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Luciano Moggi (Monticiano, 10 luglio 1937) è un ex dirigente sportivo e manager calcistico italiano.
Luciano Moggi (Monticiano, 10 luglio 1937) è un ex dirigente sportivo e manager calcistico italiano.


Durante la sua carriera di manager calcistico Luciano Moggi ha collezionato numerosi soprannomi: per il suo potere nel mondo calcistico veniva spesso accostato alla figura di Lucky Luciano mentre il meno famoso ma sicuramente più "onorifico" nomignolo era Paletta soprannome dovuto alla sua precedente attività di impiegato delle Ferrovie italiane. Anche suo figlio Alessandro è un manager sportivo che cura gli interessi di numerosi giocatori attraverso la società Gea World.
Durante la sua carriera di manager calcistico, Luciano Moggi ha collezionato numerosi soprannomi: per il suo potere nel mondo calcistico veniva spesso accostato alla figura di Lucky Luciano mentre il meno famoso ma sicuramente più "onorifico" nomignolo, era "Paletta", soprannome dovuto alla sua precedente attività di impiegato delle Ferrovie italiane.

Personaggio controverso e discusso del calcio italiano, era stato in precedenza collaboratore di Italo Allodi e dirigente di diversi club calcistici tra cui [[Torino AC|Torino]], [[Napoli SSC|Napoli]], [[Roma AS|Roma]] e [[Juventus FC|Juventus]]. Nell'estate [[1980]] fu chiamato dal presidente della Lazio [[Lenzini Umberto|Lenzini]], per ricostruire la squadra dopo le vicende del [[Calcioscommesse 1980|Calcioscommesse]]. Ma dopo un rassegnò le dimissioni perchè impossibilitato a lavorare in una società sull'orlo del crollo finanziario. Nel maggio [[2006]] il suo nome è stato collegato ad un'inchiesta giudiziaria per truffa in ambito sportivo, detta [[Scandalo Moggi|Calciopoli]].
Anche suo figlio Alessandro è un manager sportivo che cura gli interessi di numerosi giocatori attraverso la società Gea World.

Moggi, personaggio controverso e discusso del calcio italiano, era stato in precedenza collaboratore di Italo Allodi e dirigente di diversi club calcistici tra cui [[Torino AC|Torino]], [[Napoli SSC|Napoli]], [[Roma AS|Roma]] e [[Juventus FC|Juventus]] (premio ''Guerin d'oro'' nella stagione [[2001/02]]).

Nell'estate [[1980]] fu chiamato dal presidente della Lazio [[Lenzini Umberto|Lenzini]] per ricostruire la squadra dopo le vicende del [[Calcioscommesse 1980|Calcioscommesse]]. Ma nella seconda stagione in biancoceleste, rassegnò le dimissioni perché impossibilitato a lavorare in una società sull'orlo del crollo finanziario. Nel maggio [[2006]] il suo nome è stato collegato ad un'inchiesta giudiziaria per truffa in ambito sportivo, detta ''Calciopoli''.

Il [[4 maggio]] [[2006]] il tribunale di Torino ha reso note alcune intercettazioni telefoniche in cui il dirigente consigliava al designatore arbitrale Pierluigi Pairetto i nomi di alcuni direttori di gara secondo lui più indicati a dirigere le partite più importanti della settimana, quelle cosiddette di "fascia A".
Il [[4 maggio]] [[2006]] il tribunale di Torino ha reso note alcune intercettazioni telefoniche in cui il dirigente consigliava al designatore arbitrale Pierluigi Pairetto i nomi di alcuni direttori di gara secondo lui più indicati a dirigere le partite più importanti della settimana, quelle cosiddette di "fascia A".
È stato accusato d'associazione per delinquere finalizzata all'illecita concorrenza tramite minacce e violenza privata. Questi i reati a lui contestati dalla magistratura romana nell'ambito dell'inchiesta GEA. Secondo i pm romani Palaia e Palamara, Luciano e Alessandro Moggi, nonché Franco Zavaglia sarebbero stati i promotori del sistema di potere che avrebbe portato la Gea World ad esercitare una funzione dominante nel mondo del calcio. Nel capo di imputazione si afferma che i tre avrebbero creato la Gea per "acquisire il maggior numero di procure sportive, tramite esse, ottenere un potere contrattuale in grado di incidere in maniera determinante sul mercato calcistico, per condizionare la gestione dei calciatori e, di riflesso, quella di svariate squadre del campionato di calcio". È importante precisare che il processo non si è ancora concluso.
È stato accusato d'associazione per delinquere finalizzata all'illecita concorrenza tramite minacce e violenza privata. Questi i reati a lui contestati dalla magistratura romana nell'ambito dell'inchiesta GEA.

In data [[11 maggio]] [[2006]], ha rassegnato, insieme agli altri membri del CdA, le proprie dimissioni da Direttore Generale della Juventus, decretando così la fine della cosiddetta "Triade" formata da lui stesso, Giraudo e Bettega. A luglio, la Corte Federale conferma la squalifica di Moggi per cinque anni.
Secondo i pm romani Palaia e Palamara, Luciano e Alessandro Moggi, nonché Franco Zavaglia, sarebbero stati i promotori del sistema di potere che avrebbe portato la Gea World ad esercitare una funzione dominante nel mondo del calcio. Nel capo di imputazione si afferma che i tre avrebbero creato la Gea per "acquisire il maggior numero di procure sportive, tramite esse, ottenere un potere contrattuale in grado di incidere in maniera determinante sul mercato calcistico, per condizionare la gestione dei calciatori e, di riflesso, quella di svariate squadre del campionato di calcio". È importante precisare che il processo non si è ancora concluso.
Attualmente collabora con il quotidiano Libero e partecipa saltuariamente su Antenna 3 al programma sportivo del lunedì sera Lunedì di rigore, in qualità di opinionista.

In data [[11 maggio]] [[2006]], ha rassegnato, insieme agli altri membri del CdA, le proprie dimissioni da Direttore Generale della [[Juventus FC|Juventus]], decretando così la fine della cosiddetta "Triade" formata da lui stesso, Giraudo e Bettega. A luglio la Corte Federale conferma la squalifica di Moggi per cinque anni.
Attualmente collabora con il quotidiano Libero e partecipa saltuariamente su Antenna 3 al programma sportivo del lunedì sera "Lunedì di rigore", in qualità di opinionista.


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Immagine:14dic1980EaglesSupporters14.jpg|Eagles Supporters del 14 dicembre 1980
Immagine:14dic1980EaglesSupporters15.jpg|Eagles Supporters del 14 dicembre 1980
Immagine:06dic1981EaglesSupporters2.jpg|Eagles Supporters del 6 dicembre 1981
Immagine:06dic1981EaglesSupporters3.jpg|Eagles Supporters del 6 dicembre 1981
Immagine:06dic1981EaglesSupporters4.jpg|Eagles Supporters del 6 dicembre 1981
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Versione attuale delle 01:26, 4 apr 2020

Luciano Moggi
Da Il Tempo

Luciano Moggi (Monticiano, 10 luglio 1937) è un ex dirigente sportivo e manager calcistico italiano.

Durante la sua carriera di manager calcistico, Luciano Moggi ha collezionato numerosi soprannomi: per il suo potere nel mondo calcistico veniva spesso accostato alla figura di Lucky Luciano mentre il meno famoso ma sicuramente più "onorifico" nomignolo, era "Paletta", soprannome dovuto alla sua precedente attività di impiegato delle Ferrovie italiane.

Anche suo figlio Alessandro è un manager sportivo che cura gli interessi di numerosi giocatori attraverso la società Gea World.

Moggi, personaggio controverso e discusso del calcio italiano, era stato in precedenza collaboratore di Italo Allodi e dirigente di diversi club calcistici tra cui Torino, Napoli, Roma e Juventus (premio Guerin d'oro nella stagione 2001/02).

Nell'estate 1980 fu chiamato dal presidente della Lazio Lenzini per ricostruire la squadra dopo le vicende del Calcioscommesse. Ma nella seconda stagione in biancoceleste, rassegnò le dimissioni perché impossibilitato a lavorare in una società sull'orlo del crollo finanziario. Nel maggio 2006 il suo nome è stato collegato ad un'inchiesta giudiziaria per truffa in ambito sportivo, detta Calciopoli.

Il 4 maggio 2006 il tribunale di Torino ha reso note alcune intercettazioni telefoniche in cui il dirigente consigliava al designatore arbitrale Pierluigi Pairetto i nomi di alcuni direttori di gara secondo lui più indicati a dirigere le partite più importanti della settimana, quelle cosiddette di "fascia A". È stato accusato d'associazione per delinquere finalizzata all'illecita concorrenza tramite minacce e violenza privata. Questi i reati a lui contestati dalla magistratura romana nell'ambito dell'inchiesta GEA.

Secondo i pm romani Palaia e Palamara, Luciano e Alessandro Moggi, nonché Franco Zavaglia, sarebbero stati i promotori del sistema di potere che avrebbe portato la Gea World ad esercitare una funzione dominante nel mondo del calcio. Nel capo di imputazione si afferma che i tre avrebbero creato la Gea per "acquisire il maggior numero di procure sportive, tramite esse, ottenere un potere contrattuale in grado di incidere in maniera determinante sul mercato calcistico, per condizionare la gestione dei calciatori e, di riflesso, quella di svariate squadre del campionato di calcio". È importante precisare che il processo non si è ancora concluso.

In data 11 maggio 2006, ha rassegnato, insieme agli altri membri del CdA, le proprie dimissioni da Direttore Generale della Juventus, decretando così la fine della cosiddetta "Triade" formata da lui stesso, Giraudo e Bettega. A luglio la Corte Federale conferma la squalifica di Moggi per cinque anni. Attualmente collabora con il quotidiano Libero e partecipa saltuariamente su Antenna 3 al programma sportivo del lunedì sera "Lunedì di rigore", in qualità di opinionista.


Rassegna stampa: