Olimpico sia pieno". Ciro Immobile è The King ed è anche The Best. Quattro titoli da cannoniere, una leggenda vivente, l’ultrabomber è sempre più il simbolo dell’io che si trasforma in "noi": "I miei nuovi obiettivi? Sono sempre collegati a quelli della squadra, se la squadra gira, giro anche io. Sono contento dell’anno scorso e di quello che ho fatto". Il capitano ha parlato a chiusura del ritiro, a Lazio Style Channel. Ha promosso la nuova Lazio: "L’importante credo sia la mentalità con cui affrontare le partite, devo dire che siamo cresciuti sotto questo punto di vista. Abbiamo affrontato tutte e 4 le amichevoli svolgendo un buon lavoro. Nonostante le difficoltà affrontate a causa del campo ci siamo allenati bene con il supporto dei tifosi e ci siamo preperati al top per il campionato". E’ un’altra Lazio, più pronta, sa cosa fare: "C’è un abisso tra l’anno scorso e quest’anno anche in quanto ad entusiasmo. Le difficoltà di un anno fa erano legate al cambio di modulo, ma nonostante questo siamo arrivati quinti in campionato. Credo che il lavoro svolto ci abbia portato sulla strada giusta". Ciro vede crescere una Lazio esuberante: "Questa squadra è forte sotto il punto di vista tecnico e da settimane anche rispetto a quello tattico grazie al lavoro che stanno facendo il mister e lo staff". I nuovi hanno portato freschezza e talento: "Stanno facendo bene, sono ragazzi di cui avevamo bisogno, serviva un po’ di aria fresca e dobbiamo ringraziare quelli che invece ci hanno salutato, hanno dato tutto per la maglia. Come ho detto serviva dare una rinfrescata dentro lo spogliatoio, è molto semplice entrare nel nostro gruppo perché mettiamo tutti nelle condizioni migliori per stare bene".

Pedro. Ciro ha chiuso il ritiro con soli due gol, capita. Pedro a quota 5, da capocannoniere, ha espresso un desiderio nell’ultimo anno di contratto: "Voglio vincere qualche trofeo con questa maglia perché ho vinto ovunque e mi manca qui". Proprio ovunque no... Lo spagnolo ha parlato a Dazn, è un vincente, non ha avuto paura di esagerare con i sogni: "Vincere il campionato non è una cosa così impossibile, sappiamo che è difficile perché ci sono tante squadre forti. Ma dobbiamo lavorare e fare le cose fatte bene". Ieri ha colpito partendo dalla destra, accentrandosi, scartandone due, ballando sulla linea di porta prima di segnare il 2-0: "Lo scorso anno abbiamo lavorato sulle idee di Maurizio, ma non è stato facile. Tanti giocatori erano nuovi ed era difficile capire, ma adesso partiamo con un altro punto di riferimento". Pedro sogna una Lazio in corsa su tutti i fronti: "In Europa League dobbiamo andare avanti e dobbiamo fare subito un bel girone anche se sarà difficile. Con la squadra che abbiamo dobbiamo puntare alla Champions perché possiamo farlo". Ha elogiato Marcos Antonio: "Mi sta piacendo molto in una posizione che è molto importante per la squadra. Può aiutarci con le sue caratteristiche. Gioca il pallone in maniera veloce". Patric ha fatto una promessa: "Se la Lazio vincerà l’Europa League andrò al rifugio sul Monte Agudo camminando. E’ una promessa".

Il programma. Il ritiro in pratica si è concluso ieri, stamattina è in programma una leggera seduta di allenamento, poi il rompete le righe. La Lazio oggi partirà da Auronzo, si ritroverà a Formello il 25 luglio e il 26 partirà alla volta della Germania. Farà base a Grassau, Alta Baviera. E giocherà due amichevoli in Austria (Genoa il 27 luglio e nazionale del Qatar il 30).



La formazione del primo tempo:
Maximiano, Immobile, Milinkovic-Savic, Marusic, Romagnoli, Luis Alberto;
Juan Bernabé e l'aquila Olimpia, Pedro, Felipe Anderson, Marcos Antonio, Lazzari, Patric




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