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Socio fondatore e bersagliere, nato a Roma il [[31 marzo]] [[1876]] |
Socio fondatore e bersagliere, nato a Roma il [[31 marzo]] [[1876]] e ivi deceduto il [[27 aprile]] [[1953]]. |
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Figlio di Luigi e Rosa Andreani, Lefevre risiede inizialmente in Via Arco dei Ginnasi n. 23. All'età di 28 anni è in Via dell'Anima n. 39. Morirà in Via Giacinto Carini, 66. Statura: m. 1,69, colorito: chiaro, capelli: neri, ondulati, occhi: grigi. Segni particolari: lentiggini. Professione: agronomo. Soldato di leva 1^ categoria. Distretto di Roma, mandato rivedibile per deficienza toracica della classe [[1876]] e [[1877]] dal consiglio di leva e lasciato in congedo illimitato il [[31 agosto]] [[1898]]. Ascritto alla ferma di un anno. Giunto alle armi per anticipazione il [[31 ottobre]] [[1898]]. Allievo ufficiale nel 10° Reggimento Bersaglieri dopo essere stato caporale e poi sergente. In seguito diviene capitano. Sottotenente di complemento dell'esercito nell'arma di fanteria al Deposito Bersaglieri in Roma e assegnato al 5° Reggimento Bersaglieri. Essendo geometra capo del catasto, viene mandato a Udine dopo il [[1918]] per valutare i danni di guerra. Decorato sul campo con una medaglia d'argento, poi commutata in due medaglie di bronzo, dopo il conflitto si dedica al recupero di numerosi cimeli di guerra, ora custoditi nel Museo dei Bersaglieri di Porta Pia. Valente podista, Giulio prende parte a numerose gare organizzate in città. Con la divisa della Lazio, partecipa alla prima gara atletica ufficiale della S.P. Lazio l'[[11 marzo]] [[1900]] in occasione dell'inaugurazione del monumento al re Carlo Alberto. Giunge terzo in assoluto contribuendo alla vittoria di squadra nella gara di marcia, utile alla conquista della coppa del Re. |
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Essendo geometra capo del catasto fu mandato ad Udine dopo il [[1918]] per valutare i danni di guerra. Fu decorato sul campo con una medaglia d'argento, poi commutata in due medaglie di bronzo e, dopo il conflitto, si dedicò al recupero di numerosi cimeli di guerra, ora custoditi nel Museo dei Bersaglieri di Porta Pia. Fu un valente podista e prese parte a numerose gare che si svolsero in città. Con la maglia biancoceleste partecipò alla prima gara ufficiale della S.P. Lazio l'[[11 marzo]] [[1900]]. Giunse terzo assoluto e contribuì alla vittoria della gara di marcia a squadre che conquistò la coppa del Re. |
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Immagine:primagara.jpg|La prima gara di podismo che vide all'opera la Lazio fu effettuata a Roma l'11 marzo 1900. Il nostro Lefevre giunse terzo e la gara a squadre fu vinta dalla Lazio che si aggiudicò la coppa del Re |
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image:Lefevre_a.jpg|La tomba dove riposa Giulio Lefevre |
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Versione attuale delle 01:09, 12 gen 2024

Socio fondatore e bersagliere, nato a Roma il 31 marzo 1876 e ivi deceduto il 27 aprile 1953.
Figlio di Luigi e Rosa Andreani, Lefevre risiede inizialmente in Via Arco dei Ginnasi n. 23. All'età di 28 anni è in Via dell'Anima n. 39. Morirà in Via Giacinto Carini, 66. Statura: m. 1,69, colorito: chiaro, capelli: neri, ondulati, occhi: grigi. Segni particolari: lentiggini. Professione: agronomo. Soldato di leva 1^ categoria. Distretto di Roma, mandato rivedibile per deficienza toracica della classe 1876 e 1877 dal consiglio di leva e lasciato in congedo illimitato il 31 agosto 1898. Ascritto alla ferma di un anno. Giunto alle armi per anticipazione il 31 ottobre 1898. Allievo ufficiale nel 10° Reggimento Bersaglieri dopo essere stato caporale e poi sergente. In seguito diviene capitano. Sottotenente di complemento dell'esercito nell'arma di fanteria al Deposito Bersaglieri in Roma e assegnato al 5° Reggimento Bersaglieri. Essendo geometra capo del catasto, viene mandato a Udine dopo il 1918 per valutare i danni di guerra. Decorato sul campo con una medaglia d'argento, poi commutata in due medaglie di bronzo, dopo il conflitto si dedica al recupero di numerosi cimeli di guerra, ora custoditi nel Museo dei Bersaglieri di Porta Pia. Valente podista, Giulio prende parte a numerose gare organizzate in città. Con la divisa della Lazio, partecipa alla prima gara atletica ufficiale della S.P. Lazio l'11 marzo 1900 in occasione dell'inaugurazione del monumento al re Carlo Alberto. Giunge terzo in assoluto contribuendo alla vittoria di squadra nella gara di marcia, utile alla conquista della coppa del Re.
► Colloquio con Marcello Lefevre, nipote del fondatore Giulio Lefevre
- Galleria di immagini su Giulio Lefevre
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Giulio Lefevre
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Un primo piano del pionere laziale
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Lefevre in divisa da combattimento
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In abito militare
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Giulio sempre da soldato
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Avanti con gli anni in abiti civili
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Un'altra immagine del fondatore
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Lefevre anziano
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La tomba dove riposa Giulio Lefevre
- Rassegna stampa
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La prima gara ufficiale della S.P. Lazio
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