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Aquile sul Tevere di Marco Impiglia

Aquile sul Tevere, in virtù di una gestazione lunga ventidue anni, riassume in modo mirabile non solo le vicende più che centenarie del Circolo Canottieri Lazio, ma aggiunge un altro tassello utile alla comprensione a trecentosessanta gradi della storia della polisportiva. È il prodotto di cinquanta interviste registrate dal 2002 al 2023 e si avvale di una ricerca iconografica alla quale hanno dato un contributo sia la S.S. Lazio sia LazioWiki; con in più la partecipazione di Fabio Bellisario, che ha firmato il medaglione di Giorgio Vaccaro e donato un suo quadro avente per oggetto una vista del Circolo dalla riva destra da cui è scaturita la quarta di copertina. Il volume, di 528 pagine e 300 illustrazioni, in formato chiuso 21x22 confezionato in brossura cucita filorefe, ha una tiratura d’esordio limitata a 100 copie. Coloro che desiderano venirne in possesso, debbono prendere contatto con l’autore, telefonando al 347.4954747 oppure mandando la richiesta all’indirizzo: marco.impiglia@gmail.com

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Lì dove la Lazio nacque di Fabio Bellisario - Edizioni Eraclea

"Un viaggio con burrasche, burraschette, riggiri, mulinelli, crescenti, crescentini, murelle, pennelli, mollacce e mollaccioni: roba, Dio ne scampi e liberi tutti, da non ritornare più a casa".

Queste le parole usate dal barcaiolo Toto er Bigio per descrivere i pericoli che doveva affrontare per navigare il Fiume. Quel Toto che, inconsapevolmente, permise di far giungere ai Fondatori della Società Podistica Lazio un barcone dove, all’alba del XX secolo, tutto ebbe inizio. Partendo proprio da questo mitico personaggio e dalla sua barca, questo libro va a colmare il vuoto presente nella vasta produzione di libri sulla Società Sportiva Lazio: il contesto immediatamente precedente alla nascita della Società che avrà i colori del cielo. Una ricerca storica che parte addirittura dal 1500 e lega vicende che appaiono lontane e incongrue tra loro. Esiste, invece, un sottile filo che le unisce tutte e trova il punto di cesura il 9 gennaio dell’anno giubilare 1900, quando alcuni giovani fiumaroli e podisti diedero vita alla Lazio.

Un’analisi storica, artistica, urbanistica che, imperniata su neanche mezzo chilometro lineare di città antica, fa emergere vecchie lance pontificie, bellissimi porti fluviali scomparsi, siti incantati, piazze e manufatti che furono i luoghi della genesi di questa antica e ancor vivissima società sportiva. In questo tessuto urbano di una Roma che non c’è più, vivevano personaggi avvolti finora nella leggenda di cui l’autore ha scoperto l’identità. Maschere quiriti che, senza sospettarlo, avevano gettato le basi di un’intensa storia umana e sportiva che ancor oggi fa vibrare le corde di tanti appassionati. Vengono, nel testo, ricostruite le loro vicende esistenziali in parallelo ai luoghi "sacri" che, per una strana e inspiegabile alchimia, sono codificati nel patrimonio inalienabile dei sostenitori biancocelesti che, ogni 9 gennaio accorrono, spinti da una forza ancestrale, a celebrare un rituale pagano di fede e amore che non trova riscontro in alcun altro sodalizio sportivo. Porto di Ripetta, Toto Bigio, Ponte Regina Margherita, Gamba di Legno, Piazza della Libertà, i Bagni tiberini, mitiche panchine, traghetti traiettizi escono dalle pagine del libro con una nitidezza cristallina che unisce la rigorosa e inedita ricerca filologica e iconografica con la tradizione popolare più genuina.

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Gli atleti della Lazio nella lotta di Liberazione di Fabio Bellisario - Edizioni Eraclea

Per motivi apparentemente oscuri (ma invece spiegabili), la Società Sportiva Lazio viene comunemente associata alla destra fascista, generalizzando i comportamenti di un limitatissima ma rumorosa frangia di tifosi. Un fenomeno sempre meno tollerato dalla stragrande maggioranza dei sostenitori biancocelesti, stanchi di questa facile ed errata identificazione. Questo volume intende dimostrare che la connotazione fascista della Lazio è un artefatto, una costruzione a posteriori, uno stereotipo e, in definitiva, un falso storico. Un gran numero di dirigenti e atleti della società biancoceleste, molti dei quali sconosciuti ai più, si opposero al regime mussoliniano con coraggio, pagando le loro scelte con profonde sofferenze, il carcere, la morte. Di ognuno di essi vengono narrate le imprese sportive e l'impegno civile in difesa della libertà e della democrazia. Il libro si è aggiudicato il Premio Fiuggi Storia 2022 su un lotto di 46 partecipanti al Concorso. La cerimonia di consegna si è svolta nella sala capitolare del Comune di Fiuggi il 1° ottobre 2022.

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Casacche Divise 1940-45 - Gli Atleti della Lazio nella Seconda Guerra Mondiale di Fabio Bellisario e Fabrizio Munno - Edizioni Eraclea

Dopo "Dal Tevere al Piave", che ha affrontato i temi relativi alla Grande Guerra, con "Casacche divise" gli storici di LazioWiki portano in luce con accuratezza il destino di tanti sportivi biancocelesti che, spesso loro malgrado ma sempre con valore, decisero di onorare la patria nella guerra coloniale e nel secondo conflitto mondiale, in molti casi passando nelle schiere partigiane dopo l'8 settembre 1943. Al commovente e drammatico racconto delle vicende umane e sportive si accompagna la rigorosa ricostruzione dei fatti storici. Ai sette caduti accertati dalla storiografia ufficiale, gli autori hanno aggiunto altri 23 nomi finora completamente ignorati. Il libro usa un registro serrato, secco, privo di pause, proprio come gli avvenimenti che interessarono la vita dei tanti atleti-soldati in quella guerra distruttiva. Emergono storie tragiche, esaltanti, commoventi di ragazzi che avevano amato lo sport e che si ritrovarono, spesso su fronti opposti - da qui il titolo del libro - a combattere. Tutte le vicende raccontate e le testimonianze sono inedite, così come gran parte dell'apparato iconografico che accompagna il testo.

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Società Podistica "Lazio" - Ideali sportivi olimpici unitari romani e biancocelesti di Marco Impiglia

Con due riunioni tenute il 9 e il 13 gennaio 1900, di martedì e di sabato, alla Pippa Nera e nell'appartamento dei Bigiarelli al vicolo degli Osti 15, nel rione Ponte, la Società Podistica Lazio si costituì. Fu l'atto alchemico conclusivo di una serie di conciliaboli avvenuti durante gite podistiche e su una panchina prospiciente piazza della Libertà, dove oggi una lapide ricorda l'evento. Il Zenone della situazione, l'artefice dell'opus nigrum, fu Luigi Bigiarelli, che letteralmente fece attraversare la fase della nigredo a quelli della Pippa Nera, e chiarificò il tutto in una pietra filosofale davvero magica, per che avrebbe saputo creare nel secolo a venire.

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Coppi 1945, una primavera a Roma - Fausto, Nulli e la Società Sportiva Lazio di Giampiero Petrucci e Fabio Bellisario - Edizioni Eraclea

9 gennaio 1945. Fausto Coppi si trova a Caserta, in un campo di prigionia degli Inglesi dai quali è stato catturato in Africa dove lui, ultimo vincitore del Giro d'Italia (1940) ed ancora recordman in carica dell'Ora (1942), ha combattuto come un qualsiasi soldato. L'industriale capitolino Edmondo Nulli, accompagnato da Pietro Chiappini (ex compagno di Coppi nella "Legnano"), gli offre un ingaggio per correre nella sua piccola squadra. Coppi accetta all'istante. Indosserà la maglia arancione della "Nulli" dopo aver firmato il regolare cartellino FCI con la Società Sportiva Lazio.

Inizia così una storia poco nota e spesso trascurata, ma che si rivelerà invece fondamentale nella vita e nella carriera di Coppi. A Roma Fausto trascorre l'intera Primavera, gareggiando e vincendo, ponendo le basi di quella fenomenale "rinascita" che lo porterà poi a diventare l'indimenticabile Campionissimo. Coppi-Nulli-Lazio: il trinomio che nel 1945, in un'Italia ancora spezzata dalla Linea Gotica, sale agli onori della cronaca romana ma che spesso è stato dimenticato, sottovalutando l'importanza di chi concesse al campione piemontese non solo un cartellino, una bici ed una maglia ma anche e soprattutto la fiducia e la speranza.

Coppi, sotto la paterna guida di Nulli e l'organizzazione professionale della Società Sportiva Lazio, ritrovò se stesso, come uomo e come atleta. Il libro si avvale di documenti e di un apparato iconografico in gran parte inediti con i quali è stato possibile ricostruire quel periodo difficile ma denso di speranze. Quei giorni meritano di essere rivissuti nel dettaglio perché nella Primavera del 1945 l'Airone volò anche sulle rive del Tevere.

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Ezio Sclavi Portiere Pittore di Fabio Bellisario - Edizioni Eraclea

Il racconto della vita di Ezio Sclavi, portiere della Lazio e della Nazionale tra gli anni '20 e '30, che ha saputo raggiungere i livelli più alti sia in campo sportivo sia artistico. Se la sua pittura gli consente di essere annoverato tra i massimi esponenti della "Scuola Romana" e della pittura aniconica italiana degli anni '50 e '60, il calcio, che lo ha visto portiere di Lazio, Juventus e della Nazionale, lo annovera tra i più straordinari interpreti del difficile ruolo.

Il libro è il racconto, affascinante come un romanzo, della sua vita, contrassegnata da momenti dolorosi e altri esaltanti, ma sempre improntata al coraggio, la passione, la sincerità e la coerenza. Un uomo, dalla personalità estremamente complessa, che è stato allo stesso tempo protagonista e vittima del suo tempo e del tempestoso contesto storico e sociale presente in Italia in quegli anni. Il libro si avvale di una documentazione quasi del tutto inedita, di tantissime immagini di calcio scovate miracolosamente, di riproduzioni fotografiche di circa cinquanta sue opere pittoriche e di testimonianze dirette, raccolte nei luoghi dove Sclavi è vissuto, da parte di chi l'ha conosciuto e apprezzato.

Le recensioni al libro "Ezio Sclavi Portiere Pittore" di Fabio Bellisario

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DAL TEVERE AL PIAVE - 1915-1918 - Gli atleti della Lazio nella Grande Guerra

LazioWiki ha ricostruito con tale opera, con assoluta precisione storica, le vicende esistenziali, sportive e belliche degli atleti della Società Podistica Lazio impegnati nella Prima Guerra Mondiale, le azioni a cui parteciparono, le decorazioni ottenute sul campo, le circostanze in cui ben trenta di essi, e non undici come si era creduto, si immolarono, i luoghi dove riposano. Il tutto nel contesto storico in cui si svolsero gli avvenimenti bellici e il riflesso che essi ebbero a Roma.

Il libro si avvale di documentazioni e fonti iconiche-fotografiche in gran parte inedite, e di eccezionale rilevanza testimoniale. Sullo spartito di questo testo risuonano le note delle battaglie, delle sofferenze, degli eroismi di tanti giovani sportivi romani ammaliati dagli ideali biancocelesti e coscienti, ma senza alcuna retorica, di dover servire la Patria. La Presidenza del Consiglio dei Ministri, riconoscendo a questo libro il suo alto valore storico, ha voluto concedergli il logo ufficiale della Commemorazione del Centenario.

Dal Tevere al Piave - 1915-1918 - Gli Atleti della Lazio nella Grande Guerra - Edizioni ERACLEA - pag. 226 - € 14,90

Le recensioni al libro "Dal Tevere al Piave" di LazioWiki a cura di F. Munno e F. Bellisario

I libri sono disponibili nelle migliori librerie come Feltrinelli, Minerva, Pagine di Sport e ordinabili online su Amazon.it e Ibs.it



Società Sportiva Lazio

La Società Sportiva Lazio (nota anche come S.S. Lazio o Lazio) è una Società Polisportiva fondata a Roma il 9 gennaio 1900 in Piazza della Libertà nel rione Prati. Probabilmente la sua genesi è anteriore alla data storicamente provata della sua nascita. Concepita come società podistica da Luigi Bigiarelli e dagli altri quattordici padri fondatori, ha visto via via aumentare le sue discipline sportive tra le quali quella che ha reso la Lazio più famosa, la calcistica (istituita nel 1901 ed ufficializzata nel 1910).

Grazie alla volontà di personaggi come Fortunato Ballerini e Sante Ancherani, il sodalizio biancoceleste iniziò a praticare il gioco del football che giunse nella capitale agli albori del XX secolo. I primi anni furono giocati a livello pionieristico ma numerose furono le vittorie in molti tornei, fino ad arrivare a disputare le finali nazionali nel 1913 e nel 1914 perse rispettivamente con la Pro Vercelli e il Casale.

Dopo una forzata inattività dovuta alla prima guerra mondiale, i biancazzurri ripresero l'attività arrivando a sfiorare lo Scudetto nel 1923 battuti solo dal fortissimo Genoa 4-1 all'andata e 0-2 al ritorno nelle finali nazionali. Nel 1921, intanto, la società biancazzurra venne eretta ad Ente Morale per Regio decreto. Nel 1927 è grazie al Generale Giorgio Vaccaro che venne evitata la fusione con altre squadre minori della Capitale che diedero vita ad un unico sodalizio che prenderà il nome di AS Roma.

I primi campionati a girone unico non portarono grandi soddisfazioni ma, a metà degli anni trenta, con l'acquisto del fortissimo centravanti Silvio Piola, la Lazio tornò a risiedere nei piani alti della classifica sfiorando di nuovo lo Scudetto al termine della stagione 1936/37. Sono gli anni del grande Presidente mecenate Remo Zenobi. Nel 1944 la Lazio vinse il Campionato Romano superando la Roma. Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale i biancocelesti si collocarono a metà classifica ma, tra il 1949 ed il 1952, centrarono per tre campionati consecutivi il quarto posto e nelle stagioni 1955/56 e 1956/57 ottennero il terzo posto.

Nel 1958 la Lazio vinse la sua prima Coppa Italia contro la Fiorentina, ma tre anni dopo conobbe l'onta della sua prima retrocessione in Serie B. Gli anni sessanta videro i biancocelesti, con gravi problemi economici, salire e retrocedere dalla massima serie. Neanche l'avvento alla presidenza dell'italoamericano Umberto Lenzini sembrò cambiare le cose. Nell'estate 1971, dopo un'altra retrocessione tra i cadetti, venne chiamato ad allenare la squadra Tommaso Maestrelli. Era la svolta che si attendeva da tanti lustri. Con Maestrelli in panchina e grazie alle reti del giovane centravanti Giorgio Chinaglia, la promozione venne subito centrata e l'anno successivo i biancazzurri sfiorarono un clamoroso Scudetto, perso a 2 minuti dalla fine dell'ultima giornata in un clima di pesanti sospetti.

Titolo rimandato di un anno, però, perché la stagione 1973/74 vide le Aquile dominare e laurearsi Campioni d'Italia il 12 maggio 1974 dopo aver battuto in casa il Foggia per 1-0. La Lazio mise in luce un gioco totale che fece invidia a tutti i più grandi club mondiali. Arrivata all'apice, però, iniziò la parabola discendente, causata dapprima dalla malattia di Maestrelli che lo porterà alla prematura scomparsa, e poi dall'improvvisa morte del calciatore Luciano Re Cecconi rimasto ucciso per un tragico equivoco. La fine degli anni settanta vide i biancocelesti navigare a metà classifica, ma la vicenda del calcioscommesse, scoppiato nel marzo 1980 e culminato con l'arresto di alcuni giocatori, la vide precipitare in Serie B d'ufficio. Furono anni bui, ravvivati soltanto dalla promozione al termine della stagione 1982/83. Le attese della presidenza di Chinaglia vennero poi disilluse ed alla fine del 1985 i biancazzurri retrocessero nuovamente.

Un altro scandalo scommesse rischiò di farla precipitare in Serie C, ma la Lazio riuscì a salvarsi con una penalizzazione di 9 punti da scontare sulla classifica del campionato successivo. La squadra di Eugenio Fascetti ottenne la salvezza dopo un drammatico spareggio a tre con Taranto e Campobasso giocato sul campo neutro di Napoli. Persa la prima partita per 1-0 contro il Taranto, riusci a vincere con il medesimo punteggio contro il Campobasso salvandosi dalla retrocessione. L'anno successivo la Lazio tornò nella massima serie e la squadra, guidata dal presidente Gian Marco Calleri, riuscì a navigare in acque tranquille fino all'inizio degli anni '90. Con l'acquisto del pacchetto azionario da parte del finanziere Sergio Cragnotti, la società biancoceleste fece registrare una svolta epocale. Grazie ad acquisti di grandi campioni, i biancocelesti s'imposero all'attenzione del panorama calcistico mondiale.

Nel 1998 la Lazio vinse la sua seconda Coppa Italia contro il Milan mentre il 6 maggio la Società biancoceleste è quotata nella Borsa Valori, prima società calcistica italiana ad entrare in Piazza Affari. Il 29 agosto conquistò la prima Supercoppa Italiana contro la Juventus. L'anno seguente la squadra, guidata da Sven Goran Eriksson, sfiorò lo Scudetto, perso nelle ultime giornate, ma vinse l'ultima edizione della Coppa delle Coppe ed aprì la successiva stagione aggiudicandosi la Supercoppa Europea contro il Manchester United. La stagione 1999/00 vide i biancocelesti laurearsi per la seconda volta nella loro storia Campioni d'Italia e vincere la terza Coppa Italia, contro L'Inter, centrando il Double (vittoria in Campionato e Coppa nazionale).

Nel settembre dello stesso anno la Lazio si aggiudicò la sua seconda Supercoppa Italiana di nuovo contro l'Inter. Finita l'era di Sergio Cragnotti, nel 2004 i biancocelesti conquistano la quarta Coppa Italia contro la Juventus. Una grave crisi societaria sembrò poi sfociare nel fallimento ma alla fine, con l'acquisizione del pacchetto di maggioranza da parte di Claudio Lotito, la situazione si sbloccò in maniera positiva. Dopo una difficile salvezza nel campionato 2004/05, la Lazio raggiunse un prestigioso terzo posto al termine della stagione 2006/07. La stagione (2007/08) ha visto i biancocelesti, allenati per il terzo anno consecutivo dal riminese Delio Rossi, giungere al 12° posto nel campionato di massima serie. Il 13 maggio 2009 la Lazio conquista la quinta Coppa Italia, il primo trofeo dell'era Lotito, battendo ai calci di rigore per 7-6 (1-1 il risultato finale della partita), la Sampdoria. L'8 agosto 2009, la formazione biancoceleste si aggiudica la terza Supercoppa Italiana della propria storia nella gara, disputata a Pechino, contro l'Inter, battuta per 2 a 1.

La stagione 2009/10 vede la Lazio disputare un torneo mediocre e salvarsi con due giornate di anticipo, chiudendo il torneo a 46 punti e dopo aver sostituito il tecnico Davide Ballardini con Edoardo Reja dopo una sconfitta interna. Forti contestazioni al presidente biancoceleste Claudio Lotito sono state manifestate nel corso del campionato, per un torneo disputato sotto le attese. La partecipazione all'Europa League, ottenuta di diritto a seguito della conquista della Coppa Italia contro la Sampdoria, termina nella fase a gironi. La stagione 2010/11 vede la Lazio sempre agli ordini del tecnico goriziano Edy Reja e la Lazio si classifica al quarto posto con 66 punti, in coabitazione con l'Udinese la quale, per una migliore differenza reti, ottiene la qualificazione alla fase preliminare di Champions League relegando i biancocelesti alla partecipazione all'Europa League.

Nella stagione 2011/12 i biancocelesti si classificano al quarto posto in classifica e si qualificano ai play-off dell'Europa League, mentre nella stagione successiva, agli ordini del nuovo tecnico Vladimir Petkovic, conquistano la Coppa Italia, con una rete di Senad Lulic, nella storica finale disputata il 26 maggio 2013 contro la Roma. Secondo una statistica del 2001 di AC Nielsen, la Lazio vanta una platea di circa 1.100.000 sostenitori, sesta squadra in Italia dopo Juventus, Inter, Milan, Napoli e Roma. Altre discipline nelle quali la Lazio si è fatta notare sono il calcio a 5, il nuoto, la pallanuoto, il rugby, il baseball, il softball, il paracadutismo, il ciclismo e, in epoche meno recenti, la pallacanestro.



Polisportiva

La sezione calcistica è compresa in una società polisportiva, una delle più antiche d'Europa e più grandi del mondo, che conta attualmente, incluso il calcio, 46 sezioni sportive, 16 attività associate e, socio onorario, la Lazio Master di Calcio a 5. Queste le attuali Sezioni della Polisportiva:
S.S. Lazio Arti Marziali,
S.S. Lazio Atletica leggera;
S.S. Lazio Attività subacquee e di pesca sportiva;
S.S Lazio Baseball Softball & Lacrosse 1949;
S.S. Lazio Badminton;
S.S. Lazio Basket in Carrozzina;
S.S. Lazio Biliardo;
S.S. Lazio Bowling;
S.S. Lazio Bridge Liegi;
S.S. Lazio Calcio femminile;
S.S. Lazio Calcio a 5 Femminile;
S.S. Lazio Calcio a 5;
S.S. Lazio Cricket;
S.S. Lazio Canoa Polo;
Circolo Canottieri Lazio;
S.S. Lazio Ciclismo A.S.D.;
S.S. Lazio Equitazione;
S.S. Lazio Escursionismo;
S.S. Lazio Marines (Football americano);
S.S. Lazio Ginnastica;
S.S. Lazio Hockey;
S.S. Lazio Motociclismo;
S.S. Lazio Nuoto, Pallanuoto, Tuffi;
S.S. Lazio Pallamano;
S.S. Lazio Pallavolo;
S.S. Lazio Basket;
S.S. Lazio Paracadutismo;
S.S. Lazio Paralimpica;
S.S. Lazio Pattinaggio;
S.S. Lazio Pentathlon Moderno;
S.S. Lazio Pesca Sportiva;
S.S. Lazio Polo;
S.S. Lazio Pugilato;
S.S. Lazio Rugby 1927;
S.S. Lazio Scacchi;
S.S. Lazio Scherma Ariccia;
S.S. Lazio Sci Club;
S.S. Lazio Sport su Ghiaccio Mezzaluna;
• Squash;
S.S. Lazio Tennis;
S.S. Lazio Tennis Tavolo;
S.S. Tiro con l'arco;
S.S. Lazio Triathlon;
S.S. Lazio Vela;
S.S. Lazio Volo da Diporto o Sportivo.

Il Consiglio generale della S.S. Lazio nel mese di dicembre 2007 ha approvato delle importanti modifiche statutarie, tra cui quelle che hanno introdotto, accanto alle storiche sezioni sportive, le attività associate. Al momento se ne contano 16: Calcio a 8, Calcio Tavolo, Difesa Personale, Foot Volley, Golf, Surf e Boarding, Danza Sportiva, Burraco, Calcio Gaelico, Cheerleaders, Darts, Footgolf, Padboll, Spinning, Training Academy, Beach Soccer. In passato hanno fanno parte della famiglia laziale altre sezioni quali: Hockey femminile; Tennis tavolo, Calcio a 5 Master.

Il Consiglio generale della S.S. Lazio nel mese di luglio 2012 ha inoltre approvato l'ingresso di altre due sezioni sportive: lo Squash ed il Basket in carrozzina e delibera l'istituzione di un dipartimento di servizi in materia fiscale e giuridica a favore delle sezioni, nell'ambito del quale sarà possibile un confronto sulle normative di riferimento e che sarà coordinato da un commercialista. I Sodalizi biancocelesti diventano pertanto sessantadue: 46 Sezione Sportive, 16 attività associate e la Lazio Master di Calcio a 5 come socio onorario. La Polisportiva vanta iscritti nelle sue sezioni circa 10.000 atleti e 800 tra dirigenti e tecnici. Oltre alla già citata erezione ad Ente Morale nel 1921, la S.S. Lazio è stata insignita delle due massime onorificenze sportive italiane: la Stella d'Oro al Merito Sportivo e il Collare d'Oro al Merito Sportivo.



Palmares

La Lazio è una Polisportiva e pertanto si enumerano i trofei vinti dai suoi atleti senza suddividerli per specialità e limitatamente alle medaglie d'oro:

  • Giochi Olimpici: 11 medaglie d'oro
  • Campionati del mondo: 16 medaglie d'oro
  • Campionati d'Europa: 26 medaglie d'oro
  • Record europei: 2.

Inoltre la Lazio ha vinto più di 70 titoli italiani assoluti, i più recenti dei quali sono stati quello del Calcio a 5 Femminile nel giugno 2008, quello di Football americano conquistato vincendo il Campionato Italiano College U. 23 il 10 gennaio 2009 ed a settembre 2009 il titolo italiano di Paracadutismo specialità RW4, mentre i titoli individuali sono stati oltre 600. Gli ultimi quattro titoli italiani conquistati da Sezioni della S.S. Lazio sono stati quelli del Futsal Under 21 il 6 giugno 2014, quello Assoluto del Futsal Femminile l'8 giugno 2014, quello della Pallanuoto Under 20 il 10 luglio 2016 e nel 2018 quello del Calcio a 8. Impressionante il numero dei titoli individuali vinti a livello giovanile: circa 1.000. A fronte di tali numeri è indiscutibile considerare la Lazio la società più titolata d'Italia.




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