Pietrangeli Nicola

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Nicola Pietrangeli
Foto Getty Images

Nicola Pietrangeli nasce a Tunisi l'11 settembre 1933 da padre italiano e madre franco-russa. Nome completo Nicola Chirinsky Pietrangeli. E' stato uno dei più grandi tennisti mondiali di ogni tempo e dichiarato tifoso Laziale. Gioca nel ruolo di mezzala sinistra nelle giovanili dalla Lazio nella stagione 1951/52.

Grande curatore dello stile, giocatore di fondo campo, micidiale nei passanti, forte nel rovescio, un po' meno nel dritto, notevole la sua smorzata, Pietrangeli appartiene a quella categoria di campioni che vincono molto ma non tutto quello che avrebbero meritato. Ha disputato in coppa Davis 164 incontri (120 successi) senza mai riuscire a conquistarla, se non nel 1976 a Santiago del Cile come capitano del quartetto formato da Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci e Antonio Zugarelli. Nel 1959 e nel 1960 Nicola Pietrangeli si aggiudica il Roland Garros e viene universalmente riconosciuto come il campione del mondo sulla terra battuta. L'appellativo viene confermato con la vittoria agli Internazionali d'Italia del 1961. Saranno 22 le sue partecipazioni a questa competizione. Pietrangeli è stato il più grande tennista italiano di sempre con le sue quattro finali al Foro Italico e i due successi al Roland Garros. Anche a Wimbledon i suoi numeri sono degni di nota, a partire dalle ben diciotto partecipazioni al torneo britannico. Nelle classifiche mondiali Nicola Pietrangeli raggiunge la terza posizione nel 1959 e nel 1960.

Dotato di un fisico straordinario, Nicola non si sentiva schiavo degli allenamenti. Coltivò, anche all'apice della carriera, una grande passione per il calcio. Nei tardi anni 40 fece parte delle squadre giovanili della Lazio che si allenavano alla Rondinella, mentre negli anni 50 era presente come giocatore, salvo impegni tennistici, a tutte le partite infrasettimanali di allenamento. Appena libero da impegni, e soprattutto dopo aver abbandonato la carriera agonistica, era facile vedere Pietrangeli in tribuna per seguire le gesta dei colori biancazzurri. Ai tempi dello scudetto del 1974 si allenò spesso con la squadra di Maestrelli al Tor di Quinto.





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