Massini Fulvio: differenze tra le versioni
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Giocatore militare a Roma. La Lazio ne richiede il tesseramento per la stagione [[1914/15]]. |
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Nato a Roma il [[12 gennaio]] [[1896]], in Via della Lungara n. 107 al piano terra, da Giuseppe, negoziante, e Angela Panati. |
Nato a Roma il [[12 gennaio]] [[1896]], in Via della Lungara n. 107 al piano terra, da Giuseppe, negoziante, e Angela Panati. |
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Partito per la Grande Guerra con il grado di aspirante ufficiale nel 227° reggimento fanteria "Brigata Rovigo", perse la vita il [[2 novembre]] [[1916]] a quota 102, disperso in combattimento. |
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La sua brigata si costìtuì nel maggio [[1916]] con battaglioni provenienti dall'80° e dal 57° fanteria. Il [[13 ottobre]] si trovava nella zona delI'Isonzo e occupava le cave di Sober-Vertoja che difendeva nei giorni successivi. Il [[1 novembre]] attaccò le alture sud-est del Sober e prendeva quota 123, poi la reazione energica degli austriaci la costrinse a cedere le posizioni conquistate a prezzo di grandi sacrifici (37 ufficiali e 979 uomini di truppa). |
La sua brigata si costìtuì nel maggio [[1916]] con battaglioni provenienti dall'80° e dal 57° fanteria. Il [[13 ottobre]] si trovava nella zona delI'Isonzo e occupava le cave di Sober-Vertoja che difendeva nei giorni successivi. Il [[1 novembre]] attaccò le alture sud-est del Sober e prendeva quota 123, poi la reazione energica degli austriaci la costrinse a cedere le posizioni conquistate a prezzo di grandi sacrifici (37 ufficiali e 979 uomini di truppa). |
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N.B.: 31° atleta biancoceleste caduto nella Grande Guerra, accertato in data 06/2018 |
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Giocatore, militare a Roma. La Lazio ne richiede il tesseramento per la stagione 1914/15. Nato a Roma il 12 gennaio 1896, in Via della Lungara n. 107 al piano terra, da Giuseppe, negoziante, e Angela Panati. Partito per la Grande Guerra con il grado di aspirante ufficiale nel 227° reggimento fanteria "Brigata Rovigo", perse la vita il 2 novembre 1916 a quota 102, disperso in combattimento.
La sua brigata si costìtuì nel maggio 1916 con battaglioni provenienti dall'80° e dal 57° fanteria. Il 13 ottobre si trovava nella zona delI'Isonzo e occupava le cave di Sober-Vertoja che difendeva nei giorni successivi. Il 1 novembre attaccò le alture sud-est del Sober e prendeva quota 123, poi la reazione energica degli austriaci la costrinse a cedere le posizioni conquistate a prezzo di grandi sacrifici (37 ufficiali e 979 uomini di truppa).
N.B.: 31° atleta biancoceleste caduto nella Grande Guerra, accertato in data 06/2018