Sabato 7 giugno 2014 - Rimini, stadio Romeo Neri - Lazio-Torino 3-4 d.t.s.

Da LazioWiki.

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7 giugno 2014 - Campionato Primavera - Final Eight, Semifinali - inizio ore 21.00

LAZIO: Strakosha, Pollace, Ilari, Filippini, Seck, Murgia (75' Pace), Elez, Crecco (17’ Antic), Tounkara, Palombi, Oiokonomidis (2' s.t.s. Paterni). A disposizione: Guerrieri, De Angelis, Mattia, Perocchi, Steri, Silvagni, Sterpone, Milani, Rossi. Allenatore: S. Inzaghi.

TORINO: Saracco, Bertinetti, Ignico, Ientile, Barreca, Graziano (1’ s.t.s. Coccolo), Comentale, Parodim Aramu (14’ s.t.s. Capello), Pardini (64' Morra), Gyasi. A disposizione: Gilardi, Migliore, Fissore, Rosso, Moreo, Capocelli, Pautassi, Rosa Gastaldo, Barale. Allenatore: Longo.

Arbitro: Sig. Piccinini (Forlì) - Assistenti Sigg. Galetto e Baccini - Quarto uomo Sig. Di Martino.

Marcatori: 6' Aramu, 18’ Aramu, 27' Oikonomidis, 30' Seck (aut), 38' Oikonomidis, 49' Palombi, 12' s.t.s. Morra.

Note: ammoniti Ignico, Bertinetti, Parodi, Elez, Ientile, Graziano per gioco scorretto, Comentale e Morra per comportamento non regolamentare. Angoli 9-3. Recuperi: 3’ p.t., 3’ s.t., 0’ p.t.s, 3' s.t.s.

Spettatori: 1.000 circa.


La formazione iniziale biancoceleste
I due tecnici a colloquio
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Una fase di gioco
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Luca Crecco
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Mamadou Tounkara
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Luca Crecco, seriamente infortunato, esce dal campo dopo i soccorsi
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Christoforos Oikonomidis in azione
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La sfortunata autorete di Moustapha Seck
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Lorenzo Filippini
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Un momento della gara
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La Gazzetta dello Sport titola: "Inzaghi jr k.o. davanti a Pippo. Toro in finale ai supplementari".

Continua la "rosea":

Al terzo tentativo ha esorcizzato la maledizione Lazio. E lo ha fatto da protagonista, con una doppietta. Mattia Aramu cancella la delusione delle ultime due Final Eight, con la doppia eliminazione del suo Torino contro i biancocelesti. Il Toro torna in finale 20 anni dopo il derby perso contro la Juve di un certo Alessandro Del Piero, allora in gol. Aramu è uno dei segreti del Torino di Moreno Longo (anche lui in campo con i granata nella finale 1993-94), la vera arma in più analizzando la stagione: vicecapocannoniere del campionato con 17 gol (senza rigori) in 23 partite. Il Toro elimina ai supplementari, con una rete di Morra, la Lazio di Simone Inzaghi sotto gli occhi fratello Pippo, suo primo tifoso, corso a Rimini con papà Giancarlo per sostenerlo. Ma il pensiero dei biancocelesti è per Luca Crecco, uscito a seguito di un brutto scontro con Ignico, che lo ha colpito con una ginocchiata al petto. Trasportato all’ospedale Infermi di Rimini, le condizioni di Crecco sono serie: due costole e clavicola rotta e uno pneumotorace.

Il Toro si è distinto proprio per la compattezza, ma il talento di Aramu è stato decisivo. Esterno destro del tridente con un solo "piede", il sinistro, sa esaltare accentrandosi e cercando la porta dalla distanza, come fa Cerci con i grandi di Ventura. Dotato di ottima tecnica e di un buon fisico, la specialità di Mattia sono i calci piazzati. I suoi calci d’angolo ricordano quelli di Sinisa Mihajlovic: fucilate a rientrare verso la porta, veri e propri tiri dalla bandierina, nella speranza di trovare anche la deviazione amica. Per i portieri è un incubo, come lo sono le punizioni dal limite, che Aramu sa calciare forte sul palo del portiere o a giro sulla barriera come fosse la cosa più naturale del mondo. La storia di Aramu è una vita in granata, una maglia che indossa come seconda pelle da quando aveva 7 anni. Delle quattro panchine vissute in questa stagione con la prima squadra, la più prestigiosa è stata quella a San Siro contro l’Inter. Lì, probabilmente, l’emozione sarà stata più forte: il tempio del calcio italiano sarebbe stato lo scenario più adatto per il debutto in A. Ma Ventura non gli ha concesso nemmeno un minuto, quello che a volte basta per cambiare la storia.


Il Corriere dello Sport titola: "Primavera: Lazio fuori con il Torino. Ai supplementari è 4-3! La squadra di Simone Inzaghi non potrà difendere il titolo della stagione passata: passano i granata grazie al gol di Morra al 115'. Inutile la rimonta dal 3-1 al 3-3 ma quante occasioni sprecate per i biancocelesti".

Prosegue il quotidiano sportivo romano: Il Torino conquista la finale scudetto del campionato Primavera. Successo pirotecnico contro la Lazio al Romeo Neri di Rimini con i granata che alla fine conquistano il successo grazie al gol di Morra al 115'. Sotto 2-0 nei regolamentari (doppietta di Aramu) la squadra di Inzaghi prima va sul 2-1 (Oikonomidis), poi ancora sul 3-2 (sempre Oikonomidis), infine nella ripresa trova il 3-3 con Palombi. Il risultato non si schioda più fino ai supplementari quando Morra mette in rete il gol che vale la finale di mercoledì prossimo. L'avversaria uscirà dalla sfida tra Chievo e Fiorentina di domenica sera. Ma per il calcio la sfida tra Lazio e Torino è davvero un grandissimo spot. Inzaghi deve fare i conti con le squalifiche di Lombardi e Minala. In attacco sceglie Tounkara e Oikonomidis. Dall'altra parte Longo schiera il tridente formato da Aramu, Gyasi e Pardini. In avvio è subito il Torino a fare la partita e la squadra di Longo va immediatamente sul 2-0 grazie ad Aramu che al 6' e al 18' dà il doppio vantaggio ai granta. I biancocelesti non si arrendono e con Oikonomidis accorciano sul 2-1. Gli uomini di Simone Inzaghi si riversano in avanti ma lasciano troppo scoperta la difesa e uno sfortunato autogol di Seck permette al Torino di portarsi sul 3-1. Passano solo 11' e la Lazio trova il secondo gol che riapre nuovamente la sfida. Ancora una volta è Oikonomidis a sfruttare un'azione prolungata in area. L'arbitro Piccinini ammonisce Parodi che tenta di salvare la palla con la mano quando questa aveva già varcato la linea di porta. Prima della fine del primo tempo la Lazio tenta anche di trovare il pareggio ma la difesa del Toro regge.

Nella ripresa la squadra di Inzaghi si riversa in attacco e al 49' è Palombi a trovare l'incredibile 3-3 mettendo in rete un facile tap-in dopo il palo colpito da uno straordinario Oikonomidis. La Lazio ci crede e sembra più in palla del Toro che si limita ad azioni in contropiede. I biancocelesti manovrano a centrocampo e soprattutto con Tounkara vanno vicini al pareggio ma la difesa granata non si lascia sorprendere. Con il passare dei minuti la gara si fa più equilibrata, ma anche più nervosa con l'arbitro che deve tenere a bada l'irruenza di più di un giocatore. Nel finale ancora Tounkara ed Elez vanno vicino al vantaggio ma il Toro resiste. Dopo tre minuti l'arbitro fischia la fine mandando la sfida ai supplementari. Nessun cambio per Lazio e Torino che rientrano in campo abbassando notevolmente i ritmi rispetto ai regolamentari facendo attenzione più a non lasciare spazi che a cercare il gol qualificazione. Da questo punto di vista i calci piazzati diventano fondamentali ed è proprio in queste situazioni che si creano i pericoli maggiori. Elez impegna severamente Saracco sugli sviluppi di una punizione di Antic e poi è Pollace a scheggiare la traversa sugli sviluppi dell'azione. Dall'altra parte il Toro continua ad agire più sulle ripartenza ma la Lazio è attenta e brava a chiudere gli spazi. Nel secondo tempo supplementare un cambio per il Torino che inserisce Coccolo al posto di Graziano. Pronti via e subito pericolosa la Lazio che con Antic da lontanissimo, direttamente da centrocampo, colpisce in pieno la traversa. Inzaghi sente che la partita può essere chiusa prima dei rigori e mette Paterni al posto di un esausto Oikonomidis. La mossa però non dà i frutti sperati al tecnico biancoceleste che osserva i suoi affidarsi più ai lanci lunghi che ad una manovra corale. Dall'altra parte è il Toro a crederci di più e su una palla sporca è Morra a fare il gioco di prestigio e a mettere in rete il gol che vale la finale scudetto. Il destro è imparabile per Strakosha e i granata si prendono la finale. L'arbitro concede tre minuti di recupero, Longo si infuria ma la Lazio dice addio alla corsa scudetto. Il Toro ora aspetta la vincente tra Chievo e Fiorentina per la finalissima che varrà il tricolore.


Il Tempo titola: "Il Torino ferma i ragazzi di Inzaghi".

Prosegue il quotidiano romano: Si ferma sul più bello il volo della Lazio che non riesce nell’impresa di regalarsi per la terza volta in tre anni la finale e al Romeo Neri di Rimini esce sconfitta 4-3 dal Torino ai tempi supplementari. I campioni d’Italia si arrendono ai granata, che affronteranno nella finalissima di mercoledì una tra Chievo e Fiorentina, mentre Inzaghi vede in parte ridursi le chances di vivere la sua prima esperienza da allenatore di serie A come possibile sostituto di Reja. In piena emergenza senza Lombardi e Minala squalificati, con Fiore infortunato e senza capitan Serpieri, Inzaghi conferma il 4-3-3, ritrova Seck e s’affida a Palombi nel tridente d’attacco con Tounkara e Crecco. Il Torino di Longo risponde con un modulo speculare e Aramu, Gyasi e Pardini in avanti. Subito gara in salita per i biancocelesti, dopo 6 minuti Aramu porta in vantaggio i granata con un gran sinistro che batte Strakosha, mentre al quarto d’ora Crecco è costretto a uscire in barella dopo una brutta entrata su di lui di Ignico, che viene ammonito. Al suo posto Antic, ma la Lazio viene di nuovo colpita a freddo sempre da Aramu, che realizza il 2-0. Al minuto 27 si riapre la gara con il gol di Oikonomidis.

Emozioni a non finire al Romeo Neri: al 30’ i granata ristabiliscono le distanze con l’autogol di Seck, che devia nella propria porta. Sembra tutto da rifare, ma in mischia trova il gol con un’incornata sempre l’australiano Oikonomidis. Ora è un’altra Lazio, 3 minuti di recupero e si va al riposo sul 3-2 per il Torino. Nella ripresa nessun cambio, dopo 5 minuti rimonta completata per gli Inzaghi boys con Palombi che fa 3-3. Le due squadre si studiano, la posta in palio è alta e nessuna delle due vuole scoprirsi. Cambia Inzaghi, dentro Pace e fuori Murgia, ma nonostante la Lazio ci provi, finisce il tempo regolamentare e si va ai supplementari per sancire la prima finalista tra biancocelesti e granata. Non cambia il risultato dopo il primo tempo supplementare, inizia il secondo e al 117 Morra trafigge Strakosha e le speranze della Lazio di poter andare in finale.


Tratte dal Corriere dello Sport, alcune dichiarazioni post-gara:

Lasciano il campo in lacrime i giocatori della Lazio. Sono provati dalla partita e soprattutto dall’epilogo. La fine della battaglia è uno stordimento generale proprio per come è finita. Simone Inzaghi tira fuori gli artigli: "Sono orgoglioso di questa squadra. Abbiamo dato tutto, abbiamo fatto una grande prestazione. Soltanto nel primo quarto d’ora ci sono state delle difficoltà che ci hanno complicato la vita, poi siamo cresciuti e a un certo punto eravamo padroni del campo". Ci teneva tantissimo Inzaghi a portare la Lazio alla terza finale consecutiva e ci teneva sotto gli occhi del fratello Pippo che prima della gara è entrato in campo per salutarlo e poi ha seguito tutto dalla tribuna circondato da tanta gente. Autografi a volontà e soprattutto selfie. Sperava tanto Superpippo di lasciare poi la scena soltanto al fratello. "Usciamo a testa alta – osserva ancora Simone Inzaghidopo aver dato il massimo e anche di più. La Lazio è stata protagonista e avrebbe meritato la finale".

"Ai ragazzi in panchina – riprende il tecnico – ho detto che meritavamo di vincere specie nel secondo tempo dove abbiamo prodotto tantissimo. Ai supplementari può sempre succedere di tutto, però non ci hanno fatto un tiro in porta ed è accaduto l’incredibile a poco dalla fine. Il gol c’è scappato e ha premiato il Torino". Inzaghi non s’è dato pace, e rientrando negli spogliatoi ha alzato lo sguardo verso lo stanzone granata facendo i complimenti agli avversari. "Questo è il calcio – ha aggiunto – e va accettato. Rimangono davvero i rimpianti per come abbiamo giocato e per un risultato che ci è sfuggito". Moreno Longo, tecnico granata, dedica le sue prime parole alla Lazio: "Il mio pensiero va a Crecco. Il ragazzo ha subìto un infortunio che mi dicono serio e gli mandiamo un grande in bocca al lupo. Ci dispiace per questa nota stonata in una serata dove si è visto buon calcio e dove credo che la gente si sia divertita. Abbiamo vinto contro la squadra più forte d’Italia".



Galleria di immagini sulle reti della gara
La prima rete torinista
Il raddoppio granata
Christoforos Oikonomidis accorcia le distanze
L'autorete di Moustapha Seck
La rete del 2-3 biancoceleste
Simone Palombi realizza il 3-3
La rete-vittoria per i granata




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