Sabato 17 agosto 1974 - Livorno, stadio Ardenza - Livorno-Lazio 0-2

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17 agosto 1974 - Amichevole pre-campionato 1974/75

LIVORNO: Mascella (75' Tuccella), Del Frati (38' Bordalini), Francese, Salvadori, Zanoli, Porri (60' Tramonti), Graziani, Lombardi (55' Bianchini), Garzelli (65' Brilli), Torresani (55' Lugheri), Cracchiolo. All. Lojacono.

LAZIO: Pulici, Petrelli (46' Polentes), Martini, Wilson, Oddi, Nanni (46' Inselvini), Garlaschelli (46' Franzoni), Re Cecconi (75' Borgo), Chinaglia, Frustalupi (65' Tripodi), D'Amico (46' Badiani). All. Maestrelli.

Arbitro: Sig. Pieri di Genova.

Marcatori: 31' Chinaglia, 66' Badiani.

Note: serata afosa, terreno buono. Ammoniti Porri e Martini.

Spettatori:

Lenzini e Wilson
Martini, il presidente del Livorno Martelli, Franzoni e Badiani prima della partita

A Pievepelago, i campioni d'Italia affrontano nella fase preparatoria al prossimo campionato, il Livorno che è squadra molto più consistente rispetto a quella affrontata mercoledì scorso. Non sono molti gli spettatori sugli spalti del vecchio stadio Ardenza, caldo e soprattutto i prezzi (7500 lire un posto di tribuna centrale) hanno tenuto lontano il grande pubblico. Speculare su queste amichevoli che non incantano nessuno non è mai produttivo. La Lazio oltre a tutto, per ora, non sembra voglia offrire emozioni anticipate. Soltanto Chinaglia. come al solito, fa chiasso. Per un anno il centravanti campione d'Italia ha chiesto 100 milioni di reingaggio al presidente Lenzini che, fatalmente, finirà per concederglieli. Lenzini comincia soltanto adesso a pagare lo scudetto.

Intanto Chinaglia gioca e non reagisce come Riva perché, a differenza di Riva, vanta determinate garanzie da parte della sua società. Maestrelli schiera la squadra titolare che è la stessa dello scorso anno. Alle 21,35, dopo premiazione a Maestrelli, Chinaglia e Wilson, si inizia l'amichevole. Appena tocca la palla Chinaglia viene subito fischiato. Al 3' calcia altissimo una punizione da venti metri e il coro contro di lui si fa assordante. Il Livorno, naturalmente, non sta ad assistere. Assorbe senza danni la sfuriata iniziale dei campioni e parte all'attacco, tanto che al 7' Cracciolo entra in area e impegna seriamente Pulici, costretto a salvarsi in corner. Per i successivi dieci minuti, Wilson deve impegnarsi quattro volte nel bloccare le incursioni della squadra amaranto, mentre all'attacco Chinaglia, sempre fischiatissimo, non riesce facilmente a liberarsi dalla guardia di Zanoli.

Stessi uomini, stesso gioco dello scorso anno. La Lazio si chiude in nove uomini quando deve difendersi e con nove uomini attacca quando cerca il gol. In alcuni momenti si rivedono già gli schemi briosi e costruttivi della scorsa stagione. La squadra corre e per ora poco importa se deve subire la prevalenza offensiva dei padroni di casa in un'amichevole di agosto. Qualche timido applauso per Chinaglia al 23'. Long John sfiora il gol con una punizione ad effetto dopo aver fatto finta di voler calciare forte. Si ritrova nei fischi, però, un minuto dopo perché, a due passi dal portiere Mascella, calcia altissimo.

Alla mezz'ora la migliore azione della Lazio, che sembra decisa ad assumere l'iniziativa. Avanza Petrelli il quale, da trequarti di campo, appoggia verso il lanciatissimo Chinaglia. In corsa il centravanti salta Zanoli, si porta a destra ed effettua un cross sul quale si avventa Garlaschelli: il suo tiro è centrale e Mascella si salva in tuffo. Al 32, arriva, comunque, il gol laziale. Ancora Petrelli avanza e questa volta tira. Mascella respinge come può. Chinaglia lo trafigge da pochi passi: uno a zero. Al 40' il terzino Del Frati si scontra con Oddi e lascia il campo in barella. Il giocatore ha riportato la frattura del perone della gamba sinistra, ed è stato subito ingessato.

Il tempo si chiude con una punizione calciata fortissimo da Chinaglia: il tiro si spegne contro i pugni di Mascella. Nella ripresa Maestrelli provvede a sostituzioni. Polentes entra al posto di Petrelli. Inselvini al posto di Nanni. Franzoni al posto di Garlaschelli e Badiani al posto di D'Amico. Della formazione titolare, per ora, il tecnico è giustamente soddisfatto, almeno stasera non ha bisogno di ulteriori collaudi. Il Livorno ha opposto una valida resistenza, ha attaccato, ha corso e la Lazio ha risposto dimostrandosi già a buon punto nella preparazione, con schemi soltanto a tratti piacevoli, ma sempre nel rispetto di un gioco armonico a tutto campo. Ha fatto un gol e ne ha sfiorati altri quattro. Al 10' Graziani si libera per il tiro e va vicino al successo mandando la palla a sibilare poco sopra l'incrocio dei pali, con Pulici fermo. Badiani, l'unico acquisto della Lazio, quest'anno, si presenta due minuti dopo con una velocissima discesa in dribbling che conclude cogliendo in pieno la traversa.

Tre sostituzioni anche per il Livorno. Escono Lombardi, Torresani e Porri, entrano Bianchini, Lugheri e Tramonti. L'interesse della partita si spegne un poco nel secondo tempo. Anche il pubblico sembra stanco di fischiare Chinaglia e, anzi, lo applaude al 25' in occasione del secondo gol laziale. Martini, in una delle sue frequenti avanzate sulla fascia sinistra, effettua un cross per il centravanti che, controlla la palla, finge il tiro, poi appoggia verso lo smarcato Badiani che segna da distanza ravvicinata: 2 a 0. Subito dopo esce Frustalupi ed entra Tripodi. Al 28' si rinnova l'intesa fra Chinaglia e Badiani, con un doppio scambio nell'area livornese, ma questa volta il tiro si spegne nelle braccia del portiere. Il Livorno sfiora il gol al 38' quando Lugheri, con un bel tiro ad effetto - spolvera - la traversa.

Al 40' Bartolini, solo davanti a Pulici, spara altissimo. Gli ultimi fischi di questa amichevole mai monotona e qualche volta anche nervosa (sottolineata amaramente dal grave infortunio occorso a Del Frati) non sono per Chinaglia, ma per l'arbitro che incorre in una serie di sviste e conclude la sua prestazione non esaltante, ammonendo Martini per proteste.

Fonte: La Stampa