Paniz Silvano: differenze tra le versioni
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Nato a Belluno il [[6 aprile]] [[1930]]. All'età di 6 mesi la mamma lo portò a Roma in bicicletta ponendolo nel cestino. Nell'immediato secondo dopoguerra entrò a far parte della squadra Ragazzi della Lazio. Nel [[1948]] fu inserito in lista di trasferimento e mandato a giocare nel Cynthia Genzano. Purtroppo si ammalò di pleurite e dovette rinunciare al calcio. Dalla vivace testimonianza del figlio Massimiliano apprendiamo che ''"quando la prima squadra della Lazio si allenava con la squadra Ragazzi, accadeva che in occasione delle punizioni tirate da [[Lombardini Umberto|Lombardini]] nessuno voleva andare in barriera, perché lo chiamavano Er bomba, ed invece lui, temerario, una volta ci andò di testa e nun c’ha capito niente per una mezz’oretta"''. |
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Silvano è scomparso nel [[2017]] ed è sempre stato, come del resto la sua famiglia, orgogliosamente laziale nel sangue. |
Silvano è scomparso nel [[2017]] ed è sempre stato, come del resto la sua famiglia, orgogliosamente laziale nel sangue. |
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Versione attuale delle 22:46, 22 gen 2021



Nato a Belluno il 6 aprile 1930. All'età di 6 mesi la mamma lo portò a Roma in bicicletta ponendolo nel cestino. Nell'immediato secondo dopoguerra entrò a far parte della squadra Ragazzi della Lazio. Nel 1948 fu inserito in lista di trasferimento e mandato a giocare nel Cynthia Genzano. Purtroppo si ammalò di pleurite e dovette rinunciare al calcio. Dalla vivace testimonianza del figlio Massimiliano apprendiamo che "quando la prima squadra della Lazio si allenava con la squadra Ragazzi, accadeva che in occasione delle punizioni tirate da Lombardini nessuno voleva andare in barriera, perché lo chiamavano Er bomba, ed invece lui, temerario, una volta ci andò di testa e nun c’ha capito niente per una mezz’oretta".
Silvano è scomparso nel 2017 ed è sempre stato, come del resto la sua famiglia, orgogliosamente laziale nel sangue.
Si ringrazia Massimiliano Paniz per il materiale fornito