Lichtsteiner Stephan

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Stephan Lichtsteiner

Difensore, nato a Adligenswil nel Cantone di Lucerna il 16 gennaio 1984.

Nel 1985 il papà di Stephan partecipa alla fondazione dell'FC Adligenswil, sperando forse che i gol del figlio avrebbero un giorno contribuito ai successi della squadra locale. L'amore di Lichtsteiner per il calcio del resto emerge subito: nel 1996, a dodici anni, il ragazzo è già nel settore giovanile del Lucerna. Il 12 ottobre 1999 esordisce con la nazionale U15 contro la Francia a Bry-sur-Marne. Il piccolo calciatore capisce di poter diventare professionista. Il passaggio al Grasshoppers, società rinomata per l'ottimo lavoro con i giovani, contribuisce alla formazione del difensore. I genitori acconsentono al trasferimento a Zurigo a patto che il figlio continui a studiare. Per un periodo, Lichtsteiner si divide infatti tra il campo da gioco e l'apprendistato commerciale presso gli uffici di una nota società finanziaria. Stephan tiene duro senza lamentarsi: "La vita non si esaurisce nello sport d'élite, non voglio precludermi nessuna possibilità. Basta un attimo e un infortunio ti distrugge tutti i sogni". "Licht" inizia a fare sul serio col Grasshoppers, esordendo nel massimo campionato elvetico nel 2001. Nella stagione 2002/03 vince il titolo nazionale. Due anni dopo è ceduto al Lille in Francia e alla prima stagione contribuisce al raggiungimento del terzo posto finale. Al termine del torneo disputato con il Lille, il giovane terzino destro è inserito dalla stampa sportiva nell'undici ideale del campionato. La Lazio lo acquista per 1,8 milioni di euro nell'estate del 2008, facendo siglare al ragazzo un contratto sino al 2013. Lichtsteiner segna la sua prima rete in Italia nel derby di ritorno della stagione 2008/09, vinto dalla Lazio per 4-2. Solleva subito una Coppa Italia, in finale contro la Sampdoria, e si aggiudica anche la successiva Supercoppa Italiana. Lo "svizzerotto" entra presto nel cuore dei tifosi laziali, sedotti dallo spirito combattivo e generoso del ragazzo. A Roma Stephan è ribattezzato "Forrest Gump" - l'eroe instancabile interpretato da Tom Hanks nel film premio Oscar - per l'inesauribile propensione alla corsa. Dopo tre ottime stagioni in maglia biancoceleste, Lichtsteiner passa quindi alla Juventus. Saluta la Lazio dopo 100 presenze e 3 reti in campionato. A Torino diviene presto un pupillo del tecnico Antonio Conte: vince subito lo Scudetto da protagonista. Nel corso della sua esperienza bianconera, Stephan conquisterà altri sei titoli oltre a svariate coppe nazionali. Anche il nuovo allenatore della Juve, Massimiliano Allegri, fa dello svizzero un punto fermo della sua formazione. Lichtsteiner lascia l'Italia nel 2018 per chiudere la carriera in Germania con l'Augsburg nel 2020, dopo una breve e sfortunata esperienza in Premier League con la maglia dell'Arsenal.

Lichtsteiner (m. 1,81, per kg 72) esordisce con la Svizzera contro il Brasile il 15 novembre 2006: si conferma pilastro degli elvetici per oltre un decennio, partecipando da protagonista ai maggiori tornei internazionali. Esterno di difesa dalle spiccate doti offensive, ma abile anche in fase di copertura grazie ai dettami tattici acquisiti in Italia, Stephan è stato per anni uno dei migliori calciatori della Serie A. Dopo l'addio alla Lazio, alcune sue dichiarazioni polemiche (e qualche esultanza eccessiva da avversario...) lo hanno reso inviso a gran parte della tifoseria. Nel corso del tempo, il ragazzo ha comunque rivisto le proprie posizioni, manifestando affetto e gratitudine nei confronti della piazza che lo ha lanciato ai massimi livelli. Molto attivo nel sociale, "Licht" lega spesso il proprio nome ad attività umanitarie.


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