Pecci Rodolfo: differenze tra le versioni
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Dirigente. Nato a Roma il [[30 marzo]] [[1898]]. Dopo aver prestato servizio in Albania come autista degli autocarri Fiat 15 BLTer nella Grande Guerra, divenne socio effettivo della Lazio nel [[1926]]. Nei primi anni '30 fu uno dei più attivi dirigenti biancocelesti. Era addetto ai rapporti tra squadra e società. La sua preziosa opera al servizio della Lazio continuò, senza interruzioni, fino alla fine degli anni '40. |
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Pecci è stato uomo versatile e pieno di interessi: pianista autodidatta, maestro di ballo, ottimo disegnatore e particolarmente veloce nel calcolo matematico. |
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Ha lavorato nelle Ferrovie dello Stato con compiti amministrativi. |
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E' scomparso a Roma il [[6 aprile]] [[1967]]. |
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[[Immagine:pecci tessera socio.jpg|thumb|left|200px|La prima tessera di socio della Lazio di Rodolfo Pecci risalente al 1926. Lo stemma sociale è quello introdotto dal Presidente Fortunato Ballerini nel 1905. ''Contributo di Paolo Pecci, figlio di Rodolfo Pecci'']] |
[[Immagine:pecci tessera socio.jpg|thumb|left|200px|La prima tessera di socio della Lazio di Rodolfo Pecci risalente al 1926. Lo stemma sociale è quello introdotto dal Presidente Fortunato Ballerini nel 1905. ''Contributo di Paolo Pecci, figlio di Rodolfo Pecci'']] |
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[[Immagine:pecci tessera iscrizione 43.jpg|thumb|right|200px|La tessera sociale di Rodolfo Pecci del 1943. ''Contributo di Paolo Pecci, figlio di Rodolfo Pecci'']] |
[[Immagine:pecci tessera iscrizione 43.jpg|thumb|right|200px|La tessera sociale di Rodolfo Pecci del 1943. ''Contributo di Paolo Pecci, figlio di Rodolfo Pecci'']] |
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Versione attuale delle 19:32, 15 feb 2022


Dirigente. Nato a Roma il 30 marzo 1898. Dopo aver prestato servizio in Albania come autista degli autocarri Fiat 15 BLTer nella Grande Guerra, divenne socio effettivo della Lazio nel 1926. Nei primi anni '30 fu uno dei più attivi dirigenti biancocelesti. Era addetto ai rapporti tra squadra e società. La sua preziosa opera al servizio della Lazio continuò, senza interruzioni, fino alla fine degli anni '40.
Pecci è stato uomo versatile e pieno di interessi: pianista autodidatta, maestro di ballo, ottimo disegnatore e particolarmente veloce nel calcolo matematico.
Ha lavorato nelle Ferrovie dello Stato con compiti amministrativi.
E' scomparso a Roma il 6 aprile 1967.

