Ciaschini Gina: differenze tra le versioni
Nessun oggetto della modifica |
Nessun oggetto della modifica |
||
| (10 versioni intermedie di 3 utenti non mostrate) | |||
| Riga 4: | Riga 4: | ||
[[Immagine:Sora_Gina2.jpg|180px|right|thumb|La signora Gina in un momento di relax culla il piccolo George Chinaglia Junior]] |
[[Immagine:Sora_Gina2.jpg|180px|right|thumb|La signora Gina in un momento di relax culla il piccolo George Chinaglia Junior]] |
||
Nata a Senigallia (AN) il [[22 dicembre]] [[1926]], |
Nata a Senigallia (AN) il [[22 dicembre]] [[1926]], deceduta a Roma il [[17 aprile]] [[1989]]. La "Sora Gina", come veniva affettuosamente chiamata da tutti i giocatori passati per il centro sportivo di [[Tor Di Quinto]] era l'addetta alla lavanderia. Curava personalmente le maglie e gli indumenti da gioco della squadra, cucendo a mano i numeri. Entra nella Lazio nel [[1960]] all'inizio come guardarobiera, e per recarsi a lavoro da Tor Sapienza , dove abitava, amava ricordare che prendeva ogni giorno 5 autobus all'andata e 5 al ritorno. |
||
Non era rado vederla coccolare i figli più piccoli dei giocatori nei momenti di pausa dal lavoro mentre i loro papà si allenavano. |
Non era rado vederla coccolare i figli più piccoli dei giocatori nei momenti di pausa dal lavoro mentre i loro papà si allenavano. |
||
Inoltre, siccome tutte le maglie erano di identica misura era normale vederla cucire per accorciare i fianchi su richiesta di qualche calciatore che amava indossarla più aderente possibile. Fu lei la prima ad applicare lo [[Scudetto]] nell'agosto [[1974]] sulle maglie dei neo [[Campione d'Italia|campioni d'Italia]]. Al riguardo c'è un aneddoto. La signora Gina era preoccupata che il tricolore potesse stingere, lavandolo, le maglie celesti provocando un danno e si adoperò perché fossero lavati prima di cucirli a parte per fargli perdere il colore in eccesso. Oltre al lavoro che svolgeva con enorme passione, era anche un'accanita tifosa biancoceleste e la domenica era sempre sugli spalti in tribuna Monte Mario, a tifare per i suoi ragazzi. Riposa al cimitero Flaminio a Roma. |
Inoltre, siccome tutte le maglie erano di identica misura era normale vederla cucire per accorciare i fianchi su richiesta di qualche calciatore che amava indossarla più aderente possibile. Fu lei la prima ad applicare lo [[Scudetto]] nell'agosto [[1974]] sulle maglie dei neo [[Campione d'Italia|campioni d'Italia]]. Al riguardo c'è un aneddoto. La signora Gina era preoccupata che il tricolore potesse stingere, lavandolo, le maglie celesti provocando un danno e si adoperò perché fossero lavati prima di cucirli a parte per fargli perdere il colore in eccesso. Oltre al lavoro che svolgeva con enorme passione, era anche un'accanita tifosa biancoceleste e la domenica era sempre sugli spalti in tribuna Monte Mario, a tifare per i suoi ragazzi. Riposa al cimitero Flaminio a Roma. |
||
(Si ringrazia per la collaborazione Marco Francisci figlio della Sig.ra Gina) |
|||
{{-}} {{-}} |
{{-}} {{-}} |
||
<center> |
<center> |
||
<Gallery perrow= |
<Gallery perrow=3 caption="Galleria di immagini" widths=300px heights=300px> |
||
File:soragi.jpg|Gina Ceschini con le 11 maglie con lo scudetto tricolore stese ad asciugare |
|||
file:gina1.jpg|La Sig.ra Gina e Trippanera |
file:gina1.jpg|La Sig.ra Gina e Trippanera |
||
file:gina2.jpg|Con D'Amico e la sig.ra Manieri |
file:gina2.jpg|Con D'Amico e la sig.ra Manieri |
||
file:gina3.jpg|Gina con Sergio Guenza |
|||
file:gina4.jpg|Assieme ad alcuni giocatori |
|||
file:gina5.jpg|Con Bellisari e Giannattasio |
|||
file:gina6.jpg|Con Ivana |
|||
file:gina7.jpg|Negli anni 70 |
|||
file:gina8.jpg|Negli anni 70 con Franco Sciò |
|||
file:gina9.jpg|Negli anni 70 con Franco Sciò |
|||
file:gina10.jpg|Negli anni 70 |
|||
file:gina11.jpg|Negli anni 70 |
|||
file:Ciaschini Fiorini.jpg|Insieme a Giuliano Fiorini |
|||
</Gallery> |
</Gallery> |
||
</center> |
</center> |
||
| Riga 22: | Riga 35: | ||
{| style="border:1px solid navy;" cellpadding=3 align=center |
{| style="border:1px solid navy;" cellpadding=3 align=center |
||
|- |
|- |
||
| |
| ▲ <html> <a href = "#top"> Torna ad inizio pagina </a> </html> |
||
|} |
|} |
||
Versione attuale delle 11:33, 29 lug 2020




Nata a Senigallia (AN) il 22 dicembre 1926, deceduta a Roma il 17 aprile 1989. La "Sora Gina", come veniva affettuosamente chiamata da tutti i giocatori passati per il centro sportivo di Centro Sportivo Tor di Quinto-Tommaso Maestrelli era l'addetta alla lavanderia. Curava personalmente le maglie e gli indumenti da gioco della squadra, cucendo a mano i numeri. Entra nella Lazio nel 1960 all'inizio come guardarobiera, e per recarsi a lavoro da Tor Sapienza , dove abitava, amava ricordare che prendeva ogni giorno 5 autobus all'andata e 5 al ritorno.
Non era rado vederla coccolare i figli più piccoli dei giocatori nei momenti di pausa dal lavoro mentre i loro papà si allenavano. Inoltre, siccome tutte le maglie erano di identica misura era normale vederla cucire per accorciare i fianchi su richiesta di qualche calciatore che amava indossarla più aderente possibile. Fu lei la prima ad applicare lo Scudetto nell'agosto 1974 sulle maglie dei neo campioni d'Italia. Al riguardo c'è un aneddoto. La signora Gina era preoccupata che il tricolore potesse stingere, lavandolo, le maglie celesti provocando un danno e si adoperò perché fossero lavati prima di cucirli a parte per fargli perdere il colore in eccesso. Oltre al lavoro che svolgeva con enorme passione, era anche un'accanita tifosa biancoceleste e la domenica era sempre sugli spalti in tribuna Monte Mario, a tifare per i suoi ragazzi. Riposa al cimitero Flaminio a Roma.
(Si ringrazia per la collaborazione Marco Francisci figlio della Sig.ra Gina)
- Galleria di immagini
-
Gina Ceschini con le 11 maglie con lo scudetto tricolore stese ad asciugare
-
La Sig.ra Gina e Trippanera
-
Con D'Amico e la sig.ra Manieri
-
Gina con Sergio Guenza
-
Assieme ad alcuni giocatori
-
Con Bellisari e Giannattasio
-
Con Ivana
-
Negli anni 70
-
Negli anni 70 con Franco Sciò
-
Negli anni 70 con Franco Sciò
-
Negli anni 70
-
Negli anni 70
-
Insieme a Giuliano Fiorini
| ▲ Torna ad inizio pagina |