Bova Raoul

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Raoul Bova

Nato a Roma il 14 agosto 1971. Figlio di un dipendente dell'Alitalia e di una casalinga, cresce come un comune ragazzo degli Anni Settanta-Ottanta e, dopo essersi diplomato all'Istituto Magistrale, si iscrive all'ISEF, abbandonando però gli studi molto prima della fine dei corsi. La carriera sportiva, infatti, lo assorbe totalmente. A 16 anni è già campione italiano giovanile di nuoto nei 100 metri stile dorso, entrando nella squadra S.S. Lazio. A 21 anni, la leva obbligatoria lo costringe a entrare nel corpo dei Bersaglieri e, terminato l'obbligo militare, si iscrive ai corsi di recitazione della scuola Beatrice Bracco di Roma, studiando con Michael Margotta, ma abbandona prestissimo anche questi, per tuffarsi, nel 1992, nello sceneggiato televisivo di Stefano Reali Una storia italiana, con Sabrina Ferilli e Giuliano Gemma, biografia dei fratelli Abbagnale, campioni del canottaggio italiano. Il suo debutto sul grande schermo avviene grazie a Pino Quartullo che lo sceglie per Quando eravamo repressi (1992), poi lo stesso anno prenderà parte a uno dei peggiori film italiani in circolazione Mutande pazze di Roberto D'Agostino: mitica la scena in cui Eva Grimaldi lo denuda in una rimessa. Due anni più tardi, tenta ancora la strada televisiva, pur sempre nei panni di attore, con La Piovra 7 – Indagine sulla morte del commissario Cattani, nel quale veste i panni del Vicecommissario Gianni Breda. Ma non sarà l'unica Piovra alla quale prenderà parte, eccolo infatti in un nuovo ruolo, quello del Capitano Carlo Arcuti, ne La Piovra 8 – Lo scandalo (1997) e La Piovra 9 – Il patto (1998). Nel 1993, ancora non famoso, si impone all'attenzione delle teenagers grazie al film di Carlo Vanzina Piccolo grande amore, dove interpreta un comune ragazzo italiano che non sa di essersi innamorato della Principessa del Liechtenstein interpretata da una desaparecida Barbara Snellenburg. Viene riconosciuto dall'Italia come uno dei più bei ragazzi in circolazione nel panorama cinematografico italiano, che infatti lo inserisce subito nel cast di Palermo – Milano solo andata (1995) di Claudio Fragasso, accanto al fior fiore degli interpreti di casa nostra, fra cui una minuta Romina Mondello, con la quale intreccerà una lunga relazione. Lina Wertmüller, non indifferente al fascino di questo attore romano, lo sceglie per apparire nella pellicola Ninfa plebea (1996), e successivamente anche nel film tv Francesca e Nunziata (2001), accanto a Sophia Loren e Claudia Gerini. Si lascia andare alla sua prima scena di nudo ne La lupa (1996), trasposizione dell'opera omonima di Giovanni Verga che porta la firma di Gabriele Lavia, poi viene diretto da Franco Giraldi nel drammatico La frontiera(1996). Spesso compagno di set di Maria Grazia Cucinotta, recita con lei ne Il sindaco (1996) di Pupi e Antonio Avati e nel film tv Il Quarto Re (1998) di Stefano Reali. Torna poi a recitare per Fragasso, accoppiato a Raz Degan (altro bello della tv), in Coppia Omicida (1998). Il suo ruolo migliore, almeno in Italia, è considerato quello delle tre serie di film tv Ultimo (1998, 1999 e 2004), che lo vede come protagonista nella parte del carabiniere Roberto Di Stefano, nome in codice (per l'appunto) "Ultimo", intento a combattere contro i traffici illeciti della mafia. Esportato anche all'estero, appare accanto a Madonna in una pubblicità della Max Factor. Poi, dopo aver partecipato a un episodio di Distretto di polizia (2000), si fa ritrarre nudo nel calendario di MAX del 2000, spopolando fra i muri delle camerette delle ragazze. Grande amico di Giorgio Armani - anche perché gli ha fatto da testimone per la linea Giorgio Armani Eyewear (ma anche di Gap) – e dell'attore Alessandro Gassman, trova la sua perfetta dimensione soprattutto nelle fiction televisive, passando dal poliziesco Il testimone (2001) di Michele Soavi al più internazionale I gioielli di Madame de… (2001) di Jean-Daniel Verhaeghe. Avati lo rivorrà poi nel medievale I cavalieri che fecero l'impresa, mentre in America sarà nientemeno che l'antagonista di Sylvester Stallone nel pessimo flop Avenging Angelo – Vendicando Angelo (2002). Per interpretare San Francesco d'Assisi, patrono d'Italia, nella fiction Francesco (2002) di Soavi, perde ben 14 chili, che riprenderà quando porterà a teatro tre spettacoli: "Mexico and clouds", "Macbeth clan" e "Cold Blooded animals". Scelto da Ferzan Ozpetek per interpretare il vicino spiato e che spia di Giovanna Mezzogiorno ne La finestra di fronte (2003), seduce, di seguito, Diane Lane ne Sotto il sole della Toscana (2004). Dopo un breve flirt con Sharon Stone, sposa la veterinaria Chiara Giordano, figlia del famoso avvocato matrimonialista Annamaria Bernardini de Pace. Dalla Giordano avrà due figli: Alessandro Leon e Francesco. Negli States è molto conosciuto per Alien Vs. Predator (2004), horror fantascientifico di Paul W.S. Anderson, ma si fa volto più notorio quando partecipa alla serie tv What About Brian (2006) e The Company (2007). Tornato in Italia, Mohsen Melliti lo dirige in Io, l'altro (2006) del quale è anche produttore, ed eccolo ancora nel tubo catodico con Nassiryia – Per non dimenticare (2007). Ritroverà la sua ex fiamma Romina Mondello e molti dei suoi ex compagni di lavoro nel continuo di uno dei film che l'ha reso più celebre Milano – Palermo: il ritorno (2007) di Fragasso, per poi scegliere Gabriele Lavia in Liolà (2007).

(Biografia tratta da My movies.it).

L'attore non ha mai nascosto la sua spiccata simpatia per la Lazio anche per il fatto di aver gareggiato nel nuoto per i colori biancocelesti.