La Stampa Sportiva: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Testata La Stampa Sportiva n. 1.jpg|thumb|left|200px|La testata del primo numero de La Stampa Sportiva del 19 gennaio 1902]]
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A. 1, n. 1 (19 gen. [[1902]])- a. 14, n. 21 (mag. [[1915]]) Torino: [s. n.], (Tip. Roux e Viarengo), [[1902]] (Il formato varia., Poi: Torino: Soc. tip. ed. nazionale)
A. 1, n. 1 (19 gen. [[1902]])- a. 14, n. 21 (mag. [[1915]]) Torino : [s. n.], (Tip. Roux e Viarengo), 1902 (Il formato varia., Poi: Torino: Soc. tip. ed. nazionale) Settimanale Supplemento settimanale illustrato del quotidiano torinese La Stampa, nasce dalla fusione delle due testate sportive l'Italia Sportiva di Milano e l'Automobile di Torino. Il settimanale di formato tabloid fu fondato e diretto dal giornalista Nino Caimi e dall'avvocato Cesare Goria Gatti. Nel [[1905]] furono sostituiti dal redattore capo Gustavo Verona, che ne rimase alla direzione fino alla morte nel [[1924]]. Solo un anno più tardi la rivista cessò le pubblicazioni. Il titolo della rivista cambiò durante il periodo bellico in L' illustrazione della guerra e la stampa sportiva, ma mantenne la numerazione precedente, partendo quindi dall'anno 14, n. 22 (mag. 1915)- all'anno. 17, n. 47 (nov. [[1918]]). Alla fine della conflitto e precisamente dal n 48. dell'anno 17, (nov. 1918) cambiò nuovamente il titolo in La stampa sportiva e l'illustrazione d'Italia , nome che mantenne fino al n. 52. dell'anno 18, (28 dic. [[1919]]). Riprese in seguito, dal n. 1 dell'anno 19, (gen. [[1920]]), il nome originario La Stampa sportiva, mantenendo anche i sottotitoli : ippica, atletica, scherma, ginnastica, caccia, tiri, podismo, giuochi sportivi. Il settimanale, grazie all'accordo con la rivista sportiva francese Vie au Grand Aire, fu caratterizzato dalla presenza di numerosissime immagini fotografiche e si avvalse di collaboratori illustri come Edmondo de Amicis e Jacopo Gelli. Dal [[1907]] la rivista ampliò le rubriche dedicate al calcio, sport che nel volgere di qualche decennio soppiantò il ciclismo nell'interesse popolare.

Settimanale Supplemento settimanale illustrato del quotidiano torinese [[La Stampa]], nasce dalla fusione delle due testate sportive l'Italia Sportiva di Milano e l'Automobile di Torino. Il settimanale di formato tabloid fu fondato e diretto dal giornalista Nino Caimi e dall'avvocato Cesare Goria Gatti. Nel [[1905]] furono sostituiti dal redattore capo Gustavo Verona, che ne rimase alla direzione fino alla morte nel [[1924]]. Solo un anno più tardi la rivista cessò le pubblicazioni. Il titolo della rivista cambiò durante il periodo bellico in "L'illustrazione della guerra e la stampa sportiva", ma mantenne la numerazione precedente, partendo quindi dall'anno 14, n. 22 (mag. [[1915]]) - all'anno. 17, n. 47 (nov. [[1918]]). Alla fine della conflitto e precisamente dal n 48 dell'anno 17, (nov. [[1918]]) cambiò nuovamente il titolo in "La stampa sportiva e l'illustrazione d'Italia", nome che mantenne fino al n. 52. dell'anno 18, ([[28 dicembre|28 dic.]] [[1919]]). Riprese in seguito, dal n. 1 dell'anno 19, (gen. [[1920]]), il nome originario "La Stampa sportiva", mantenendo anche i sottotitoli: ippica, atletica, scherma, ginnastica, caccia, tiri, podismo, giuochi sportivi. Il settimanale, grazie all'accordo con la rivista sportiva francese "Vie au Grand Aire", fu caratterizzato dalla presenza di numerosissime immagini fotografiche e si avvalse di collaboratori illustri come Edmondo de Amicis e Jacopo Gelli. Dal [[1907]] la rivista ampliò le rubriche dedicate al calcio, sport che nel volgere di qualche decennio soppiantò il ciclismo nell'interesse popolare.

[[Categoria:Stampa|S, La Stampa Sportiva]]

Versione attuale delle 08:05, 11 ott 2014

La testata del primo numero de La Stampa Sportiva del 19 gennaio 1902

A. 1, n. 1 (19 gen. 1902)- a. 14, n. 21 (mag. 1915) Torino: [s. n.], (Tip. Roux e Viarengo), 1902 (Il formato varia., Poi: Torino: Soc. tip. ed. nazionale)

Settimanale Supplemento settimanale illustrato del quotidiano torinese La Stampa, nasce dalla fusione delle due testate sportive l'Italia Sportiva di Milano e l'Automobile di Torino. Il settimanale di formato tabloid fu fondato e diretto dal giornalista Nino Caimi e dall'avvocato Cesare Goria Gatti. Nel 1905 furono sostituiti dal redattore capo Gustavo Verona, che ne rimase alla direzione fino alla morte nel 1924. Solo un anno più tardi la rivista cessò le pubblicazioni. Il titolo della rivista cambiò durante il periodo bellico in "L'illustrazione della guerra e la stampa sportiva", ma mantenne la numerazione precedente, partendo quindi dall'anno 14, n. 22 (mag. 1915) - all'anno. 17, n. 47 (nov. 1918). Alla fine della conflitto e precisamente dal n 48 dell'anno 17, (nov. 1918) cambiò nuovamente il titolo in "La stampa sportiva e l'illustrazione d'Italia", nome che mantenne fino al n. 52. dell'anno 18, (28 dic. 1919). Riprese in seguito, dal n. 1 dell'anno 19, (gen. 1920), il nome originario "La Stampa sportiva", mantenendo anche i sottotitoli: ippica, atletica, scherma, ginnastica, caccia, tiri, podismo, giuochi sportivi. Il settimanale, grazie all'accordo con la rivista sportiva francese "Vie au Grand Aire", fu caratterizzato dalla presenza di numerosissime immagini fotografiche e si avvalse di collaboratori illustri come Edmondo de Amicis e Jacopo Gelli. Dal 1907 la rivista ampliò le rubriche dedicate al calcio, sport che nel volgere di qualche decennio soppiantò il ciclismo nell'interesse popolare.