Stame Francesco: differenze tra le versioni
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[[Immagine:stamefoto.jpg|thumb|left|200px|Francesco Stame]] |
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[[Immagine:stamepr.jpg|thumb|right|200px|Da "Il Littoriale" del 10 agosto 1933]] |
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[[File:sta30.jpg|thumb|right|200px|Un simpatico ritratto del presidente Stame scritto sul "Guerin Sportivo" di gennaio 1930 da Quirinetto. In esso si sottolinea il progressivo amore di Stame per il Calcio e per la Lazio]] |
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[[File:stame1.jpg|left|200px|thumb|Da "Il Littoriale" del 27 gennaio 1932]] |
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Notaio e deputato. Nato a Narni il [[1 agosto]] 1873 da Niccola, notaio, e Luigia Patrizzi. |
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Laureato in legge, esercitò a Roma la professione di notaio. A lui si deve l'organizzazione dei Sindacati fascisti dei notai, dei quali ottenne il riconoscimento giuridico e ne fu segretario nazionale. |
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Fu deputato nella XXVIII legislatura del Regno. Nel [[1929]] fu nominato segretario dell'Ufficio II della Camera, di cui fu uno dei membri più rispettati e apprezzati. |
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Grazie al suo lavoro di notaio e parlamentare riuscì a far donare dalla nobildonna e collezionista Henrietta Wurts una ricca raccolta di gioielli e pietre preziose allo stato italiano. Per questo suo impegno fu premiato da Benito Mussolini. |
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Versione attuale delle 12:18, 10 nov 2023




Notaio e deputato. Nato a Narni il 1 agosto 1873 da Niccola, notaio, e Luigia Patrizzi. Laureato in legge, esercitò a Roma la professione di notaio. A lui si deve l'organizzazione dei Sindacati fascisti dei notai, dei quali ottenne il riconoscimento giuridico e ne fu segretario nazionale. Fu deputato nella XXVIII legislatura del Regno. Nel 1929 fu nominato segretario dell'Ufficio II della Camera, di cui fu uno dei membri più rispettati e apprezzati.
Nella S.S. Lazio fu prima Commissario per due anni e poi, dal 26 gennaio 1932, Presidente Generale fino al 1933. Si spense a Roma il 9 agosto 1933.
In gioventù aveva praticato il ciclismo con buoni risultati.
Grazie al suo lavoro di notaio e parlamentare riuscì a far donare dalla nobildonna e collezionista Henrietta Wurts una ricca raccolta di gioielli e pietre preziose allo stato italiano. Per questo suo impegno fu premiato da Benito Mussolini.