Sabato 21 Luglio 2012 - Auronzo di Cadore, stadio Rodolfo Zandegiacomo - Montebelluna-Lazio 0-6

Da LazioWiki.

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21 luglio 2012 - Auronzo di Cadore (BL), Stadio Rodolfo Zandegiacomo - Amichevole - inizio ore 17.30

MONTEBELLUNA: Careri (60' Pazzaia), Galardi (46' Prosdocimi), Frassetto (46' De Bortoli), Franchesen (46' De Vido), Lanzara, Bressan, Zanetti (46' Dal Maso), Vidotto (46' Marconato), Gazzola (46' Di Santo), Garbuio, Visentin (46' Ganeo). Allenatore: Mazzonetto.

LAZIO: Marchetti (46' Berardi), Garrido (57' Zauri), Dias (57' Stendardo), Diakite (46' Onazi), Konko (57' Cavanda), Lulic (57' Mauri), Cana, Hernanes (57' Ledesma), A.Gonzalez (57' Rozzi), Rocchi (57' Alfaro), Zarate (57' Candreva). A disposizione: Carrizo, Floccari, Kozak. Allenatore: Petkovic.

Arbitro: Sig. Candeo (Este) - Assistenti Sigg. Frigo e Labombarda.

Marcatori: 23' Zarate, 32' Hernanes, 63' Candreva, 65' Rozzi, 66' Rozzi, 86' Ledesma (rig).

Note:

Spettatori:


Mauro Zarate
Luis Pedro Cavanda
Hernanes
Mauro Zarate
Tommaso Rocchi
Abdoulay Konko
Senad Lulic
Il capitano biancoceleste in azione
Hernanes in azione
Alvaro Gonzalez si appresta a battere un corner

Dal Corriere dello Sport:

Lazio, Hernanes-Zarate gol: bella vittoria in amichevole. Altra goleada per i biancocelesti che battono 6-0 il Montebelluna nel ritiro di Auronzo di Cadore. A segno anche Candreva, Rozzi (doppietta) e Ledesma su rigore.

Altri sei gol. Travolto anche il Montebelluna, che gioca in serie D. Continua a crescere e raccogliere applausi la Lazio, ispirata da Zarate, Hernanes e Candreva, gli uomini di maggiore tasso tecnico, trascinata dalla poderosa spinta di Lulic e Gonzalez, i cursori di qualità. Per la terza uscita consecutiva di questo ritiro, Petkovic ha confermato il 4-4-2. Sembra, per il momento, il suo modulo preferito, anche se una scelta definitiva verrà compiuta più avanti. Su un campo reso pesantissimo dalla pioggia caduta sino alle tre del pomeriggio, la Lazio è partita subito all'assalto. Manovra alimentata da una propulsione offensiva costante sulle fasce laterali. Ci sono voluti più di venti minuti prima che Zarate sbloccasse il risultato, servito da un assist di Rocchi, ma il portiere del Montebelluna in avvio ha fatto miracoli sventando almeno quattro o cinque gol fatti. S'è aggiunto un palo di Rocchi prima che Hernanes raddoppiasse, innescato da una discesa di Garrido. Squadra corta, palla a terra, la ricerca del gioco. E' piaciuta molto la Lazio, ha convinto la coppia di centrocampo formata da Cana e Hernanes. Il brasiliano è costretto a correre molto, ma ha avuto la forza e la capacità per illuminare il gioco e spingersi anche in attacco a concludere. In più, ci ha messo tre o quattro recuperi pregevoli. L'albanese, con i suoi contrasti e il senso della posizione, gli ha coperto bene le spalle. Ma la conferma più importante è arrivata da Mauro Zarate, motivato come forse non s'era mai visto, coccolato da Petkovic, quasi al top della forma fisica e altruista. Ha duettato con Hernanes, spesso tornava indietro a prendere il pallone, ma lo scaricava subito e non ha mai insistito nelle azioni individuale.

Soprattutto a sinistra, con la poderosa spinta di Lulic e i continui inserimenti di Garrido, ha avuto la possibilità di ispirare il gioco della Lazio. Sul finire del primo tempo, Diakite si è fermato per un lieve infortunio. Petkovic ha arretrato Cana sulla linea difensiva e ha inserito Onazi. Al quarto d'ora della ripresa ha messo in campo l'altra Lazio. La squadra si è disposta con il 4-2-3-1: Ledesma si muoveva accanto al nigeriano. Alfaro unica punta con Candreva, Mauri e Rozzi (a sinistra) sulla linea dei guastatori. Il mister di Sarajevo ha risparmiato Floccari e Kozak. Sono bastati cinque minuti a Candreva per andare a segno (sesto gol in tre amichevoli), subito dopo ha trovato si è esaltato Rozzi con una doppietta. Prima ha segnato di sinistro in diagonale e poi ha concesso il bis, imbeccato da un passaggio filtrante di Candreva, con un movimento da vero centravanti. E' un ragazzo su cui investire. Ha chiuso il conto sul 6-0 il rigore provocato da Alfaro e trasformato da Ledesma.


Dalla Gazzetta dello Sport:

Lazio, sei gol al Montebelluna. Apre Zarate, piace Rozzi. La squadra di Petkovic dimostra di essere sulla buona strada: a segno anche Hernanes, Candreva e Ledesma. Il tecnico prova vari assetti tattici e l'aquila Olimpia stavolta si esibisce in modo perfetto.

Dopo le vendemmiate con Auronzo e Selezione Cadore la Lazio si limita ad un più umano 6-0 nella terza uscita stagionale, disputata con il Montebelluna (Serie D). Contro un avversario più impegnativo rispetto ai primi due la formazione di Petkovic conferma di essere sulla buona strada. Il tecnico propone inizialmente gli uomini che ieri con il Cadore avevano giocato solo 30 minuti. Con quattro eccezioni, però: Marchetti e Rocchi, che ieri erano rimasti a riposo, e Gonzalez e Diakite che viceversa contro il Cadore erano stati in campo per 60 minuti. Confermatissimo invece il modulo 4-4-2 con la manovra che si appoggia moltissimo sulle corsie esterne, dove da una parte agiscono Konko e Gonzalez e dall'altra Garrido e Lulic. Ancora in cabina di regia Hernanes con al fianco l'albanese Cana, mentre la coppia d'attacco stavolta è composta da Zarate e Rocchi. Sono proprio loro due nei primi venti minuti a confezionare 4-5 palle-gol, ma il risultato non si sblocca anche per le belle parate del portiere del Montebelluna Careri.

Così l'1-0 arriva solo dopo 23 minuti: a confezionarlo sono proprio Rocchi (che penetra in area sul versante sinistro) e Zarate che, servito dal capitano, deposita in rete. Dieci minuti più tardi il raddoppio di Hernanes con una comoda conclusione poco dentro l'area. Meriterebbe il gol pure Rocchi che colpisce un palo e si vede negare altri due gol dal portiere avversario. Dopo un'ora di gioco, sul risultato di 2-0, solita girandola di sostituzioni. Petkovic li cambia tutti ad eccezione di Cana che resta in campo fino alla fine. Entrano tutti quelli che 24 ore prima avevano giocato per 60 minuti: in mezzora mettono a segno altri quattro gol dopo i due della prima ora di gioco. Due ne realizza il giovane Rozzi che si fa apprezzare non solo per le marcature, le altre due reti sono opera di Candreva che si conferma il più brillante dell'intera rosa biancoceleste e di Ledesma su rigore. La seconda formazione, quella della mezzora finale, viene schierata da Petkovic con il 4-2-3-1 che aveva già provato nella prima settimana di allenamenti: chiare le intenzioni del tecnico di non ancorare la squadra ad un solo modulo. Infine, una menzione particolare per l'aquila Olimpia. Dopo la fuga in allenamento di mercoledì scorso, stavolta si esibisce prima della gara in maniera perfetta. Con grande sollievo da parte del pubblico.


Da La Repubblica:

Petkovic, prove di "vera" Lazio. Zarate ancora in evidenza. Contro il Montebelluna, a parte l'assente Klose, inizia l'undici che dovrebbe caratterizzare la prossima stagione. Finisce 6-0: belle doppiette dell'argentino e dell'emergente Rozzi, in gol anche Candreva e Ledesma.

Se nell'amichevole di ieri Petkovic era partito con una sorta di "Lazio B", contro il Montebelluna, salvo alcune eccezioni, il tecnico ha fatto una prova generale di quelli che potrebbero essere almeno inizialmente i futuri titolari. Mancano Klose, Ederson e Ledesma (entrato solo nel secondo tempo), ma sono le prime vere prove di come presumibilmente giocherà la Lazio nella prossima stagione. Il modulo scelto è sempre il 4-4-2: in porta Marchetti, davanti a lui da destra verso sinistra Konko, Diakite, Dias e Garrido; a centrocampo Hernanes e Cana i centrali, con Gonzalez e Lulic ad agire sulle fasce; davanti il tandem formato da Rocchi e Zarate. È proprio l'argentino a sbloccare il risultato: il gol (finta dalla sinistra a rientrare, portandosi il pallone sul piede destro) è molto simile a quelli realizzati nelle precedenti amichevoli da Maurito, sebbene questa volta fosse in posizione leggermente più avanzata. Ancora una volta tra i più propositivi l'ex giocatore dell'Inter che ha cercato di duettare con Rocchi e, soprattutto, con Hernanes. Il brasiliano, pur partendo dalla ormai abituale posizione di interno di centrocampo, ha assistito con buona frequenza la manovra realizzando anche la seconda e ultima rete della prima frazione di gioco. Niente gol a grappoli come nelle precedenti occasioni quindi, ma la Lazio ha destato comunque un'ottima impressione per ciò che riguarda la ricerca continua del fraseggio, dell'aggressività e delle accelerazioni sulle corsie laterali. Nel secondo tempo, inizia la girandola di cambi che portano i biancocelesti a schierarsi a tratti con un 4-2-3-1 con Alfaro unica punta e i trequartisti Rozzi, Mauri e Candreva a suo supporto. Il centrocampista romano va ancora a segno, dando continuità alla sua ottima media realizzativa di questo avvio di stagione. In rete anche il baby Rozzi (bella doppietta per lui) e Ledesma che, su calcio di rigore, porta il tabellino sul 6-0 conclusivo.

Al termine della partita ha preso la parola Lulic che ha presentato ancora una volta Petkovic, con cui ha avuto l'occasione di lavorare insieme ai tempi dello Young Boys: "Il mister già lo conoscevo, ma adesso lo conosciamo tutti. Sappiamo come lavora e quello che chiede. Vogliamo fare bene questa stagione, ci manca ancora un po' di forza, di velocità". Il bosniaco non teme che il salto dalla Svizzera alla Serie A possa creare problemi: "Sia in Svizzera che in Italia si gioca a calcio. Un bravo giocatore o un bravo allenatore si può confermare in qualsiasi Paese. In Italia non è molto conosciuto ma vediamo questa stagione cosa succede". Adesso c'è bisogno più che altro di migliorare la Lazio in generale, per cercare di prendere quello che è sfuggito negli anni passati: "Abbiamo sbagliato con le piccole squadre. Questo anno vogliamo confermarci e se possibile migliorarci sotto tutti i punti di vista. Fino ad ora, abbiamo lavorato bene. C'è ancora tanto tempo. Vogliamo arrivare alla Champions". A livello personale il desiderio è il medesimo: "Il secondo anno è sempre il più difficile. Mi voglio confermare, ma questo riguarda tutta la squadra. Vogliamo migliorare".

I biancocelesti si sono sempre schierati con il 4-4-2, un modulo che mette in risalto le sue caratteristiche: "Sono tre partite che giochiamo così e abbiamo fatto bene. Però per capire a che punto stiamo, dobbiamo aspettare mercoledì e giovedì, quando giocheremo contro squadre più forti. Con questo sistema comunque ci siamo trovati tutti bene, ma c'è ancora tanto da lavorare". Fino a questo momento ci sono due giocatori in particolare che hanno impressionato Lulic: "Candreva sta facendo un gran lavoro, sta facendo molti gol. Anche il giovane Onazi. Speriamo che questa forma ci sia anche quando inizia il campionato". In chiusura una battuta sul suo futuro, assolutamente tinto di biancoceleste: "Ho un contratto per quattro anni e sono molto contento. Voglio continuare con la Lazio".




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