Giovedì 2 dicembre 2004 - Egaleo (Athinai), Stavros Mavrothalassitis - Egaleo FC-Lazio 2-2

Da LazioWiki.

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2 dicembre 2004 - 3123 - Coppa UEFA 2004/05 - Fase a gruppi - gara 4

EGALEO: Kljaevic, Papoutsis, Liapakis, Psomas, Christou, Chioros, Fotakis (76' Chatzis), Skopelitis (46' Barkoglou), Tsatsos, Manousakis (46' Agritis), Makris. A disposizione: Sidibe, Alexopoulos, Edusei, Nikolopoulos. Allenatore: Demol.

LAZIO: Peruzzi, Oddo, Oscar Lopez, Fernando Couto, Seric, Manfredini (66' S.Inzaghi), Dabo, Liverani (74' Siviglia), Cesar, Di Canio (68' Pandev), Muzzi. A disposizione: Sereni, Angeletti, Torroni. Allenatore: Caso.

Arbitro: Sig. Layec (Francia).

Marcatori: 9' Chioros, 13' Muzzi, 36' Muzzi, 54' Agritis.

Note: serata fresca, terreno in buone condizioni. Ammoniti Christou e Makris per gioco scorretto. Recuperi: 0' p.t., 3' s.t.

Spettatori: 1.000 circa.


L'esultanza di Roberto Muzzi
Roberto Muzzi festeggiato dai compagni
Un momento della gara

La Gazzetta dello Sport titola: "Lazio fuori, Caso quasi. Non batte l'Egaleo ed è eliminata, il destino del tecnico appeso a un filo. Muzzi segna una doppietta, ma la difesa concede troppo ai greci. È l'addio all'Uefa. Ufficializzato il d.s. Martino. Lotito: Tutti sotto esame, allenatore e giocatori".

Continua la "rosea": Finisce nel peggiore dei modi l'avventura europea della Lazio. In uno stadio di periferia, davanti a pochi intimi, la squadra di Caso non riesce ad avere ragione neppure del piccolo Egaleo, squadra cenerentola di un girone che la formazione romana chiude senza vittorie (nell'ultima giornata riposerà). Un successo contro la modesta formazione greca forse non sarebbe bastato, ma avrebbe se non altro consentito alla Lazio di continuare a sperare nella qualificazione, sia pur flebilmente, per altre due settimane. E invece la dodicesima partecipazione consecutiva ad una coppa europea si conclude con un mesto pari, che complica ulteriormente la situazione di Caso. La cui panchina è sempre più a rischio (la gara con la Juve di domenica diventa una sorta di ultima spiaggia, ma non è escluso l'esonero già nelle prossime ore, in pole position c'è Papadopulo). Il tecnico ha provato a giocarsela, presentando la formazione migliore possibile, considerando gli infortunati e i giocatori inutilizzabili. Tra i pali, a sorpresa, ha schierato Peruzzi, al debutto europeo stagionale. Se l'undici di partenza era il migliore, non altrettanto si può dire della concentrazione con cui i romani hanno affrontato la gara.

Certo, il momento è quello che è, le speranze di andare avanti in Uefa pochissime, il palcoscenico poco stimolante. Ma contro un avversario modesto, sarebbe stato lecito attendersi un pizzico di convinzione in più. E, invece, i laziali per "attivarsi" hanno avuto bisogno dell'1-0 dei padroni di casa. Che è arrivato, dopo appena 9', grazie a una dormita della difesa laziale, della quale ha approfittato Chioros, libero di controllare e girare in rete al centro dell'area. Punta nell'orgoglio, la Lazio ha cominciato a dare segnali di vita. Nulla di trascendentale, ma sufficiente a ribaltare il risultato. Operazione portata a termine tra il 13 e il 36', grazie alla prima doppietta laziale di Roberto Muzzi, che in entrambe le occasioni è imbeccato da Di Canio (molto bello il secondo assist). La Lazio è andata così all'intervallo in vantaggio e convinta che la pratica fosse stata già chiusa con il minimo sforzo. Ma l'Egaleo ci ha messo poco a rimettere in discussione tutto. Lo ha fatto al 9' della ripresa grazie ad Agritis, una delle due novità con cui il belga Demol ha proposto la sua squadra nella ripresa (con lui anche Berkoglou, entrambi peraltro sono abitualmente titolari). La Lazio ha accusato il colpo e rischiato di subire anche la terza rete (Peruzzi ci ha messo una pezza in un paio di occasioni). Caso ha provato a rianimare la squadra gettando in campo, uno dopo l'altro, Inzaghi, Pandev e Antonio Filippini. Ma la mossa non è servita.

In tribuna al fianco di Claudio Lotito c'era Gabriele Martino. L'ex d.s. della Reggina ha raggiunto l'accordo con il presidente della Lazio: sarà il direttore sportivo biancoceleste per i prossimi due anni. Il primo compito che lo attende è la soluzione del problema tecnico. "Sono felice di iniziare questa avventura, ci sarà molto da lavorare. Caso? Valuteremo attentamente la situazione". Accanto a Gabriele Martino il presidente Lotito aggiunge: "Da adesso sono tutti sotto esame: sia l'allenatore che i giocatori. Non è escluso che possa andar via anche qualcuno di loro". Lotito ha incontrato prima della gara Beppe Signori, che gioca in Grecia. Lotito ha però escluso che Beppe-gol (in rotta con l'Iraklis) possa rientrare nei piani della Lazio.


La Repubblica titola: "Sul campo della squadra greca i biancazzurri non riescono ad andare oltre il 2-2. Inutile la doppietta di Muzzi. Lazio, solo un pari con l'Egaleo. L'avventura in Uefa finisce qui".

Continua il quotidiano: La Lazio saluta la Coppa Uefa. Alla formazione di Mimmo Caso serviva necessariamente la vittoria sul campo dei greci dell'Egaleo, ma non c'è stato nulla da fare: alla fine le squadre si sono fermate sul 2-2. In una partita caratterizzata anche dalla buona prova del centravanti Muzzi, autore di una doppietta. La cronaca. Al 9' Chloros porta in vantaggio la squadra ellenica: sua la azione personale che si conclude con una precisa girata. E con Peruzzi sorpreso. Ma Di Canio e compagni non si demoralizzano, e provano subito a risollevare le sorti dell'incontro. E infatti al 13' la squadra romana agguanta il pareggio, grazie a un calcio di punizione di Muzzi. Ma la partita continua a regalare emozioni. Ad esempio al 35', quando Fotakis lascia partire un gran destro dalla distanza, con palla di poco fuori. Un minuto più tardi, assist Di Canio per Muzzi che appena dentro l'area, di controbalzo, beffa di nuovo il portiere greco. E sempre l'incontenibile attaccante biancazzurro al 42' calcia forte da fuori area; ma stavolta c'è una provvidenziale deviazione di Papoutsis.

Dunque, la prima frazione di gioco si chiude con la Lazio padrona del campo, e l'Egaleo incapace di costruire azioni offensive. Così nella ripresa Demol, tecnico della squadra greca, prova a cambiar volto alla sua formazione. Dentro due nuove punte, Barkoglou e Agriti,s per Makris e Manousakis. Mossa azzeccata. Al 54' una leggerezza difensiva di Couto consente proprio ad Agritis di presentarsi a tu per tu con Peruzzi: il suo pallonetto riporta il punteggio in parità. A questo punto anche Caso cambia l'assetto della sua formazione: dentro Simone Inzaghi e il macedone Pandev, per Manfredini e Di Canio. E due minuti dopo anche Antonio Filippini in campo, al posto di Liverani. Eppure, malgrado i cambi, i tentativi di schiodare il risultato si rivelano inutili e confusi. Con l'Egaleo che riesce a controllare il gioco, fino al triplice fischio del direttore di gara. E per la Lazio, l'avventura nel torneo continentale si chiude qui.


Il sito web "Uefa.com" commenta così la gara:

La Lazio non va oltre il 2-2 contro l'Egaleo FC, fanalino di coda del Gruppo E, e viene eliminata dalla Coppa UEFA. Una doppietta di Roberto Muzzi risponde al gol di Ioannis Chloros ma la squadra di Domenico Caso crolla nella ripresa incassando la rete del definitivo pareggio ad opera di Anastasios Agritis che costa al club romano l'uscita dalla competizione. Per l'ultima apparizione nella fasi a gruppi, il tecnico biancoceleste Domenico Caso si affida alla miglior Lazio con Angelo Peruzzi tra i pali, Massimo Oddo e Fernando Couto in difesa, Ousmane Dabo e Fabio Liverani a presidiare la linea mediana e Muzzi e Paolo Di Canio in attacco. Archiviate le fasi di studio iniziali, i padroni di casa passano in vantaggio. Passano solo nove minuti e Chloros mette a segno il primo gol della formazione ellenica nella competizione sfruttando nel migliore dei modi una sponda di Emmanouel Psomas. La Lazio non si scompone e quattro minuti più tardi ristabilisce le distanze con un calcio di punizione di Muzzi che si insacca alle spalle del portiere slavo Srdan Kljajevic. Fortificati dal gol del vantaggio e trascinati da un Di Canio in buona serata, i biancocelesti controllano la partita.

La formazione capitolina sfiora il gol poco dopo la mezzora con Dabo e passano ancora con Muzzi, abile a concludere in rete uno splendido lancio in profondità di Di Canio, otto minuti prima dell'intervallo. Il raddoppio laziale gela i greci che appaiono incapaci di abbozzare una reazione. Dopo l'interruzione, l'Egaleo rientra in campo con un atteggiamento molto più intraprendente ma ci vuole il miglior Kljajevic per neutralizzare un tiro da fuori di Di Canio. Dopo nove minuti la squadra di Demol pareggia con il nuovo entrato Agritis che supera Peruzzi con pallonetto da applausi. La Lazio accusa il colpo e i padroni di casa sfiorano il vantaggio con Thomas Makris ma il suo tentativo di scavalcare Peruzzi finisce tra le braccia del portiere laziale. I biancocelesti hanno l'occasione per riaprire la partita con Muzzi che manca l'intervento a porta vuota su invito aereo di Di Canio. I greci rispondono con un tiro di Konstantinos Papoutsis che sfiora il palo.

Incassato il gol del pareggio, la squadra di Caso si disunisce. Il tecnico biancoceleste inserisce anche Simone Inzaghi ma l'inerzia della partita non cambia. L'Egaleo controlla senza affanni fino al novantesimo e si rende anche pericolosa. Le occasioni per la Lazio si limitano a un colpo di testa di Goran Pandev che sfiora il palo. Non basta. La Lazio saluta la Coppa Uefa.